POLARITÀ
Vittore Pisani
. Linguistica. - Alcuni linguisti chiamano polarità il costituirsi di categorie semantiche in quanto un morfema assume, per una qualsiasi ragione, un determinato significato. [...] Per es., il suffisso -īnus, che in latino serve solo a formare aggettivi, diventa in italiano (-íno) formante specifico di diminutivi, forse per un valore simbolico affettivo che talora si appartiene alla vocale i; il suffisso italiano -aglia (dalla ...
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panpenalistico
agg. Che considera ogni tipo di reato penalmente rilevante.
• «Oggi stiamo vivendo una stagione panpenalistica. Tutto è penale, tutto è condanna e nuovi reati. La messa alla prova sarebbe [...] un atto in controtendenza» (Luigi Li Gotti intervistato da D[ino] Mart[irano], Corriere della sera, 26 novembre 2008, p. 11, Politica) • «Questo governo ha tempi che ci obbligano a selezionare le sole priorità realizzabili nel breve termine. ...
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VEZZEGGIATIVI, SUFFISSI
I suffissi vezzeggiativi sono ➔suffissi che esprimono una connotazione affettiva.
Possono essere usati in combinazione con vari elementi:
– nomi
fratello ▶ fratellino
– aggettivi
piccolo [...]
– verbi
cantare ▶ canticchiare
I suffissi vezzeggiativi sono formati con gli stessi suffissi ➔diminutivi, soprattutto -etto, -ino, -uccio, e hanno le stesse caratteristiche
naso ▶ nasetto
gatto ▶ gattino
bocca ▶ boccuccia
Anche i suffissi ...
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SEROTINO O SEROTINO?
La pronuncia corretta di questo aggettivo che significa ‘relativo alla sera, serale’ è seròtino, con la stessa accentazione ➔sdrucciola della parola latina da cui deriva (seròtinum).
La [...] pronuncia serotìno, diffusa ma sconsigliabile, è dovuta a un avanzamento dell’accento sul modello degli aggettivi in -ino come cristallino, salino, saturnino ecc. ...
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(gr. ᾿Υάδες) mitologia Presso i Greci, mitiche figlie di Atlante e della Oceanina Pleione (o di Etra), sorelle delle Pleiadi. Sono di solito 7: Ambrosia, Coronide, Dione, Eudora, Feo, Fesile, Polisso. [...] Furono le nutrici di Dioniso ma per timore di Era, dopo aver affidato l’infante a Ino, fuggirono presso Teti e furono trasformate nel gruppo di stelle che prese il loro nome.
Secondo un’altra versione del mito, le I., disperate per la morte del ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] produttività, è -one/-ona. Questo si combina con un’ampia varietà di nomi, spesso in opposizione polare a -ino (esempi da Google): «potremmo organizzare tornei, partitine, partitone», oppure «frizzi, lazzi, seratine, seratone», ecc. In alcuni casi si ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] alla serie di idiomatizzazione crescente fustino, motorino, bocchino, in cui si può pensare, piuttosto che al suffisso di diminutivo -ino, a un suffisso omofono che forma nomi di strumento, in genere di piccole dimensioni, che si trova anche in nomi ...
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ANODINO O ANODINO?
La pronuncia corretta di questo aggettivo che significa ‘scialbo, senza carattere’ è anòdino. Si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola, che la parola aveva nel latino tardo e prima [...] in ambito medico di ‘calmante, lenitivo’).
La pronuncia anodìno, dovuta al modello delle numerose e diffusissime parole in -ino con accentazione ➔piana (carino, latino, tavolino), anche se piuttosto diffusa, è sconsigliabile.
VEDI ANCHE accento ...
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Antica divinità romana venerata come dea dell’aurora, con Giano pater matutinus, e come protettrice delle partorienti. In suo onore si celebravano l’11 giugno le Matralie, alle quali partecipavano le matrone [...] che avessero avuto un solo marito; le donne non libere erano escluse. A Roma le era dedicato un tempio nel Foro Boario. La tarda leggenda diceva che M. era la greca Ino-Leucotea giunta a Roma dopo la trasformazione in dea marina. ...
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insano
Una sola volta e in rima, riferito ad Atamante che, impazzito per opera di Giunone, divenne tanto insano (lf XXX 4) da vedere nella moglie e nei figli una leonessa con i leoncini. Tutto il passo [...] dantesco ricalca Ovidio (Met. IV 512 ss.); l'aggettivo, tra i numerosi usati dal poeta latino, riprende più direttamente amens, mentre male sana, insania sono detti per Ino la moglie di Atamante. ...
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ino-
[dal gr. ἴς ἰνός «fibra»]. – Primo elemento di parole composte, italiane e latine, formate modernamente nel linguaggio scientifico, con riferimento alle fibre di tessuti animali o vegetali: inocito, inotropo, ecc.
-ino1
-ino1 (f. -ina). – Suffisso alterativo e derivativo, di varia origine (in alcuni usi presente già in latino), adoperato con funzioni varie: 1. Con valore alterativo, forma il diminutivo di sostantivi, come nipotino, visino, gattino,...