In ecologia, forma di simbiosi in cui la relazione tra due specie è ridotta alla semplice occupazione di spazio comune. Nell’i. vero e proprio una delle due specie ricava un vantaggio dalla simbiosi, l’altra [...] in commensalismo o in parassitismo; ciò accade spesso per gli organismi ospiti delle formiche o di altri insettisociali, come gli afidi e alcuni Coleotteri Stafilinidi (generi Lomechusa, Antomeles); questi ultimi secernono, come gli afidi, una ...
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botanica Generazione p. Termine usato da G. Mendel per indicare piante appartenenti a linee pure che, per autofecondazione, danno origine alla prima generazione filiale F1.
Zoologia
Specie p. Ciascuna [...] . In molti animali invece la prole è inetta e richiede particolari cure: fra gli Insetti se ne hanno molti esempi (api, formiche, vari altri Imenotteri).
Negli Insettisociali sono per lo più le caste degli operai che s’incaricano, in vari modi ...
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biologia In biologia evolutiva, effetto della r. rossa, principio evolutivo per cui gran parte dell’evoluzione cui sono soggetti gli organismi consiste nel fronteggiare le variazioni ambientali, piuttosto [...] glass (1871) di L. Carroll, che correva tanto da rimanere sempre nello stesso posto. zoologia La femmina feconda degli Insettisociali (api, vespe, formiche, termiti), che depone le uova e, a volte, cura le larve; raggiunge dimensioni molto superiori ...
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In etologia, insieme dei comportamenti finalizzati alla nutrizione e alla protezione della prole, in particolare nelle specie che hanno pochi figli e nelle quali la prole è inetta e richiede particolari [...] cure. Tra gli Invertebrati se ne hanno esempi negli Insettisociali (api e formiche), nei quali le caste degli operai provvedono alla nutrizione e all'allevamento delle larve. Fra i Vertebrati si hanno gli esempi più complessi di c.p. soprattutto ...
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(o sinettro) In zoologia, si dice di quegli Insetti ospiti delle società di insettisociali, che vivono come predatori attivi delle uova, delle larve e degli adulti; per es., alcuni Ragni e Coleotteri [...] Stafilinidi, ed Emitteri Reduvidi ...
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In zoologia, lo scambio (reciproco o no) di nutrimento che avviene tra i membri di una colonia di insettisociali, riscontrabile soprattutto in alcune specie di termiti, di formiche e di vespe (➔ ectotrofobiosi). ...
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(o trofallassi) Il reciproco scambio di cibo o di secrezioni che intercorre tra i membri di una colonia di insettisociali (Isotteri o Imenotteri) e fra questi e i loro simbionti. ...
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sinoeco Si dice di un ospite di società d’Insettisociali tollerato, ma, contrariamente al sinfilo, non ricercato e protetto dalla specie che lo ospita. ...
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SOCIETÀ
Fabrizio CORTESI
Federico *RAFFAELE
. Biologia. - Società vegetali. - Nel mondo vegetale è rarissimo che un solo individuo di qualsiasi specie non tolleri accanto a sé lo sviluppo di nessuna [...] di organismi sedentarî o poco mobili. Non altrettanto facile è ricostruire la storia delle società o stati degli insettisociali o delle comunità, più o meno bene organizzate, di altri animali. Se, ammettendo le dottrine evoluzionistiche, si vuole ...
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SIMBIOSI (XXXI, p. 791)
Michele Sarà
Il fenomeno della s. è oggi generalmente definito come un'associazione costante, intima e di mutuo vantaggio fra specie diverse. Anche se vi sono biologi che v'includono [...] vi sono delle specie mimetiche che usano i pulitori come loro modelli. Gl'Insettisociali, come le formiche, stabiliscono talora con altri Insetti o acari, che vengono denominati mirmecofili obbligati, delle associazioni simbiontiche. Particolarmente ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
stigma1 (o stimma) s. m. [dal lat. stigma (-ătis) «marchio, macchia, punto», propriam. «puntura», gr. στίγμα -ατος, der. di στίζω «pungere, marcare»] (pl. -i). – 1. In botanica: a. La parte apicale variamente conformata del pistillo, destinata...