Definizione. - L'architettura è insieme l'arte e la tecnica di costruire gli edifici. Nelle definizioni scolastiche e nelle rappresentazioni simboliche che ad essa si riferiscono, talvolta la vediamo posta [...] esempî veneziani del Palazzo Ducale, ove l'enorme parete gravante sui sottili trafori dei due loggiati inferiori è alleggerita dall'intarsio dei marmi colorati, o della Biblioteca di S. Marco, in cui il Sansovino con la ricca decorazione plastica del ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] Germania, dove si imita male il genere francese, eccelle su tutti l'ebanista David Roentgen, che fu celebre maestro d'intarsio e lavorò molto in Francia. Per l'Italia ricordiamo i Maggiolini, milanesi, che eseguirono fini mobili con tarsie. Anche nel ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] Cesari: anche il Cesari lasciò una ventina di novelle, apparse fra il 1810 e il 1815, ricomposte, a guisa d'intarsio, sui classici del Trecento.
Il Romanticismo diede impulso alla novella in versi, drammatica e sentimentale con la Fuggitiva (1816) e ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] da Verona condotto a termine nel 1515, superbo per ricchezza di tarsie. Ma anche altrove fiorisce e s'afferma l'opera di valenti intarsiatori, come in S. Giovanni a Parma, in S. Maria in Organo a Verona, nel duomo di Genova e in quello di Savona, e ...
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Titolo del libro che, nel Nuovo Testamento, segue immediatamente i Vangeli.
Ha una funzione intermedia: continua, nella narrazione dei fatti, i Vangeli e incornicia l'insegnamento apostolico contenuto [...] lato gli elementi ritenuti più verosimili, dall'altro ciò che fu ritenuto leggenda, in due o più documenti, e dal loro intarsio dedurre l'opera nella sua forma ultima (Sorof, Wendt, Spitta e J. Weiss).
Tutto questo indirizzo era sotto l'influenza dei ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] che custodiscono il tempio di Ninkhursag (la Signora della Montagna), che hanno la lingua di diaspro rosso ed occhi ad intarsio. Numerosi tori o lupi di rame, trovati fuori del tempio, possono aver formato dei fregi di animali erbivori in pietra ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] , concentrata sugli aspetti euristici e tecnici della ricerca, e quindi corrosiva di elementi superflui quali potevano essere gli intarsi e gli addobbi letterari.
Passiamo ora a una terza osservazione: già nel Seicento l'attenzione degli scienziati ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] in più bifore sul frontone e sopra i portali, variazione sul tema dei transetti del duomo, con oculi a dischi intarsiati discesi dal prototipo buschetiano, che sarebbero rimasti comuni in Toscana occidentale ben oltre la metà del secolo.Derivata da ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] di L. L., in Bergomum, LXXI (1977), 1-2, pp. 17-36, con facsimile; Lettere di L. L.(, in F. Cortesi Bosco, Il coro intarsiato di L. e Capoferri per S. Maria Maggiore in Bergamo, II, Lettere e documenti, Milano 1987, nn. 1-39, pp. 7-26; Liber Fabrice ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] fonti, a partire dalla fine del sec. 12° e poi per tutto il successivo, per la manifattura di opere d'ottone intarsiate in argento, rame e oro, secondo un procedimento originario forse dell'Iran orientale, ma ben presto diffusosi anche in Siria e in ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, discorsi e sim.: v. intarsiare); eseguire...