BRUGNOLI (Brognolo, Brognoli, Brognolus), Candido
Antonio Rotondò
Nacque a Sarnico, nel Bergamasco, il 13 genn. 1607. Nel 1625 entrò nell'Ordine dei frati minori francescani e vi prese il nome di fra' [...] la presenza evidente di "obsessio" e "maleficium" (indicati con una crocetta) sono quelli che provengono dalle facoltà intellettive; in riferimento alle altre facoltà, il B. lascia un margine amplissimo di maggiore o minore congettura o probabilità ...
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BARTOLAIA, Ludovico
Enzo Noè Girardi
Di ragguardevole famiglia di Mrandola (Bortolaia, Bertolaia, Bertolai, Bortolai), che aveva dato magistrati, canonici, notai e un capitano militante al servizio [...] da Mirandola la lettera di dedica de Le false imputazioni, "in materia comica sesto parto del mio basso intelletto", a Francesco Brunorio da Correggio.
Le composizioni teatrali del B. rispecchiano i caratteri generali del teatro barocco nella ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] al ripetersi dell'esperienza, all'abitudine. La facoltà che presiede alla costituzione di queste idee non è più l'intelletto ma l'immaginazione, che ha perciò un ruolo attivo e formativo. Le idee formate dall'immaginazione possono essere esperite ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] : la prima parla di Dio attribuendogli solo impropriamente e in forma metaforica gli optima, cioè i valori umani che l'intelletto è capace di comprendere; la teologia negativa invece nega tutto ciò che di Dio la teologia catafatica afferma ed è ...
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Teologo (Patcham, Sussex, 1240 circa - Mortlake 1292). Fu uno dei principali rappresentanti della reazione dell'agostinismo francescano contro l'affermarsi dell'aristotelismo domenicano che si veniva [...] , quanto alla forma, composta di tre forme o substantiae distinte corrispondenti alle sue tre perfezioni: vita vegetativa, sensitiva, intellettiva; anche il corpo ha una sua forma propria (forma corporeitatis) sicché i rapporti tra anima e corpo sono ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] soggettivo ma oggettivo e pertanto corrisponda alla realtà. Compare qui un interesse dello J. per il modo in cui l'intelletto proviene dal senso (cfr. Plebe, in Guzzo - Plebe, p. 76), che mostra anche una sensibilità più vasta verso il regno ...
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BATTISTI, Pietro (Pietro Battista)
Romana Guarnieri
Nacque nella prima metà del sec. XVII; scarse sono le notizie che abbiamo sulla sua vita. Fu predicatore dell'Ordine dei frati minori e scrisse una [...] è caratterizzata da un'estasi di volontà, assai più sicura e più perfetta dell'estasi dell'intelletto, "perché, spiega il B., come l'intelletto estatico, usato fuor di se stesso, intende non perintellezioni naturali, ma per l'infuse e soprannaturali ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] poetica, il ruolo della logica nella strutturazione e organizzazione del sapere e la fisiologia delle attività dell'intelletto, dall'altro, il ruolo di F. nella trasformazione cinquecentesca dell'aristotelismo attraverso la conciliazione con altre ...
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Avventuriero e scrittore inglese (Hayes, Devon, 1552 - Londra 1618). Favorito della regina Elisabetta I, ottenuti larghi diritti sulle terre esplorate, R. organizzò spedizioni per la colonizzazione dell'America. [...] venuto in conflitto coi presidi spagnoli, al ritorno fu sacrificato a ripicche e risentimenti politici e venne decapitato.
Intelletto aperto alle nuove scoperte e correnti di pensiero, fu a contatto con insigni scienziati, partecipando a quella ...
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Pensatore e medico greco (fine del secolo 2º d. C. e inizî del 3º), africano (pare) di nascita. Dei suoi scritti, abbiamo gli undici libri raccolti sotto il titolo πρὸς μαϑηματικούς (Adversus mathematicos); [...] "dogmatiche". Questi modi sono tre: dal quale (l'uomo), per mezzo del quale (gli strumenti della conoscenza: senso e intelletto), secondo il quale (l'impressione della fantasia). Nell'ambito dell'esame critico di questi mezzi o modi di conoscenza si ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...