FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] con sollievo e persino come un successo dal F. che tuttavia continuò a restare lontano da Roma sino al 7 giugno: il giorno allegoria della Giustizia (Napoli, Capodimonte). Fu il F., insieme con gli amici Giovio, Annibal Caro, Francesco Maria Molza ...
Leggi Tutto
CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] materiale da ogni parte, restando però sempre un impreciso e insieme prolisso narratore.
Egli fu anche l'anima del cosiddetto Processo stia piena e non vota". Punto di arrivo è l'orazione "continua" che comprende tutto ciò che si fa per amore.
C. ...
Leggi Tutto
BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] di rime rifiutate, Roma 1548; numerose ristampe e continuata diffusione manoscritta fra l'una ed. e l'altra , importante anche per il museo di antichità e opere d'arte messo insieme dal B., e C. Castellani, P. B. bibliotecario della libreria di ...
Leggi Tutto
COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] 29) e in via di diventare una cosa sola per il sangue versato insieme (cfr. II, 30) - non desistono dai loro tentativi di rimettere che concerne i due punti tutt'altro che marginali della continuità della storia fiorentina della fine del sec. XIII e ...
Leggi Tutto
FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di sé la più gran parte della produzione dell'artista, e continua ad iniprontarla poco oltre, nelle due magistrali tele dei Cavalli nella composizione di rado dettata da una vera idea di insieme in modo siffatto da sembrar ritagliate; e tanto poco, ...
Leggi Tutto
Benedetto XIV
Mario Rosa
Prospero Lambertini nacque a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e Lucrezia Bulgarini. Educato dai Somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, si laureò [...] la visione più tradizionale della diplomazia pontificia, che continuò a scorgere nell'Austria l'antemurale del cattolicesimo in lettera dell'Algarotti al re, del 19 febbraio 1751, insieme alla quale egli trasmette una lettera indirizzatagli da B., e ...
Leggi Tutto
FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] ma ne frenò gli slanci in modo che l'amore restasse, insieme con le comuni radici etniche, il sotteso filo di una soggiorno pavese non riuscì piacevole al F.: centro della sua vita continuò ad essere Milano.
Sul finire del luglio 1808 fu a Como ...
Leggi Tutto
DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] 15 febbraio l'Avanti! dava notizia che il D., insieme con altri cinque deputati della frazione terzina, aveva lasciato massiccio flusso di emigrazione dal Sud al Nord. Il D. continuava a prodigarsi nel lavoro sindacale, sebbene già agli inizi del '56 ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] le fedi. Una siffatta interpretazione - che affiora di continuo nella storia della critica ariostesca, tocca il suo culmine in una precisa misura di materia e di stile e insieme tali da consentirle un margine larghissimo di libertà inventiva e ...
Leggi Tutto
GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] G. che ne assunse il comando col grado di colonnello continuò però a guidare anche le operazioni navali fatte in genere di in grado di determinare l'esito di una battaglia.
Quest'insieme di cose lo esacerbò moltissimo, ma la conclusione che ne trasse ...
Leggi Tutto
continuo1
contìnuo1 (ant. contìnovo) agg. [dal lat. continuus, der. di continere «tenere insieme, congiungere»]. – 1. a. Non interrotto nel tempo; che avviene o si succede senza mai cessare: movimento c.; un c. andirivieni di gente; un pianto...
continuo3
contìnuo3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. continuo]. – 1. a. In generale, ciò che ha continuità nel tempo e nello spazio, che non ha interruzioni, separazioni: il concetto, la nozione del c.; più particolarm., in fisica e in filosofia,...