Assiriologo e diplomatico inglese (Parigi 1817 - Londra 1894); iniziò (1845) gli scavi nelle rovine assire presso Mossul (Ninive); scavò a Nimrud (Kalkhu) fino al 1846; nel 1877 fu nominato ambasciatore [...] britannico a Costantinopoli; nei suoi ultimi anni visse a Venezia; pubblicò volumi importanti su Ninive (1849, 1852, 1853) e sui suoi monumenti (1849 e 1852) ...
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Uomo politico inglese (n. 1459 - m. 1521). Inviato dal re Enrico VII come lord deputato in Irlanda, vi emanò gli statuti di Drogheda (o leggi di P.) che, rimasti in vigore sino alla fine del sec. 18º, [...] sancirono la completa subordinazione dell'Irlanda. Ebbe poi altri importanti incarichi militari e diplomatici, anche da Enrico VIII ...
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Protesta votata dal Parlamento inglese nel novembre 1641 e presentata a re Carlo I, il quale rispose evasivamente a tutti i capi d’accusa e alla richiesta di concedere maggiori poteri al Parlamento. Nel [...] giugno 1642 l’opposizione ripresentò la sua protesta ma il re respinse ogni proposta. In agosto si giunse alla guerra civile ...
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Nobile inglese (n. 1662 - m. 1748). Appoggiò la politica di Carlo II, ma, protestante e whig moderato, avversò la successione di Giacomo II e reagì contro la sua opera di restaurazione cattolica. Salito [...] al trono Guglielmo III, ebbe cariche a corte e alla morte di Anna (1714) sostenne la successione della dinastia di Hannover ...
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Colonizzatore inglese (Westhorpe, Suffolk, 1609 - Newport, Rhode Island, 1676). Si recò nel Massachusetts e costituì con un gruppo di emigranti una colonia nel territorio da lui chiamato Rhode Island (1638). [...] Ne fu il medico e il pastore; recatosi in Inghilterra (1651-53), come rappresentante della colonia, riuscì a ottenere per essa una Carta (1663) ...
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Filantropo inglese (n. 1768 - m. Londra 1838); dalla Compagnia "Sierra Leone" fu nominato (1792) governatore della colonia da essa fondata, nell'Africa Occidentale, per gli schiavi liberati. Lasciò la [...] colonia (1799) dopo averla portata a un certo grado di prosperità. Entrato negli affari, a Londra, si adoperò per l'abolizione del traffico di schiavi ...
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Ammiraglio e uomo politico inglese (Philipstown 1846 - Langwell 1919). È ricordato per il bombardamento di Alessandria d'Egitto del luglio 1882 e per la guerra contro i mahdisti (1884-85); ammiraglio della [...] flotta del Mediterraneo (1906), sostenne nel decennio precedente la guerra '14-'18 la necessità dell'aumento della flotta per fronteggiare la Germania ...
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Maresciallo inglese (Kirkee, India, 1865 - Hampton, Middlesex, 1951); prestò a lungo servizio nelle colonie, segnalandosi nella campagna del Sud Africa (1899-1902). Nella prima guerra mondiale comandò [...] (1915) il corpo di spedizione britannico ai Dardanelli e la 5a armata in Francia (1918). Nel 1925 fu promosso maresciallo e nominato comandante dell'esercito anglo-indiano ...
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Uomo politico inglese (n. 1672 - m. Goodwood 1723), figlio naturale di Carlo II e di Luisa di Querouaille, fu grande scudiero (1681-85); si convertì al cattolicesimo per influenza di Giacomo II. Visse [...] in Francia al servizio di Luigi XVI (1685-91); rimpatriato (1692), si riconciliò con Guglielmo III, e abbracciò nuovamente il protestantesimo ...
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Grecista inglese (n. 1888 - m. 1972), prof. di storia antica a Oxford (1939-53). Si è prevalentemente occupato della poesia della Grecia arcaica (Pindar's Pythian Odes, 1928; The poet of the Iliad, 1952), [...] di storia (Essays in Greek history, 1958) e di epigrafia, collaborando alla edizione di The Athenian tribute lists (1939-53) ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...