Poeta e critico inglese (Yokefleet, Yorkshire, 1906 - Londra 1984), prof. di letteratura inglese a Sheffield dal 1953 al 1971. Allievo di I. A. Richards, il suo metodo critico è basato su una rivalutazione [...] in senso estetico dell'analisi lessicale e stilistica, non senza apporti della critica marxista e della psicanalisi. Tra le sue opere teoriche: Seven types of ambiguities (1930, 2a ed. 1947, trad. it. ...
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Uomo politico e giornalista inglese (Londra 1831 - Firenze 1912); entrò dapprima nel servizio diplomatico (1854), che lasciò dieci anni dopo per darsi alla politica. Nel 1877 fondò il settimanale Truth, [...] e svolse un'attiva campagna contro la corruzione dell'ambiente politico-sociale inglese. Deputato liberale alla Camera dei Comuni dal 1866, fu fautore dell'abolizione della Camera dei Lord. Allo scoppio della guerra sudafricana sostenne la causa dei ...
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Famiglia nobile inglese, iniziata con Horatio, che fu membro del Consiglio di stato (1659); il figlio Charles (v.) ebbe notevole parte nella politica inglese durante i regni della regina Anna e di Giorgio [...] I. Dei suoi due nipoti fu soprattutto importante Charles (v.); il fratello maggiore di Charles, George (1721-1807), come luogotenente in Irlanda fu incaricato di vincere la resistenza dei grandi lord protestanti ...
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Poeta inglese (Leasowes, Worcestershire, 1714 - ivi 1763). Epigono di W. Collins e di Th. Gray, fu forse quello, tra i poeti minori del tempo, che espresse in forma più diretta il sentimentalismo che dominò [...] in una parte della letteratura inglese del sec. 18º. Le sue elegie, odi, canzoni e ballate sono scritte in un linguaggio artificiosamente grazioso e adorno. Gli sopravvivono il poemetto The schoolmistress (1742) e la Pastoral ballad (1743), esempio ...
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Diplomatico inglese (n. 1645 o 1649 - m. Bulstrode presso Beaconsfield, Buckinghamshire, 1709). Di antica famiglia olandese, amico di Guglielmo d'Orange, fu l'organizzatore avveduto della spedizione che [...] doveva portare il suo signore sul trono inglese. La sua grande influenza sul re lo rese impopolare, ma la condotta leale e i successi diplomatici, quale il trattato di Ryswyck, gli consentirono di mantenere la sua posizione finché non fu soppiantato ...
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Scrittrice inglese (Bournemouth, Hampshire, 1886 - Londra 1943). Il suo nome acquistò risonanza internazionale con la pubblicazione del romanzo The well of loneliness (1928), dove trattò dell'amore tra [...] donne; proibito dalla censura inglese fu ristampato negli USA; altri due tra i suoi romanzi: Adam's breed (1926) e The master of the house (1932) sono artisticamente superiori. Si ricordano anche i romanzi The unlit lamp (1924) e The sixth be atitude ...
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Colonizzatore inglese (n. Ashton, Somersetshire, 1566 circa - m. 1647), fu tra i concessionarî, nel 1620, del territorio compreso fra il 40º e il 48º parallelo di latitudine N, nell'America Settentrionale; [...] i fiumi Merrimac e Kennebec. Per suo impulso numerosi stabilimenti commerciali furono fondati nell'attuale provincia del Maine; e su questa ebbe nel 1639 diritti di "Lord proprietary". È considerato il padre della colonizzazione inglese in America. ...
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Storico inglese (Oxford 1837 - Mentone 1883). Fu pastore a Londra dal 1860 al 1869, poi bibliotecario a Lambeth. Nel 1874 pubblicò A short history of the English people, una narrazione letterariamente [...] efficace della storia inglese medievale e moderna, non ristretta ai semplici fatti politici e militari, ma volta a comprendere e a illustrare la vita sociale. A quest'opera, che ebbe larghissima diffusione, seguirono la più ampia History of the ...
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Diplomatico inglese (L'Aia 1837 - Chorley Wood, Hertfordshire, 1908). Incaricato d'affari britannico a Parigi durante la Comune (1871), preparò l'incontro tra Bismarck e J. Favre, che condusse all'armistizio [...] . Fu ministro plenipotenziario a Costantinopoli alla conclusione della guerra russo-turca (1877-78), e al Cairo durante la campagna inglese del 1882; poi (1884) ambasciatore a Berlino, vi rappresentò l'Inghilterra alla conferenza per l'Africa e firmò ...
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Uomo politico inglese (Kiveton, Yorkshire, 1631 - Easton, Northamptonshire, 1712). Deputato (1665), dal 1674 conte di Danby; Lord tesoriere (1673-79), diresse con energia la politica inglese. Anglicano [...] e devoto realista, era fautore di una politica di diffidenza verso la Francia. Paralizzato dalla volontà di Carlo II che negoziava e firmava con Luigi XIV il trattato del 1676, L. fu persino accusato di ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...