Forma differenziata della dentina (➔ dente), che costituisce le zanne degli elefanti o quelle di tricheco e d’ippopotamo o anche di mammut e mastodonte ( a. fossile). È costituito per 57-60% da sostanze [...] 18° sec. soprattutto nei centri della Baviera e a Norimberga.
Nell’arte islamica l’a. ebbe larga diffusione come materiale da intarsio; in Giappone, nei sec. 17° e 18°, la lavorazione dell’a. raggiunse grande livello artistico; tipici furono gli inro ...
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GALLÉ, Émile
Jacques Combe
Vetraio e decoratore, nato a Nancy il 4 maggio 1846, ivi morto il 23 settembre 1904. Completò la pratica professionale con lunghe ricerche chimiche che rinnovarono le risorse [...] , il gallio, il rame, l'argento, lo zolfo; usò smalti duri, opachi, di una grande ricchezza di tinte. Nel 1897 eseguì un intarsio di vetri differenti e d'una fabbricazione estremamente delicata. Verso il 1900 si mise a patinare il vetro, gli tolse la ...
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TRAERI
Sauro Rodolfi
(Trajer, Traher, Trieri, Bersani, Bressani). – Famiglia di intagliatori, plasticatori, organari e cembalari, attivi soprattutto in Emilia durante il corso dei secoli XVII e XVIII.
Ugo, [...] Belardinelli, 1999, p. 265), il figlio Giorgio, il quale si trasferì da Brescia a Modena per gestire una bottega d’intarsio. Talento e notorietà arrisero viceversa a un figlio di Giorgio, Antonio, detto Cestellino, nato a Modena nel 1669. Nella città ...
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Vedi SECTILE, Opus dell'anno: 1966 - 1997
SECTILE, Opus
S. Aurigemma
Si disse in antico opus sectile marmoreum quella specie di mosaico che risultò non già dall'impiego di piccole o piccolissime tessere [...] alla fine del IV, o ai primi decennî del V sec. d. C.
2. - L'opus sectile in composizione figurata. - Questo genere di intarsi figurati fiorì soprattutto durante i principati di Claudio e di Nerone (41-54 e 54-68 d. C.) come è segnalato da un passo ...
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Vedi VOLSINIESE, Ceramica dell'anno: 1966 - 1997
VOLSINIESE, Ceramica (v. vol. VII, p. 1197)
M. Harrari
Questa denominazione, volutamente ambigua (può riferirsi tanto a Volsinii Veteres, Orvieto, quanto [...] , in un sottogruppo particolare, l'aggiunta di colori sovraddipinti (rosso, bianco, giallo) sembra tradurre tecniche d'incrostazione o intarsio in rame e in oro. Le analisi chimiche hanno individuato la presenza di stagno, che doveva essere applicato ...
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Economia tra diritto pubblico e privato
Francesco Saitto
La dicotomia pubblico-privato, anche in ragione di un processo di trasformazione che interessa l’economico e il rapporto Stato-società, è da [...] pubblico e privato si sono toccati, interessati da una regolazione che ormai riconosce un’evidente virtualità ad un intarsio dalle fantasie molto complesse. Il presente contributo si sofferma in particolare sulle riforme in ambito bancario, sul nuovo ...
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Botanica
Nome di piante appartenenti al genere Acer, che conta circa 150 specie dell’emisfero boreale (8 spontanee in Italia): sono alberi con foglie opposte, per lo più palmatolobate, fiori di norma ermafroditi, [...] a., elastico, compatto e di colore chiaro, è ricercato in falegnameria, ma anche nei lavori di ebanisteria, liuteria e intarsio, per la bella colorazione delle venature; è usato anche come combustibile e, limitatamente ad alcune specie, per pasta da ...
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KANAZAWA (A. T., 101-102)
MarcelIo Muccioli
Città del Giappone, nella parte centrale di Honshū, presso la costa del Mar del Giappone (157.309 ab. nel 1930), capoluogo della provincia di Ishikawa. Traversata [...] di un'università medica, ecc. Prodotti caratteristici della regione sono le famose porcellane di Kutani, le lacche, i lavori a intarsio, gli habutae (tessuti di seta), gli utensili di rame. A NO., vicino alla città, è il piccolo porto di esportazione ...
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Astuccio di legno leggiero, talvolta di avorio o di metallo, in cui gli arcieri tenevano le frecce. L'etimologia si suole collegare con il verbo ϕέρω, a causa della natura portatile dell'oggetto. Soprattutto [...] Spesso è munita di coperchio (πῶμα), e ha la superficie decorata con disegni che probabilmente riproducono lavori a intarsio. La faretra generalmente era sospesa alla spalla destra dell'arciere, perché questi potesse più facilmente estrarne le frecce ...
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OEBEN, François
Jean Jacques Gruber
Ebanista, nato a Eusbern tra il 1710 e il 1720, morto a Parigi il 21 gennaio 1763. Sposò a Parigi la figlia dell'ebanista François de Lacroix; nel 1751 entrò nella [...] Pompadour. Le sue scrivanie a "secrétaire" e le sue poltrone meccaniche erano particolarmente ricercate. La tecnica dell'intarsio, della quale egli introdusse il gusto, dando valore alla materia stessa del legno, ridotto spesso a semplice elemento ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, discorsi e sim.: v. intarsiare); eseguire...