Nulla si sa delle origini, dell’infanzia o dell’educazione di Vanneschi. Si ritiene che sia nato a Firenze tra la fine del XVII e i primi del XVIII secolo, e che fosse un uomo piuttosto istruito. È a Firenze [...] di ogni libretto è stata attribuita a Vanneschi. I testi del Fetonte e del Bellerofonte mostrano un alto livello di integrazione di tutti gli aspetti del dramma, e i libretti della stagione furono i primi a citare il coreografo, Pierre Aloar ...
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PAVARI, Aldo
Marco Paci
PAVARI, Aldo. – Nacque a Roma il 16 agosto 1888 da Giovanni Battista, veneto, ingegnere del genio civile, e Ginevra Podio, romana di lontana origine spagnola.
A undici anni, [...] essere svolto a suo parere dai frangiventi, in linea con un pensiero scientifico basato sul coordinamento e l’integrazione di agricoltura, selvicoltura e arboricoltura da legno. Nell’insieme, si trattava di un complesso di operazioni di bonifica ...
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DI BIANCHI (de Bianchi, Bianchi), Giovanni Battista
Christina Riebesell
Nacque da Ambrogio nel 1520 (?) a Saltrio (Varese). Non si conosce nulla sulla sua giovinezza e sulla sua formazione. Come risulta [...] eseguiti nell'officina romana e di lì trasportati a Caprarola.
Sono state attribuite al D. le sculture in marmo e le integrazioni di pezzi antichi per la fontana della sala d'Ercole terminata nel novembre del 1573 (Partridge, 1971). Tra le sculture è ...
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PEDICONI, Giulio
Alessandra Capanna
PEDICONI, Giulio. – Nacque a Roma il 31 gennaio 1906, figlio di Tito e di Gertrude Guerrieri.
La famiglia, originaria di Poggio Bustone nel Reatino, trasferita a [...] Costruttori Edili) a Roma e quella del ministero delle Poste all’Eur, sono esempi dell’attitudine a progettare edifici integrati nel contesto, rifiutando l’uso del curtain wall come soluzione scontata, ancora una volta eleggendo la materia solida ...
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HUGUES, Luigi
Nadia Fusco
Maria Teresa Dellaborra
Nacque a Casale Monferrato il 28 0tt. 1836 da Matteo, originario di Abriès nel Delfinato, e da Marianna Lucca, nativa di Trino Vercellese. Laureatosi [...] e la seconda parte, destinate rispettivamente ad allievo e maestro, rispondono a un principio di interazione e integrazione musicale e sonoro, e affrontano progressivamente le varie difficoltà mediante brillanti e personalissime idee. Interessanti e ...
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DELLA ROVERE, Alessandro
Guido Ratti
Discendente da un'antica famiglia di Savona (i Basso, che nel '400 avevano mutato il cognome per essersi imparentati con papa Sisto IV Della Rovere, e che successivamente [...] agli impieghi: sul piano della pubblica sicurezza, convinto che risolto questo problema la Sicilia non avrebbe avuto difficoltà ad integrarsi col resto del Regno, operò con durezza e persino con arbitrarietà. In tal modo egli, d'accordo col ministero ...
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MANNI, Eugenio
Santo Privitera
Nacque a Modena il 31 maggio 1910 da Amos, insegnante nella scuola secondaria, e da Giovanna Ghia. Dopo la morte prematura del padre, svolse a Torino un periodo di apprendistato [...] , attraverso Antioco, Timeo, Filisto e Sileno; allo stesso tempo lo storico reggino è, per il M., simbolo di quella integrazione tra mondo magnogreco e siceliota, da lui approfondita secondo un approccio di tipo comparativo in studi quali Reggio e ...
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LEONARDI, Elvira (Biki)
Marta Boneschi
Nacque a Milano, il 1° giugno 1906, da Salvatore, agente teatrale, e Fosca Gemignani, terzogenita dopo Franca e Antonio.
Le fu imposto il nome della nonna materna, [...] della L. sposandone la figlia Roberta - si trasferì a Milano, arricchendo la sartoria di un talento fantasioso e versatile, integrato in una squadra che si completava con Ada Grigollo, realizzatrice dei turbanti e cappellini.
Tra la casa e l'atelier ...
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SOLOSMEO, Antonio
di Giovanni da Settignano
Alessandra Giannotti
– Nacque forse a Firenze, nel popolo di S. Pier Gattolini, il 15 gennaio 1494 (Firenze, Archivio dell’Opera di S. Maria del Fiore, Battesimi, [...] centrale, poi abbandonata in corso d’opera (ibid.). Durante i lavori alla tomba Solosmeo dette prova di un’ottima integrazione con l’ambiente dei fiorentini a Roma. Lo conferma Benvenuto Cellini (1558-1566 circa, 1971), che, fuggito dalla città ...
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POLLINI, Gino (Gino Fortunato Maria). – Nacque il 13 gennaio 1903 a Rovereto, ultimo di quattro figli, da Luigi, di professione commerciante, e da Teresa Miori, e venne battezzato secondo il rito cattolico [...] olivettiana di Ivrea: inizialmente propensi a una disposizione regolare degli edifici lungo la via principale e all’integrazione di costruzioni a funzione e dimensioni diverse, i due giovani architetti cambiarono le modalità di distribuzione delle ...
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integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto o insufficiente a un determinato scopo,...
integrabile
integràbile agg. [der. di integrare]. – Che può essere integrato, che può integrarsi, nelle varie accezioni del verbo: lo stipendio è scarso, ma è i. con gli straordinarî; gruppi, categorie facilmente o difficilmente i. in un ambiente...