Firenze, metà del XV secolo: il potere è in mano alla potente famiglia de’ Medici nella persona di Cosimo, tornato nel 1434 dall’esilio che i suoi avversari politici gli avevano inflitto. Nel difficile [...] luce come il personaggio sia privo di quelle caratteristiche che altri possiedono: la mens, la ragione, intesa come facoltà intellettiva (da cui anche l’a-mens precedente), e l’essere sanus, assennato, possedere una capacità di discernere nel pensare ...
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intellettibile
intellettìbile agg. [dal lat. tardo intellectibĭlis, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – Nel linguaggio filosofico ant., che può essere compreso con l’intelletto, intelligibile; con senso attivo,...
intellettivo
agg. [dal lat. tardo intellectivus, der. di intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»]. – 1. Che riguarda l’attività dell’intelletto, la capacità d’intendere con l’intelletto: l’atto, il momento i.; percezione, virtù,...
plusdotazione
s. f. Capacità intellettiva superiore alla media.
• Talento, plusdotazione, genialità. Molti modi, infinite sfumature per esprimere un solo concetto: ci sono bambine e bambini, adolescenti, ragazzi che seguono percorsi diversi....
In psicologia, la diminuzione dell’efficienza intellettiva. Accanto a un d. fisiologico, ne esiste uno patologico dovuto a lesioni cerebrali di varia natura (➔ demenza), oltre a quello osservabile nello schizofrenico a evoluzione cronica.