Famiglia di intarsiatori, originaria di Romano di Lombardia. Capostipite ne fu Antonio (17º sec.); Gian Battista (Romano di Lombardia 1671 - Bergamo 1754), suo figlio, fu anche architetto e costruì varie [...] meritano ricordo specialmente quelle nella parrocchiale di Alzano. I suoi figli, Gian Antonio, Caterina e Giuseppe, gli rimasero inferiori. Giacomo (1750-1802), figlio di Giuseppe, è noto per gli intarsî eseguiti per la cappella Colleoni a Bergamo. ...
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Famiglia d'intagliatori, intarsiatori e pittori di Lendinara. Andrea, ricordato nel 1447, e i suoi figli, Lodovico, Lorenzo e Cristoforo, collaborarono (1449) con i da Baiso. Lorenzo (n. Lendinara 1425 [...] dell'Abate. Cristoforo (m. 1491) si formò alla scuola di Lorenzo, operò a Modena, Pisa e Lucca, dove rimangono cinque intarsî grandiosi al museo (1488). Delle sue pitture non è rimasta che la Madonna della Collana a Modena (1482). Fu aiutato dal ...
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CANIANA (Cagnana, Caniani)
Giorgio Lise
Famiglia di intarsiatori, intagliatori e architetti, attivi alla fine del secolo XVII e per tutto il secolo XVIII in provincia di Bergamo e in Lombardia.
Il suo [...] da un lungo sodalizio dell'intagliatore con la bottega dei Caniana ad Alzano. Fra il 1780 e il 1785 vennero eseguiti gli intarsi del banco di legno tripartito a lesene sotto il mausoleo di Medea Colleoni, di fronte all'altare. La datazione si desume ...
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GENESINI (Canozi, Camozzi)
Francesco Mozzetti
Famiglia di intarsiatori e intagliatori che operò tra la metà del Quattrocento e gli anni 1520-30 in territorio emiliano e veneto.
Capostipite fu Andrea [...] di Iacopo, marangone (falegname) e, come sembra, apprezzato maestro al servizio degli Este (Fiocco, 1913, p. 337). Originario di San Felice sul Panaro, nel Modenese, si trasferì ben presto a Lendinara ...
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CORBARELLI (Corberelli, Corborelli Coribelli)
Renata Massa
Famiglia fiorentina di intarsiatori di pietre dure operosi a Padova, Vicenza, Modena, Bologna, Brescia e nel Bergamasco nel corso dei secoli [...] XVII e XVIII. Ai C. va, senza alcun dubbio, riconosciuto un ruolo di fondamentale importanza nella introduzione del commesso a ornati naturalistici e figurato in Italia settentrionale, dove la loro attività ...
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DE MARCHI, Francesco
Daniela Lamberini
Figlio di Marco, nacque a Bologna all'inizio del 1504; discendeva dalla nota famiglia cremasca di intarsiatori del legno, venuta a stabilirsi a Bologna col bisnonno [...] Domenico, intorno alla metà del sec.XV (Fantuzzi, 1786, pp. 218 s.; Venturi, 1816, pp. 3 s.; Ronchini, 1864, p. XXX nn. 5-6; Bandirali Verga, 1965). Degli anni giovanili passati a Bologna nulla trapela ...
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CRISTOFORO da Venezia (de Venetiis)
Sergio Guarino
Figlio dell'intagliatore Antonio da Venezia (Bonetti, 1919, p. 46), fu attivo come intagliatore e intarsiatore a Cremona nel sec. XVI. Nacque probabilmente [...] spese di trasporto delle tarsie da Cremona (dove sarebbero state materialmente eseguite) alla città emiliana. Nell'ottobre 1545 i due intarsiatori si trasferirono a Reggio Emilia per la messa in opera degli stalli, e il 1° giugno 1546 C. ricevette il ...
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INDIVINI, Domenico
Patrizia Peron
Nacque intorno al 1445 a San Severino Marche da Antonello (Antonio) di Nicola e da Margherita di Domenico Malatesta.
La famiglia proveniva da Elcito, località nei pressi [...] 90; M. Paraventi, Il coro di S. Chiara, ibid., pp. 278 s.; E. Baiocco, ibid., pp. 241 s.; P. Bragaglia, D. I. intarsiatore sanseverinate (1445-1502) e il perduto coro della cattedrale di Jesi, in Guardate con i vostri occhi. Saggi di storia dell'arte ...
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intarsiare
v. tr. [der. di tarsìa, col pref. in-1] (io intàrsio, ecc.). – 1. Decorare una superficie, marmorea o soprattutto lignea, commettendo a incastro elementi di varia materia (marmo, pietre dure, ecc., in pavimenti, facciate e altre...