BASSETTI, Marcantonio
Nicola Ivanoff
Nacque a Verona nel 1586. Secondo Carlo Ridolfi, principale fonte d'informazione, fu allievo di Felice Brusasorci e completò la sua educazione a Venezia.
"Vi si [...] nùgliori, che venne posta nella cappella degli Innocenti a S. Stefano. Per la stessa cappella I (1943), pp. 30, 52; E. Arslan, Il concetto del luminismo e la pittura veneta barocca, Milano 1946, pp. 5, 14, 16 s., 22 ss., 45; F. Zeri, Due opere di M ...
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D'ANTINO, Nicola Eugenio
Mario Quesada
Figlio di Vincenzo e di Floridea Chirone (Tirone), nacque a Caramanico (L'Aquila) il 31 ott. 1880. A dieci anni divenne allievo di F. P. Michetti - che era solito [...] rivista annuale Novissima); l'altra del divisionismo pittorico di Lionne, Innocenti, Noci, Crema, Baricelli e Terzi stesso.
In tale situazione mostra personale alla galleria A. De Conciliis di Milano assieme ad Umberto Prencipe (pittore ed incisore), ...
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BUGLIONI, Benedetto
Emma Micheletti
Nacque a Firenze nel 1461 circa da Giovanni di Bernardo, scalpellino, e da una Caterina. Secondo il Vasari "da una donna, che uscì di casa d'Andrea della Robbia, [...] la cappella di S. Giuseppe nella cattedrale perugina, stimati da Ambrogio da Milano e Filippo di Giovanni il 6 sett. 1488 (Rossi); nel 1487- , una Madonna e santi per l'ospedale degli Innocenti e una Madonna col Bambino in una mandorla, ornata ...
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BUTTI, Enrico
Luciano Caramel
Figlio di Bernardo, intagliatore, e di Anna Maria Giudici, nacque a Viggiù il 3 apr. 1847, da una famiglia di artigiani che per tradizione si dedicavano alla lavorazione [...] eseguì, oltre a molti gruppi - tra cui una Strage degli Innocenti (1852), Il Diluvio (1853), Il Giudizio universale (1854), (1900), pp. 481-486; U. Nebbia, La scultura nel duomo di Milano, Milano 1908, pp. 237 s., 262; V. Colombo, Le più belle opere ...
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CAPRILE, Vincenzo
Mario Rotili
Nato a Napoli il 24 giugno del 1856 da Luigi e da Antonietta Fiscone, si formò nell'istituto di belle arti della sua città natale (dal 1874 al 1877), prima nella scuola [...] segua, quadro presentato l'anno seguente all'Esposizione nazionale di Milano e accolto con uguale favore, come del resto quelli che falde del Vesuvio,Marina di Capri,La strage degli innocenti, appartengono anche talune tele conservate in musei e ...
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ARIENTI, Carlo
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque il 21 luglio 1801 ad Arcore da Bernardo, direttore botanico dei giardini di Mantova: bambino autodidatta, copiò in disegni gli affreschi del Palazzo [...] Pazzi per il conte Porro Schiaffinati, la Strage degli Innocenti per Ferdinando I d'Austria (1835). In quegli S.M. il re d'Italia, Bologna 1873; G. Rovani, Le tre arti, Milano 1874, II, pp. 137154; A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte, Torino ...
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ANSALDO, Giovanni Andrea
Mario Labò
Nato a Voltri (Genova) il 24 ag. 1584, fu messo giovanissimo a imparare pittura da Orazio Cambiaso, figlio di Luca. Quando decise di cominciare a dipingere si fece [...] Roma, Gall. Naz. d'arte antica), Strage degli innocenti (Roma, Gall. Doria). Ebbe due grandi allievi: Tarchiani, La pittura italiana del '600 e del '700 alla mostra di Palazzo Pitti, Milano-Roma 1924, p. 48; M. Labò, L'A. in lite e lo Strozzi perito ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] per l’Adorazione dei Magi dello Spedale degli Innocenti. In seguito fu stipulato fra Ludovico Buonarroti di Michelangelo nelle redazioni del 1550 e 1568, a cura di P. Barocchi, 5 voll., Milano-Napoli 1962, I, p. 6.
4 Cadogan 2000, p. 162, fig. 172.
5 ...
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Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] -funzionale sono costruiti alcuni o. del 15° sec.: nel 1420 l’o. degli Innocenti a Firenze, nel 1440 l’o. di S. Maria della Scala a Siena, nel 1456 l’O. Maggiore di Milano, uno dei più importanti o. a crociera che, anche per le innovazioni di ...
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GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] Natività, l'Adorazione dei Magi, la Strage degli innocenti, la Crocifissione e il Giudizio universale. Le 36-80; G.L. Mellini, Il pulpito di Giovanni Pisano a Pistoia, Milano 1969; M. Lisner, Holzkruzifixe in Florenz und in der Toskana. Von der Zeit ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...