Nulla si sa delle origini, dell’infanzia o dell’educazione di Vanneschi. Si ritiene che sia nato a Firenze tra la fine del XVII e i primi del XVIII secolo, e che fosse un uomo piuttosto istruito. È a Firenze [...] alla sua abilità, ma si dimostrò una personalità difficile. Burney osservò che sebbene Giardini avesse «il miglior intelletto e idee chiarissime sugli affari, il suo carattere rende talmente impossibile che qualsiasi impresa possa prosperare sotto la ...
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COLECCHI, Ottavio
Roberto Grita
Nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 3 sett. 1773 da Giovanni Battista Giocondino e da Grazia Nicoletta Spallone, che gli diedero il nome di Ottaviano Francesco. Da uno [...] unitario al molteplice sensibile. Il C. ammette anche una terza facoltà, la fantasia, intermedia tra il senso e l'intelletto, che ha nello "schematismo" il suo corrispettivo kantiano che però il C. critica perché conduce allo scetticismo. Secondo il ...
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TOSI, Pier
(Pietro) Francesco
Francesco Lora
– Figlio di Cristoforo e di Agata Dell’Osso, nacque a Cesena l’11 agosto 1654 (Dell’Amore, 2018, p. 57).
Nessuna parentela è dimostrata con il coetaneo [...] l’ultimo testamento e spartì con esso un modesto patrimonio, mentre si trovava «sano di mente, vista, udito, loquella et intelletto e di tutti gl’altri sentimenti, benché alquanto infermo del corpo et in letto giacente» (Archivio di Stato di Bologna ...
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MAURO, fra
Graziella Galliano
MAURO, fra. – Nacque forse a Venezia, presumibilmente nell’ultimo quarto del sec. XIV. Le sole notizie sulla sua vita sono desumibili dagli atti del monastero camaldolese [...] , frutto dell’umanesimo. Lo dimostra un ragionamento di fra Mauro, che pur ammettendo all’inizio l’insufficienza dell’intelletto umano, conclude con la piena fiducia nel potere di verifica dell’esperienza sulla “scrittura” della terra o “geografia ...
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CIAMPITTI, Nicola
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 16 sett. 1749 da Domenico e Barbara Candido, genitori di modeste fortune ma solleciti della sua istruzione. Compì i primi studi nelle scuole [...] disputa scientifica o pseudoscientifica e dichiarò che il miracolo andava accettato in sé, con un atto di sottomissione dell'intelletto alla fede, "come testimonianza dell'amor singolare di Dio verso Gennaro, e dell'amor costante di Gennaro verso i ...
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NARDI, Bruno (Giovanni Bruno). – Nacque il 24 giugno 1884 alle Spianate di Altopascio (Lucca)
Paolo Falzone
, primo dei nove figli di Pietro Angiolo, piccolo possidente, e di Elena Raùgi.
Nel 1896, per [...] ., Il De unitate luogo d’incontro tra N. e Gentile, introduzione alla ristampa di Tommaso d’Aquino, Trat-tato sull’unità dell’intelletto contro gli averroisti, a cura di B. Nardi, Spoleto 1998, pp. VII-XXIX (entrambi i saggi in G. Stabile, Dante e la ...
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REGIO, Paolo
Anna Cerbo
REGIO, Paolo. – Nacque a Napoli il 21 giugno del 1541 da Ferrante e da Vittoria Salernitano, entrambi di nobile famiglia. Quella paterna apparteneva agli Orsi o Orseoli, da cui [...] , Torino 1988, pp. 1157 s.; A. Cerbo, Ideologia e retorica teatrali. La “Lucretia” di P. R., in Il teatro dell’intelletto, Napoli 1990, pp. 101-150; S. Ferraro, Tipografi nel Cinquecento. Auspice il vescovo P. R., in Match-Point, gennaio 1992, p ...
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SALA (della), Oddone
Mauro Ronzani
SALA (della), Oddone. – Nacque a Pisa, nel 1270 o poco prima, da Chianne del fu Oddone, facoltoso mercante di mare, e da una certa Guida, ancor viva nel 1290.
Il [...] ricompare a Napoli, nel monastero di S. Pietro a Maiella, intento a dettare, «malato nel corpo ma sano di mente e intelletto» (Annali Pisani, 1868, pp. 584 s.) (e con la puntigliosità che lo contraddistingueva) l’elenco dei crediti da lui vantati ...
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SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] – e indicando la sospensione scettica del giudizio come passaggio obbligato in vista di una graduale educazione dell’intelletto, costretto a procedere per tentativi.
L’esigenza così manifestata di un metodico addestramento delle facoltà umane suggerì ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] di un soggetto degli atti psichici si accompagna quella delle tradizionali facoltà; cade la distinzione tra senso e intelletto: le idee sono associazioni di sensazioni; così è tolta la distinzione tra pensiero e volontà: ogni rappresentazione ha ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...