Medico e scrittore inglese (Kibworth-Harcourt 1747 - Stoke Newington, Londra, 1822). Insieme con la sorella Anna Letitia Barbauld, scrisse numerosi libri che ebbero molta voga. Si ricorda, come più famosa, [...] la miscellanea Evenings at home (1792-95), che fu tradotta in molte lingue; inoltre una General biography (10 voll., 1799-1815) ...
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Filantropo inglese (Boston 1648 - Londra 1721). Funzionario dell'East India Company, fu governatore di Madras nel 1687-92. Le sue donazioni di libri e di denaro fecero dare il suo nome (1745) al College [...] di New Haven, che (1887) divenne la Yale University, cui appartiene un noto osservatorio astronomico (Yale Observatory) ...
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spleen Termine inglese (dal gr. σπλήν «milza», il cui umore nero, secondo la medicina ippocratica, causava l’ipocondria) che indica uno stato d’animo caratterizzato da malinconia, insoddisfazione, noia [...] e fastidio di tutto, senza una ragione precisa che lo provochi, proprio di molti scrittori romantici e decadenti, soprattutto inglesi e francesi. ...
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Colonizzatore inglese (n. 1576 circa - m. New Plymouth, Massachusetts, 1621). Fu uno degli organizzatori della spedizione della Mayflower (1620) che portò alle coste nordamericane i primi coloni puritani [...] (Pilgrim Fathers). Sbarcato con cento compagni nella regione intorno alla Baia di Cape Cod (Massachusetts), fondò New Plymouth (1620), di cui fu governatore ...
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Titanic Grande transatlantico inglese, celebre nella storia marinara per il suo tragico naufragio in seguito a urto contro un iceberg nel viaggio inaugurale (Atlantico settentrionale, 14 aprile 1912) con [...] la perdita di circa 1500 persone. Il disastro diede l’avvio agli accordi internazionali per la protezione della vita umana in mare ...
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Nobile inglese (n. 1689 - m. 1750), figlio di Thomas Herbert. Fu, come il suo amico lord Burlington, notevole architetto dilettante, affiancato nelle sue realizzazioni dal mastro carpentiere dell'Office [...] of ordinance Roger Morris: casa di Marble Hill (1724 circa; Twickenham, Londra) e il "Ponte palladiano" nel parco di Wilton House (1736) ...
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Matematico inglese (n. 1851 - m. Chatham, Ontario, 1913). Lettore di matematica e fisica (dal 1895) nell'univ. Lehigh di Bethlehem, Pennsylvania, visse poi a Chatham; sviluppò le ricerche di G. Boole sull'algebra [...] delle classi ("algebra della logica"), studiò i quaternioni e altri sistemi algebrici, scrisse sulla storia delle matematiche inglesi. ...
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Attrice inglese (n. 1711 - m. Bath 1768). Recitò alla Bartholomew's Fair (1733) e tra i Comedians of His Majesty's Revels, poi (aprile 1734) al Drury Lane e al Covent Garden; infine passò con D. Garrick [...] (1747) con il quale rimase per 20 anni. Fu insuperabile soprattutto come lady Macbeth ...
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Liturgista inglese (Totnes 1846 - Downside 1917); segretario di T. Carlyle, membro dell'Educational Department nel Privy Council Office, si convertì al cattolicesimo (1867). Autore, tra l'altro, di Edward [...] the VI and the book of Common Prayer (1891), confronto del libro ufficiale liturgico della Chiesa anglicana con le sue fonti cattoliche ...
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Chimico inglese (Colombo, Ceylon, 1870 - Canterbury 1956), allievo di W. Ramsey e collaboratore di J. H. van´t Hoff; prof. prima a Liverpool (1904-13), poi (fino al 1937) all'University College di Londra, [...] si è occupato principalmente di problemi di chimica-fisica, di colloidi, e di problemi inerenti alla biologia ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...