cisti aracnoidea
Lesione tumorale o pseudotumorale, di origine solitamente congenita, che deriva dall’aracnoide. Le c. a. congenite sono probabilmente dovute a un errore di sviluppo durante la divisione [...] adulto sono presenti sintomi da ipertensione endocranica e più frequentemente disturbi del comportamento, diminuzione dell’attività intellettiva, perdita di memoria. Nelle c. a. della sella turcica possono comparire idrocefalo (➔) da compressione del ...
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apprensione
Alfonso Maierú
Ricorre solo in Cv III XIII 4, dove ha valore di " conoscenza ". D. afferma che gli uomini in gran parte vivono più secondo lo senso che secondo ragione; e quelli che secondo [...] , V, ed. Borgnet, Parigi 1890, 555-747) nel quale, in 12 parti, si analizza la conoscenza nelle sue varie forme, da quella dei sensi esterni a quella intellettiva, a quella che " fit per habitus infusos ", alla conoscenza che Dio ha di sé stesso. ...
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POMPONAZZI, Pietro (latinizz. in Petrus Pomponatius)
Guido Calogero
Pensatore italiano del Rinascimento, nato a Mantova il 16 settembre 1462, morto a Bologna il 18 maggio 1525. Dopo avere studiato all'università [...] come destinata anch'essa a perire. Il P., approfondendo l'analisi gnoseologica, insiste nel dimostrare come l'attività dell'intelletto non sia concepibile senza quella della fantasia o immaginazione, e questa a sua volta senza quella del senso: un ...
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Filosofia. - È un atto spirituale, il cui valore è soltanto soggettivo, e che invece è affermato come concreto. Quante sono le forme in cui l'attività spirituale si concretizza, tante le forme in cui l'errore [...] , come la verità, "riguarda la connessione e la divisione delle nozioni" (Metafisica, 1027 b); e in questa operazione dell'intelletto, ripeté poi S. Tommaso, si trova il vero e il falso. Il problema dell'errore s'impose alla coscienza filosofica al ...
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Rosmini e Gioberti
Luciano Malusa
Una tesi di laurea che è ben più di uno scritto giovanile
Quando, come allievo della Scuola Normale, si avviò a concludere i suoi studi presso la facoltà di Filosofia [...] sintetica originaria, che renda possibile l’unità del concetto, data la materia fornita dal senso e la forma prestata dall’intelletto (RG, p. 185; SFI, 1° vol., p. 803).
L’intuito assume il suo significato non in riferimento puramente all’oggetto ...
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Trinità (Trinitade)
Giovanni Fallani
Dalla rivelazione e dalla tradizione abbiamo i dati per formulare il mistero della T.: Dio è uno nella natura o essenza, trino nelle persone: Padre, Figlio, Spirito [...] e l'Incarnazione, D. confessa l'impossibilità di una rappresentazione del divino come aveva già affermato in Cv III IV 9 nostro intelletto, per difetto de la vertù da la quale trae quello ch'el vede, che è virtù organica, cioè la fantasia, non puote ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] e di una tendenza ad allontanarsi dal male. Si trattava in ogni caso di forme di amore o di odio. Se l'intelletto degli uomini non fosse stato annebbiato, essi non avrebbero considerato l'amore e l'odio come passioni e ne avrebbero avuto invece una ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] riforme sociali. Il suo registro di ascolto era religioso, tale da fargli scrivere e parlare con una incredibile intensità intellettiva di quella luce millenaria di civiltà e di pensiero che dai Focesi ai Bizantini si era sedimentata nel Mezzogiorno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo vivente: le piante, gli animali e gli uomini
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In questo capitolo sono trattate le dottrine dei Greci [...] piante sono dotate dell’anima nutritiva, gli animali anche di quella sensitiva, mentre agli uomini è aggiunta l’anima intellettiva. Ciò consentiva una transizione senza salti dalle piante agli animali fino agli uomini, nonché l’uso di analogie.
Nel ...
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perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva [...] vita non è p. considerata in rapporto alla beatitudine che si può conseguire nell'altra, ciò non toglie che l'uso speculativo dell'intelletto sia p. nella misura che qui si può avere (B. Nardi, Dal Convivio alla Commedia, Roma 1960, 82-83).
A questa ...
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intellettibile
intellettìbile agg. [dal lat. tardo intellectibĭlis, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – Nel linguaggio filosofico ant., che può essere compreso con l’intelletto, intelligibile; con senso attivo,...
intellettivo
agg. [dal lat. tardo intellectivus, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – 1. Che riguarda l’attività dell’intelletto, la capacità d’intendere con l’intelletto: l’atto, il momento i.; percezione, virtù,...