CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] ; si segnala l'edificio III, a pianta quadrata con massicci muri legati da malta, contraffortati sul lato sud e forniti di due ingressi, a S e a E, marcati da grandi lastre monolitiche; al centro del locale una pietra squadrata con un solco circolare ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] locali. Due affreschi, la Madonna con il Bambino e lo Sposalizio mistico di s. Caterina, staccati dall'esterno di uno degli ingressi di S. Maria Maggiore e ora all'Accad. Carrara, sono riferibili, grazie a una nota di pagamento del Liber Expensarum ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] meritano pertanto in maniera più appropriata di essere chiamate cosmatesche; si tratta quasi esclusivamente di leoni a guardia di ingressi in vari settori di edifici ecclesiastici (quelli, per es., in S. Bartolomeo all'Isola, riferibili a Jacopo di ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] delle colonne, l'abside orientale avvicinano S. Fedele a S. Giacomo (Magni, 1960). Le due acquasantiere, collocate entro gli ingressi laterali, sono sorrette da leoni stilofori, forse appartenenti in origine al portale della facciata di S. Eufemia. L ...
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ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] singoli lobi è semicircolare. Lo schema è ripetuto, quasi senza variazioni, ancora in Mesopotamia agli inizi dell'epoca abbaside: ai due ingressi della moschea nel castello di Ukhayḍir (seconda metà del sec. 8°) un a. di sette lobi orla un a. a sesto ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] -Marthe a Tarascona e nella seconda cattedrale di Digne. Le navate laterali sono illuminate da finestre a lancetta sopra gli ingressi alle cappelle, per cui vi sono tre livelli di aperture create dalle finestre: quelle delle cappelle al primo piano ...
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Leggere l’architettura costantiniana
Federico Guidobaldi
Le grandi periodizzazioni che, per convenzione, sono imposte alla storia – e, in parallelo, alla storia dell’arte – tendono a prendere in considerazione [...] m di diametro, coperto da una cupola e con l’insolita aggiunta di tre esedre semicircolari lungo gli assi (escluso l’ingresso), aperte in pentafore a colonne. Di rilievo doveva essere anche l’apparato decorativo, di cui non sappiamo molto, ma già da ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] ). A Hasanlu IVC e B (fine XI - fine IX sec. a.C.) gli edifici di rappresentanza sono dotati di elaborati ingressi e di grandi sale colonnate centrali, circondate da ambienti con funzione abitativa (Edificio Bruciato III). Lo stesso vale per il ...
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Architettura costantiniana a Costantinopoli
Alessandra Ricci
È un’impronta di imponenti presenze architettoniche quella che definirà, nelle fasi iniziali del IV secolo, la costruzione di una nuova capitale [...] urbanistico che si qualifica anche per il tramite di un nuovo, esteso o rinnovato impianto murario provvisto di un ingresso enfatico – la porta aurea – e collegato a strade porticate che, con la presenza di tetrapila, formano nuovi assi cerimoniali ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] da due fasce orizzontali ben distinte: la prima è un'alta, liscia e arcigna fascia terrena con ben controllati e disadorni ingressi e l'altra, a una dozzina di metri dal suolo, ingentilita da un ampio nastro compositivo che avvolge tutt'attorno il ...
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ingressare
v. tr. [der. di ingresso] (io ingrèsso, ecc.). – In biblioteconomia, registrare un libro sul registro d’ingresso (ora registro cronologico d’entrata), apponendo anche sull’esemplare il numero d’ingresso, operazioni che determinano...
ingressivo
agg. [der. del lat. ingressus, part. pass. di ingrĕdi «entrare»]. – 1. In linguistica, di aspetto verbale nel quale l’azione è vista nel suo stadio iniziale: per es., il verbo incamminarsi o la locuz. verbale mettersi in cammino....