La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è inaugurato da Anassagora, che con esso identifica la divinità ordinatrice del cosmo. Platone, subordinando il mondo materiale dei sensibili (αἰσϑητά) a quello ideale ...
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intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, [...] In Pd VIII 101 (son in la mente ch'è da sé perfetta) è chiara l'allusione al concetto di Dio, come supremo e perfetto ‛ intelletto '; in If XI 100 si parla del divino 'ntelletto e di sua arte dai quali la natura lo suo corso prende (cfr. anche Vn XIX ...
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intelletto (partici pass.)
Ricalcato sul participio latino intellectus, da intelligere, ricorre nel significato di " inteso ", nella terzina in cui D. descrive la Trinità: O luce etterna che sola in te [...] sidi, / sola t'intendi, e da te intelletta / e intendente te ami e arridi! (Pd XXXIII 125).
" Qui propone che ‛ Dio solo in sé sta, sé solo intende, e da sé solo è inteso, da sé solo sufficientemente è amato, da sé solo sufficientemente è compreso ' ...
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intelletto possibile
Cesare Vasoli
. È, certo, impresa non facile enucleare da vari passi delle opere di D. una posizione compiuta e ben definita intorno a questo argomento, di cui è ben nota la singolare [...] a superare ogni ostacolo o difficoltà; e in effetti, com'è detto in Pd IV 124-126, già mai non si sazia / nostro intelletto, se 'l ver non lo illustra / di fuor dal qual nessun vero si spazia.
In questo lento processo verso la perfezione si dispiega ...
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intelletto agente (o attivo)
intelletto agente
(o attivo) In gr. νοῦς ποιητικός; in lat. intellectus agens; in arabo al-‛aql al-fa‛āl. Nella filosofia aristotelica e nella sua tradizione indica la [...] e il ruolo dell’i. a. ha origine dalle pagine del terzo libro del De anima di Aristotele. Al suo stadio iniziale l’intelletto umano è concepito come una tabula rasa che, potenzialmente in grado di ricevere tutte le forme, ossia di pensare tutti gli ...
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noùs (dal gr. "intelletto") Nella terminologia filosofica, intelletto, mente, ragione. Anassagora chiamò N. la divina ragione universale ordinatrice del mondo a partire dal caos. ...
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Atto dell’intelletto (gr. νοῦς) o conoscenza intellettiva che Aristotele distingue dal sapere discorsivo (gr. διάνοια); la n. compone e dispone i noemi (nozioni conosciute immediatamente dall’intelletto) [...] nei giudizi e nelle argomentazioni. È quindi il presupposto della διάνοια, in quanto fornisce le prime nozioni che costituiscono il fondamento delle sintesi e deduzioni dianoetiche. Di qui la superiorità ...
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noologia
Dal gr. νόος «intelletto» e λόγος «parola, discorso». In generale dottrina dell’intelletto; il termine, tuttavia, è stato usato con particolare e diverso significato dai vari filosofi: come [...] equivalente a ‘psicologia’ (Crusius), a ‘scienza della ragion pura’ (Hamilton), a ‘dottrina filosofica dello spirito’ (Eucken), a ‘scienze dello spirito’, in contrapposizione a ‘scienze della materia’ ...
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ebbrezza
Perturbamento dell’intelletto prodotto da vino e altri alcolici, lo stadio iniziale dell’intossicazione alcolica acuta (➔ alcol, alcolemia). Lo stato di e. può essere provocato, anche in caso [...] di assunzione di modiche quantità di alcol, da vari fattori: contemporanea assunzione di sedativi (in particolare le benzodiazepine) o di farmaci antistaminici, epatopatie croniche, colpi di calore, disidratazione, ...
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Donne ch'avete intelletto d'amore
Mario Pallaglia
Canzone della Vita Nuova (XIX; Rime XIV), tutta di endecasillabi, di 5 stanze (l'ultima costituisce il congedo), con piedi e volte, concatenatio e combinatio, [...] di Pg XXIV 49-51 (Ma dì s'i' veggio qui colui che fore / trasse le nove rime, cominciando / ‛ Donne ch'avete intelletto d'amore '), cui D. fa seguire la definizione del proprio ‛ dolce stil novo ' (vv. 52-54), come trascrizione dell'intimo dettato d ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...