volontà (volontade; volontate; voluntade)
Giorgio Stabile
Il termine ricorre in D. con il valore fondamentale di " appetito determinato " o " appetizione deliberata ". Il tema della v. è intimamente [...]
Fondata com'è sul giudizio di ragione, la libertà in D. non consiste né nel potere della v. di sollecitare l'intelletto a giudicare in merito all'oggetto dell'appetizione, né nel potere di non voler appetire l'oggetto giudicato conforme al bene dell ...
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volontarismo
Termine usato in generale (in contrapposizione a «intellettualismo» e a «razionalismo») per designare: (1) ogni concezione che ponga una preminenza della volontà sull’intelletto, o comunque [...] , cioè l’amore che orienta verso l’oggetto la volontà) e, ancor di più, con Enrico di Gand (per il quale l’intelletto è essenzialmente passivo e il suo oggetto è sottomesso alla volontà, per essenza sempre attiva) e con l’agostinismo francescano ...
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fantasia
Michele Rak
La maggior parte delle notazioni dantesche in materia di f. derivavano dall'ambito della discussione scolastica sulle possibilità dell'intelletto: nostro intelletto, per difetto [...] rerum, non tamen in perfectam " (Sum. theol. I 88 2 ad 1). Non sempre i materiali fantastici riescono a essere sufficienti all'impegno dell'intelletto e in ogni caso essi non sono che veli o segni del vero (II II 8 1; Cv III XV 8-10, IV XIII 6).
Se ...
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alessandrismo
Nella storia dell’aristotelismo, orientamento filosofico che muoveva dall’interpretazione del pensiero di Aristotele data da Alessandro di Afrodisiade, soprattutto per la dottrina dell’intelletto. [...] dell’immortalità dell’anima individuale (in tal senso condannato, con la dottrina averroistica dell’esistenza di un unico intelletto per tutti gli uomini, dal concilio Lateranense nel 1513). All’a. si avvicina Pomponazzi che, più limitatamente ...
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Giurista tedesco (Offenburg 1849 - Charlottenburg, Berlino, 1919), prof. nelle univ. di Würzburg (1878-88) e di Berlino (dal 1888). Intelletto multiforme, fu attratto, oltreché dalle ricerche di storia [...] e di comparazione giuridica, anche da problemi di filosofia del diritto; fu storico dell'arte e poeta. Fondò la Zeitschrift für vergleichende Rechtswissenschaft e, con V. Ring (1888), l'Archiv für bürgerliches ...
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disnebbiare
Andrea Mariani
Nell'unico caso in cui appare (Pg XXVIII 81 il salmo Delectasti, / che puote disnebbiar vostro intelletto) il vocabolo ha solo valore metaforico, antitetico di ‛ annebbiare [...] '. Meglio che semplicemente " chiarire " (Momigliano) vale dunque " sgombrare dalla mente ogni nebbia di dubbio " ...
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sternere
Domenico Consoli
Calco del latino sternere, col significato di " distendere ", " spianare ", e quindi " spiegare ", " dimostrare ": Tal vero a l'intelletto mio sterne / colui che mi dimostra [...] il primo amore / di tutte le sustanze sempiterne (Pd XXVI 37, e ancora, con lo stesso valore, ai vv. 40 e 43, in una sequenza fortemente ritmata; per le varianti scerne al v. 40, e scernilme al v. 43, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A fronte dell’unità determinata dall’adesione al cristianesimo, la filosofia etica [...] Sciuto, L’Etica nel Medioevo. Protagonisti e percorsi. V-XIV secolo , 2007). Il rapporto tra la volontà e l’intelletto risulta complesso: l’intelletto muove la volontà in quanto le presenta l’oggetto da volere e quando l’oggetto è buono sotto ogni ...
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speculativo
Aggettivo attinente a ‛ speculazione ' (v.), ‛ speculare ' (v.); già attestato nel primissimo Trecento (Plutarco volgare), designa l'operazione propria dell'intelletto (v.) grazie alla quale [...] esso è capace di considerare l'universale, di elaborare la scienza e di ‛ contemplare ' l'intelligibile. Si contrappone a ‛ pratico ' (v.), ‛ operativo ' (v.).
La definizione (d'impronta aristotelica: ...
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intelligente
Alfonso Maierù
Presenta un'occorrenza nella Vita Nuova e una nel Paradiso, e sta per " che ha intelligenza ", " dotato d'intelletto ".
In Vn XXV 1 Potrebbe qui dubitare persona degna... [...] di ciò, che io dico d'Amore come se fosse una cosa per sé, e non solamente sustanzia intelligente, ma sì come fosse sustanzia corporale, i. vale " che ha intelligenza " appunto, e quindi l'espressione ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...