averroismo
Cesare Vasoli
Con questo termine, non del tutto proprio, si suole indicare quella corrente o tendenza del pensiero filosofico occidentale dei secoli XIII e XIV che, in sede di interpretazione [...] gli eventi mondani alla fatale influenza dei corpi astrali, a sostenere, sia pure con sottili e abili sfumature, che l'intelletto possibile e materiale era proprio unicamente dell'intera specie umana. Ciò indusse papa Giovanni XXI, l'ex professore di ...
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LAGALLA, Giulio Cesare
Cesare Preti
Ultimo di tre figli, nacque nel 1571 a Padula, nel Salernitano, da Roberto, alto funzionario della burocrazia vicereale, e Vittoria Rosa. Ancora bambino, perdette [...] Il L., pur riaffermando le posizioni della tradizione tomistica sulla questione dell'anima umana, secondo le quali l'anima intellettiva è forma informans del corpo ed è molteplice, accetta quelle di Alessandro di Afrodisia a proposito dell'animazione ...
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intendimento
Vincenzo Valente
Parola di uso frequente nella prosa della Vita Nuova e del Convivio. In poesia ricorre solo due volte nelle Rime e due nella Commedia.
La nozione più spesso rappresentata [...] ).
Valori diversi da quelli fin qui riscontrati la parola assume in altre occorrenze, in cui si passa dalla sfera intellettiva a quella del sentimento, in connessione con il provenzale entendemen. Un primo esempio in questo senso si registra in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione [...] », l’uomo poteva raggiungere in questa vita un ‘fine quasi perfetto’; e che l’uso pratico e quello speculativo dell’intelletto erano le due vie «espedite e dirittissime» (Convivio, cit., p. 404) per ottenere la felicità completa e perfetta nella vita ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] la sua opinione rimanga sempre conficcata come un chiodo nel mezzo de la testa (Pg VIII 137).
La fenomenologia dell'intelletto, sostanzialmente incentrata intorno al tema della difficoltà che l'ottunde, dell'errore che lo devia e della verità che lo ...
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vita
Alessandro Niccoli
Il termine occorre in tutte le opere, con oltre 280 presenze complessive e indici di frequenza uniformi nelle varie opere, in stretta connessione con alcuni fra i temi più significativi [...] , che produce de la potenza del seme l'anima in vita (IV XXI 4), cioè l'anima sensitiva (v. FORMATIVO); l'anima intellettiva è direttamente infusa nel corpo dalla somma bontà di Dio: vostra vita sanza mezzo spira / la somma beninanza, Pd VII 142; e ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] su argomenti di psicodiagnostica. Il B. si occupò dell'applicazione clinica di alcuni test mentali, di efficienza intellettiva e di proiezione; studiò i test di associazione verbale e il test del disegno, dedicando successivamente una serie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Celebrato in vita come lo scultore “di cui il mondo non può stare senza” (Pietro Giordani, [...] Carlo Argan ha letto il gruppo come una metafora della scultura che si eleva da attività artigiana a intellettiva: Dedalo rappresenta l’azione materiale, Icaro quella intellettuale. Talvolta il processo di elevazione dalla pratica manuale comporta ...
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conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La [...] la teoria aristotelica, s'inizia con la sensazione e si conclude con l'elaborazione del dato sensitivo da parte dell'intelletto (v. INTELLETTO POSSIBILE; INTENZIONE): Cv II IV 17 non avendo di loro [si allude a certe ragioni metafisiche circa le ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi [...] nel ragionamento deduttivo e induttivo e sui procedimenti euristici in generale.
Gli studi di J. Piaget sull’evoluzione intellettiva, infine, hanno aperto un importante campo di ricerca e permesso d’individuare, a livello dei vari stadi evolutivi ...
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intellettibile
intellettìbile agg. [dal lat. tardo intellectibĭlis, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – Nel linguaggio filosofico ant., che può essere compreso con l’intelletto, intelligibile; con senso attivo,...
intellettivo
agg. [dal lat. tardo intellectivus, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – 1. Che riguarda l’attività dell’intelletto, la capacità d’intendere con l’intelletto: l’atto, il momento i.; percezione, virtù,...