Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] e universalità di tanto superiore alle altre, che va fatta dipendere dall'intervento esterno di una divina e universale attività intellettiva, di fronte alla quale non sussiste nell'organismo umano se non la capacità di adeguarsi passivamente ad essa ...
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DURANTI, Durante
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Brescia il 6 ott. 1718 dal conte Paolo e da Barbara dei conti Caprioli. La famiglia, originaria di Palazzolo sull'Oglio ed assai doviziosa, non vantava [...] e l'avo paterno, cui era attaccatissimo, ed ebbe il padre colpito da una paresi lesiva della parola e dell'intelletto. Della sua educazione si occuparono dunque due prozii paterni, curando molto gli esercizi cavallereschi e affidandolo poi ai gesuiti ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] a quella di Schelling e non risparmiando le critiche all'estetica kantiana, accusata di aver irrigidito le distinzioni dell'intelletto, sì da intendere come separato quello che è invece unità originaria, S. sostenne una concezione organicistica della ...
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KEYES, Sidney
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Dartford (Kent) il 27 maggio 1922; caduto in Tunisia durante la seconda Guerra mondiale il 29 aprile 1943.
La sua opera, raccolta in due volumi postumi, [...] del suo paese, e la guerra si riflette nelle sue liriche come un'esperienza umana individuale, come un problema d'intelletto e di coscienza che spontaneamente trova la sua espressione in forme e in linguaggio di piena modernità.
Bibl.: M. Meyer ...
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CIACCHERI, Manetto
Pasquale Stoppelli
Nato a Firenze da Ciando, visse tra la seconda metà del sec. XIV e i primi decenni del successivo; ne sono ignoti sia l'anno della nascita sia quello della morte.
Le [...] "), durato verosimilmente fino al 1392; a sua volta, la didascalia introduttiva del poemetto in terza rima "Aiuti iI mio intelletto e l'alto ingegrio" in un manoscritto della collezione Ginori Conti (Ifioretti..., pp. 8-9) informa sull'attività ...
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WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] e la pitagorica. Senza tregua s'oppose inoltre al fanatismo religioso e a tutto ciò che pare eccentrico all'intelletto" (Goethe). L'aiutò in questo trapasso principalmente lo studio dello Shaftesburv.
Per avere maggior agio, vivere in un ambiente ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] Agente. Al Commento all'Ecclesiaste egli allegò la traduzione dei tre brevi trattati di Averroè sull'Intelletto Ilico. Il Commento all'Ecclesiaste di Samuel ben Judah Ibn Tibbon sarà più volte citato da Mosè ben Salomon da Salerno nel suo Commento ...
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Poeta inglese (Camberwell, Londra, 1812 - Venezia 1889). Fin dalle prime opere (Pauline, a fragment of a confession, 1833; Paracelsus, 1835; Sordello, 1840) attuò l'esposizione in forma drammatica (per [...] at the fair, 1872; Pacchiarotto and how he worked in distemper, 1876, ecc.), la riflessione si sovrappose alla fantasia. Intelletto curioso e temperamento religioso, il B. rivela una concezione idealistica della vita, derivata da Goethe e da Carlyle. ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] per sé uno e identico, sempre costante nella propria natura divina, e che si coglie soltanto con la mente e con l'intelletto); la seconda, di cui non era fornito il nome, aveva per oggetto gli 'intelligibili', era collocata in posizione intermedia e ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] dei chierici, dove fu fino al 1783 ed ebbe a discepolo Scinà, cui "pose in mano i saggi di David Hume sullo intelletto umano, ché accomodato gli avessero in miglior modo la mente e sviluppato presidii sani di quella filosofia, che non si apprende già ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...