Nobile inglese (n. 1662 - m. 1748). Appoggiò la politica di Carlo II, ma, protestante e whig moderato, avversò la successione di Giacomo II e reagì contro la sua opera di restaurazione cattolica. Salito [...] al trono Guglielmo III, ebbe cariche a corte e alla morte di Anna (1714) sostenne la successione della dinastia di Hannover ...
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Scrittore inglese (n. Londra 1775 - m. in viaggio di ritorno dalla Giamaica 1818). Divenne celebre con il romanzo "nero" Ambrosio, or the monk (1795), che superava, per elemento terrifico, i primi romanzi [...] di A. Radcliffe e suscitò vivo scalpore per la sua pretesa licenziosità. Dei suoi drammi, ebbe successo soprattutto The castle spectre (1796) ...
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Geofisico inglese (Lintrathen 1860 - Worthing 1928). Fu, fino al 1925, direttore dell'osservatorio di Kew, presso Londra, e si occupò dell'unificazione dei metodi di osservazione, di strumenti ottici, [...] di fenomeni meteorologici, ottici e sismici. Autore di notevoli studî sul magnetismo terrestre, è noto per il suo metodo di analisi dei fenomeni geomagnetici ricorrenti ...
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Colonizzatore inglese (Westhorpe, Suffolk, 1609 - Newport, Rhode Island, 1676). Si recò nel Massachusetts e costituì con un gruppo di emigranti una colonia nel territorio da lui chiamato Rhode Island (1638). [...] Ne fu il medico e il pastore; recatosi in Inghilterra (1651-53), come rappresentante della colonia, riuscì a ottenere per essa una Carta (1663) ...
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Esploratore inglese (Bristol 1847 - Coolgardie, Australia, 1897). Compì una serie d'itinerarî, in gran parte nuovi, nell'Australia occidentale e di SO (1872-76). Traversò il Deserto di Gibson e diede il [...] nome di Amadeus (in onore del duca Amedeo d'Aosta) a un vasto lago dell'Australia interna. Scrisse: Australia twice traversed (1889) ...
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Radiotecnico inglese (Helensburg 1888 - Bexhill, Sussex, 1946); pioniere della televisione. Nel 1926 realizzò un sistema di trasmissione televisiva a scansione meccanica (analisi con disco di Nipkow, sintesi [...] con ruota a specchi) adottato nel periodo 1929-1936 in Gernania e in Inghilterra. Si interessò anche, successivamente, di questioni inerenti alla televisione stereoscopica e a colori ...
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Poeta e drammaturgo inglese (Summertown, Oxford, 1864 - Deal, Kent, 1915). Pubblicò raccolte di poesie (Primavera, 1890; Eremus, 1894; Poems, 1898) e scrisse numerose opere drammatiche (Paolo and Francesca, [...] 1900; Herod, 1900; Ulysses, 1902; The sin of David, 1904, ecc.), utilizzando per le sue tragedie poetiche materiali pseudo-storici e letterarî già consacrati dalla tradizione ...
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Ingegnere chimico inglese (Newcastle-upon-Tyne 1817 - ivi 1912). Si occupò della preparazione di derivati di piombo, del carbonato sodico, ecc. Il suo nome è legato a sostanziali perfezionamenti da lui [...] introdotti nella fabbricazione dell'acido solforico col sistema delle camere di piombo, nel quale (1859) introdusse le torri che portano il suo nome ...
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Filantropo inglese (n. 1768 - m. Londra 1838); dalla Compagnia "Sierra Leone" fu nominato (1792) governatore della colonia da essa fondata, nell'Africa Occidentale, per gli schiavi liberati. Lasciò la [...] colonia (1799) dopo averla portata a un certo grado di prosperità. Entrato negli affari, a Londra, si adoperò per l'abolizione del traffico di schiavi ...
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Matematico inglese (Sneinton, Nottingham, 1793 - ivi 1841). Autodidatta, insegnò al Caius College di Cambridge. Lavorò nei più svariati campi della fisica matematica, dalla meccanica dei fluidi all'ottica, [...] alla teoria del potenziale (che deve a lui il suo nome), assumendo così una parte di primo piano nello sviluppo dei metodi utilizzati dalla fisica matematica ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...