L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Nascita e sviluppo del vitalismo
François Azouvi
Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente [...] animale, in tutte le sue funzioni. Ogni particella di materia animale è dotata di vita, la più piccola parte che si possa isolare è vivente tanto quanto l'insieme. Con parole diverse da quelle di Hunter: la vita è un'attività immanente che non si può ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia agricola
Nils Roll-Hansen
La biologia agricola
Lo sviluppo dell'agricoltura tra il XIX e il XX sec. è strettamente legato [...] 200 kg ca. a 500 kg circa. Come per i cereali, gran parte dell'incremento si è avuto nell'ultimo secolo. Un altro indicatore, il numero un elemento essenziale della genetica mendeliana classica. Insieme all'idea dei fattori ereditari indipendenti, è ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. L'embriologia
Jean-Louis Fischer
L'embriologia
L'embriologia è la scienza che studia lo sviluppo dell'individuo dal momento della fecondazione a quello della nascita. L'embriologo [...] stato definito 'delle idee' e posto in contrasto, in maniera in parte arbitraria, con quello 'dei fatti' che faceva capo a Georges Cuvier elemento primitivo" (ibidem, p. 19). Egli ‒ insieme a coloro che condividevano le sue idee, come Karl Bogislaus ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] volte durante il resto dell'estate. In diverse occasioni ho diviso in due parti la quantità d'aria in cui la candela si era estinta e, ponendo alla decomposizione. Bichat definì la vita come l'insieme delle funzioni che resistono alla morte. Come per ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Nuovi ambiti di indagine della chimica
Carsten Reinhardt
Nuovi ambiti di indagine della chimica
Intorno al 1900 un attento osservatore del panorama [...] organica del XX sec. fu Christopher K. Ingold (1893-1970), che trascorse la maggior parte della propria carriera allo University College di Londra. Dapprima insieme alla moglie Edith H. Usherwood, più tardi con il collega Edward D. Hughes, Ingold ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
Jane Maienschein
Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
L'embriologia [...] la riformulò in un quadro evolutivo, e la sua opera, insieme agli studi di Carl Gegenbaur, fu alla base della morfologia.
Nel Con cura meticolosa e sottili aghi di vetro rimuoveva la parte dell'occhio della rana che di norma dà origine al calice ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] di Chagas, il tifo e la peste.
Virologia
A partire dagli anni Ottanta dell'Ottocento il principale metodo per lo studio (1909-1975) si dedicò alla biochimica dei funghi. Nel 1941, insieme con George W. Beadle (1903-1989) produsse una forma mutante ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] Samuel G. Morton (1799-1851) che mise insieme una delle più grandi collezioni craniologiche del tempo, pagando Egitto si poteva riconoscere l'esistenza di due distinte razze a partire dal 2000 a.C.: la caucasica e la negroide. Ciò significava ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] mirava a ricondurre le manifestazioni della vita a un insieme di condizioni fisico-chimiche, si basavano sull'assunto l'esistenza di varietà distinte o sierotipi nei batteri. Solo a partire dallo studio del 1943 di Max Delbrück e Salvador E. Luria, ...
Leggi Tutto
Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] da cellule trasformate, ed è stata anche sintetizzata in vitro a partire da un RNA messaggero che contiene il gene trasformante. Ha in capsule di Petri di vetro o di plastica, insieme a un mezzo liquido di coltura comprendente sali, glucosio, ...
Leggi Tutto
insieme
insième (ant. insème) avv. e s. m. [lat. ĭnsĕmul, rifatto nel lat. volg. in *insĕmel per sostituzione di semel «una volta» a simul «insieme»]. – 1. avv. Esprime in genere i seguenti rapporti: a. Compagnia, unione: siamo usciti i. io...
parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...