addurre
. Nel senso comune di " recare ", " apportare ", in If X 98, XXXIII 44, Pd XXII 41 (figurato). Vale " produrre ", " causare ", in If XIV 129 non de' addur maraviglia al tuo volto; " portare ", [...] in Cv IV XXI 5 lo intelletto possibile... in sé adduce tutte le forme universali; estensivamente per " ricondurre ", in Rime LXXXIII 93 sì come il sole al cui esser s'adduce / lo calore e la luce : " Si riconducono " in quanto attributi, ovvero " ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] ’, a cui appartengono tutte le attività proprie dell’essere razionale. La suprema forma di questa attività pensante, quella dell’‘intelletto’, è d’altronde per un lato facoltà dell’anima, e per un altro trascendente rispetto all’anima stessa.
Il ...
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È parola e, in parte, anche concetto introdotto nel linguaggio filosofico da Leibniz per superare la difficoltà, messa in evidenza da Locke, di percezioni di cui si è inconsapevoli (Nuovi saggi sull'intelletto [...] quell'appercezione necessaria, che costituisce il potere sintetico dell'intelletto, cioè la capacità che questo ha di universalizzare il l'unità sintetica dell'appercezione è veramente lo stesso intelletto.
L'appercezione pura, quindi, per Kant non è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Aristotele
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Aristotele è l’autore del primo sistema filosofico-scientifico elaborato nella [...] di esso prende il nome di “volontà” e induce l’uomo alla realizzazione di tale bene, che è l’azione (praxis), perciò l’intelletto in questo suo uso è detto “pratico”. L’azione non va confusa con la produzione (poiesis), perché l’azione è fine a se ...
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Etica (Ethica)
Etica
(Ethica) Opera di B. Spinoza, pubblicata post. nel 1677. È divisa in cinque parti: Dio; natura e origine della mente; origine e natura degli affetti; schiavitù umana, ossia le [...] forze degli affetti; potenza dell’intelletto, ossia la libertà umana. Costruito sul modello euclideo, il testo presenta definizioni, assiomi, postulati da cui ricavare dimostrazioni, corollari e scolii. Secondo Spinoza, che muove dal contesto ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] da a emana b; quest'ultimo si trova dunque collocato nel primo livello degli effetti. Da a e b insieme emana c, il secondo Intelletto; e dal solo b emana d, la Sfera celeste. Nel secondo livello abbiamo dunque due elementi, c e d, di cui nessuno dei ...
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GOTTA, Salvatore
Massimiliano Manganelli
Nacque il 18 maggio 1887 a Montalto Dora, presso Torino, da Vincenzo, magistrato, e da Luigia Pavese.
La famiglia apparteneva alla buona borghesia locale e quella [...] della madre, in particolare, vantava "tradizioni d'intelletto". A motivo della carriera del padre il G. si trasferì ben presto a Ivrea, sede del tribunale.
Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, entrò in contatto con l' ...
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GHIRARDINI, Gherardo
Pericle Ducati
Archeologo, nato a Badia Polesine il 13 luglio 1854, morto a Bologna il 10 giugno 1920. Insegnò archeologia nelle università di Pisa, di Padova, di Bologna. La maggiore [...] orma della sua dottrina e del suo intelletto egli impresse negli studî di archeologia veneta, speciamente delle antichità di Este.
L'illustrazione dell'ingente stipe Baratela, da lui edita nelle Notizie degli Scavi (1888) e, ancor più, la vasta ...
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questione (quistione)
Francesco Del Punta
Il vocabolo trae dall'etimologia (latino quaero) il valore fondamentale di " interrogazione ", " domanda ": io, che la ragione aperta e piana / sovra le mie [...] Già la rimozione dell'errore, che è momento essenziale della rivelazione della verità (Pd III 1-3), in quanto prepara l'intelletto all'illuminazione divina (II 106-111), eccede le forze dell'uomo lasciato a sé stesso (IV 91-93). Misericordia e carità ...
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idea
Alfonso Maierù
Nel linguaggio dantesco, il termine i. vale " causa esemplare e formale ", " modello ", e ritiene il significato proprio della dottrina platonica, cui D. spesso esplicitamente si [...] richiama.
Innanzi tutto, i. per eccellenza è il Verbo o Intelletto divino, che è il luogo delle i., e, generalmente, il modello ideale del creato. Così in Pd XIII 53 Ciò che non more e ciò che può morire / non è se non splendor di quella idea / che ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...