Cooperazione
Gerald S. Wilkinson
C'è cooperazione quando due organismi della stessa specie condividono i benefici di un'azione svolta insieme. Possono costituire buoni esempi di comportamento cooperativo [...] in modo cooperativo'. È interessante osservare che in certe società, come quelle delle vespe e di altri insettisociali, a livello individuale si assiste a un comportamento apparentemente conflittuale che però diventa cooperativo a livello globale ...
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api e vespe
Giorgio Celli
Insetti che vivono in società
Appartenenti alla classe degli Insetti, api e vespe sono molto simili, sia per l'aspetto sia perché entrambe le famiglie di cui fanno parte sono [...] che lo fa solo se si sente proprio in pericolo!
Società simili, ma con qualche differenza
Le vespe e le api sono insettisociali (società animali), il che significa, tanto per cominciare, che vivono in gruppo e che gli individui che ne fanno parte ...
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Zoologia
Ricovero, di forme e dimensioni varie, che gli uccelli si costruiscono per covare le uova e allevare i piccoli. Per estensione, ricovero di altri animali, luogo dove essi depongono le uova e si [...] nidificano nei modi più vari: dall’utilizzo di cavità naturali fino alle complesse ed estese costruzioni degli insettisociali. Molti insetti scavano gallerie nel legno o nella terra; altri utilizzano cavità o gallerie già esistenti nelle canne o ...
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sciame Gruppo folto di animali alati di piccole dimensioni che volano insieme.
Nelle scienze fisiche, serie di fenomeni simili che si produce in una medesima regione e all’incirca contemporaneamente o [...] la comunicazione con l’interno della gabbietta. Nel frattempo familiarizzano con la regina, che viene accettata.
Anche in altri insettisociali si ha la sciamatura: le formiche sciamano quando le femmine e i maschi s’involano per il volo nuziale. I ...
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botanica Generazione p. Termine usato da G. Mendel per indicare piante appartenenti a linee pure che, per autofecondazione, danno origine alla prima generazione filiale F1.
Zoologia
Specie p. Ciascuna [...] . In molti animali invece la prole è inetta e richiede particolari cure: fra gli Insetti se ne hanno molti esempi (api, formiche, vari altri Imenotteri).
Negli Insettisociali sono per lo più le caste degli operai che s’incaricano, in vari modi ...
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In etologia, insieme dei comportamenti finalizzati alla nutrizione e alla protezione della prole, in particolare nelle specie che hanno pochi figli e nelle quali la prole è inetta e richiede particolari [...] cure. Tra gli Invertebrati se ne hanno esempi negli Insettisociali (api e formiche), nei quali le caste degli operai provvedono alla nutrizione e all'allevamento delle larve. Fra i Vertebrati si hanno gli esempi più complessi di c.p. soprattutto ...
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In zoologia, lo scambio (reciproco o no) di nutrimento che avviene tra i membri di una colonia di insettisociali, riscontrabile soprattutto in alcune specie di termiti, di formiche e di vespe (➔ ectotrofobiosi). ...
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(o trofallassi) Il reciproco scambio di cibo o di secrezioni che intercorre tra i membri di una colonia di insettisociali (Isotteri o Imenotteri) e fra questi e i loro simbionti. ...
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sinoeco Si dice di un ospite di società d’Insettisociali tollerato, ma, contrariamente al sinfilo, non ricercato e protetto dalla specie che lo ospita. ...
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Società animali
Giorgio Celli
Il problema della socialità tra gli animali
Le società animali, perlomeno quelle più famose e complesse delle api e delle formiche, costituivano già per Darwin un appassionante [...] le spruzzatrici rallentano la loro attività, intensificandola nuovamente quando essa aumenta.In occasione del Congresso internazionale sugli insettisociali tenutosi a Parigi nel 1994, E.G. Robinson ha proposto di considerare l'alveare come una sorta ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
stigma1 (o stimma) s. m. [dal lat. stigma (-ătis) «marchio, macchia, punto», propriam. «puntura», gr. στίγμα -ατος, der. di στίζω «pungere, marcare»] (pl. -i). – 1. In botanica: a. La parte apicale variamente conformata del pistillo, destinata...