Nacque a Praga il 13 maggio 1316 da Giovanni il Cieco, conte di Lussemburgo, e da Elisabetta figlia ed erede di Venceslao IV re di Boemia e di Polonia, del quale dapprima portò il nome. Perché non soggiacesse [...] piano che temeva attraversato dai Visconti. Postosi d'accordo con Innocenzo VI, che deputò un suo cardinale all'incoronazione, varcò 1365, si recava ad Avignone per combinare con papa Urbano V un'impresa italica che gli facilitasse il ritorno a Roma. ...
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Nato a Parigi il 21 agosto 1165, morto il 14 luglio 1223. Successo al padre Luigi VII nel 1180, mostrò subito la più grande energia, malgrado la giovanissima età, e cominciò senza esitazioni la lotta contro [...] papa e Giovanni Senzaterra a causa delle continue vessazioni che il clero inglese subiva dal parte del re (v. giovanni i, re d'Inghilterra). Innocenzo III lanciò l'interdetto sull'Inghilterra, poi scomunicò il re e sciolse i sudditi dal giuramento di ...
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Comune della provincia di Salerno, formato da 16 frazioni, sparse in un territorio di 36,46 kmq., con una popolazione complessiva di 26,729 ab. Il centro principale, che è il "borgo", e che conta solo [...] la quale, come si sa, fondata dai Tirreni e distrutta nel sec. V da Genserico, si trovava più ad est, verso Vietri, ed era il e i pontefici, da Gregorio VII a Lucio III e Innocenzo III, investirono quegli abati di eccezionale giurisdizione. Così nei ...
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Dopo la pace di Bagnolo (v.), la corte di Napoli sentì il bisogno di respirare più liberamente e di sciogliersi dai vincoli, che, sotto forma di terre feudali, la tenevano stretta fin presso le porte di [...] altri, cioè un valore complessivo di 300 mila ducati. Non v'è dubbio che il Petrucci e il conte di Sarno furono i 1883; P. Fedele, La pace del 1486 tra Ferdinando d'Aragona e Innocenzo VIII, in Archivio stor. per le prov. napoletane, 1905; Carusi, ...
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È il nome di una congregazione religiosa fondata a Cluny da S. Bernone, dei conti di Borgogna (anno 910), nella quale si compì la prima riforma dell'ordine benedettino. Caratteristica di quest'ordine era [...] d'Europa fondandone di nuovi; talché nel 1130, quando Innocenzo II si recò a Cluny per consacrarvi la chiesa abbaziale, Sopravvenne la Rivoluzione e con essa la rovina di Cluny (v.). Gregorio XVI ne trasferì più tardi i privilegi alla nuova ...
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GIORDANI, Pietro
Giovanni Ferretti
Nato a Piacenza da famiglia borghese il 1° gennaio 1774, il G. ebbe una giovinezza attediata da disgusti domestici e attraversata da frequenti impeti di ribellione. [...] tre che aveva divisato di scriverne, Sulle pitture di Innocenzo Francucci da Imola, un Elogio della Maria Giorgi, G., Torino 1896; S. Fermi, Saggi giordaniani, Piacenza 1915; v. il catalogo sistematico delle Carte di P. G. nella Laurenziana compilato ...
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Famiglia romana, originaria di Siena, dove i suoi membri sono ricordati fino dalla prima metà del sec. XIII come magistrati, come ambasciatori, capitani e soprattutto come giuristi. Un Agostino B. fu incaricato [...] ricevimento dato nella sua villa di Carroceto (1698) a Innocenzo XII, che si recava ad Anzio a visitare i lavori da un unico B., le tre grandi famiglie romane.
La linea di don Marcantonio V si è divisa a sua volta in due rami, iniziati da due dei suoi ...
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. Nell'antichità. - Secondo un concetto religioso antichissimo e generale, il culto dei defunti è necessario alla loro pace ultramondana; quindi la necessità di lasciare dopo di sé dei discendenti, che [...] d'Flvira (verso il 306) ne aveva già fatta una legge. Innocenzo I (1401-417) l'impone alle Gallie. I più grandi scrittori di reggono tuttora l'Oriente ortodosso (per i cattolici orientali v. appresso). In Occidente il celibato dei suddiaconi, che si ...
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L'origine di Castro, le cui rovine si ammirano nel Viterbese, al confine del Lazio con la Toscana, nella vallata del torrente Olpeta, è oscura. Appartenne per tempo allo stato pontificio e fu governato [...] di Castro riscoppiò nei primi anni del pontificato d' Innocenzo X, per l'assassinio (primavera del 1649) di Per gli scritti provocati dalla prima guerra di Castro, cfr. V. Di Tocco, Ideali di indipendenza in Italia durante la preponderanza spagnola ...
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IMOLA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Aldo FORATTI
Romeo GALLI
Arturo SOLARI
Città dell'Emilia, nella provincia di Bologna. Posta nella pianura, alla sinistra del Santerno, a 47 m. sul mare, dista [...] , un tempo della signoria, s'ammira il quadro più corretto d'Innocenzo da Imola (Madonna con il Figliuolo e i Ss. Cassiano e penetrare in Imola, e il martirio di S. Cassiano (v.) è indice dell'ostilità che la sua diffusione incontrava. Passata ...
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democristianizzare
v. tr. Far diventare democristiano, rendere democristiano. ◆ Ai suoi detrattori, che gli rimproverano di «democristianizzare» FI, [Claudio] Scajola replica: «La Dc ha avuto difetti e degenerazioni da cui vogliamo star lontani,...
asserire
v. tr. [dal lat. asserĕre, con passaggio di coniug.] (io asserisco, tu asserisci, ecc.). – 1. Affermare, sostenere come certa una cosa: asseriva di averlo visto; a. la propria innocenza. 2. letter., non com. Attribuire come proprio,...