ERASMO da Montecassino
Alberto Bartola
Nato intorno al 1200, in luogo e da famiglia ignoti, entrò nell'Ordine benedettino, iniziando la sua vita monacale nel cenobio di Montecassino.
In assenza di elementi [...] dottrinali, temi erasmiani come ad esempio quello dei rapporti tra filosofia e teologia, natura e grazia, intelletto e volontà, conoscenza e illuminazione divina, materia e forma, si avvicinano con decisione alle posizioni dottrinali espresse ...
Leggi Tutto
Yoga
Cristiano Vittorioso
Lo yoga è una disciplina complessa, sviluppatasi nel corso dei secoli, che si occupa del benessere psicofisico dell'uomo e della sua crescita spirituale. Il vocabolo deriva [...] yoga e consiste nella ripetizione, silenziosa o meno, di frasi, parole o semplicemente suoni allo scopo di risvegliare l'intelletto. Il mantra conferisce pace e consapevolezza, favorendo l'apertura dell'intuito e, quando è eseguito con fede, amore e ...
Leggi Tutto
FOGAZZARO, Giuseppe
Franco Cambi
Nacque a Bergamo il 6 nov. 1813 da Antonio e da Maria Teresa Innocenti Mazzi; nel 1817 si trasferì con la famiglia a Vicenza, città di origine del padre, e lì frequentò [...] bambini dai tre ai sette anni, con maestre, assistenti e un maestro di ginnastica, rivolto a educare il fisico, l'intelletto e il "morale") occupa un ruolo non marginale nel complesso quadro di iniziative in sostegno dell'infanzia povera, che vede ...
Leggi Tutto
COCCHI (de Curribus, Canali), Giovanni (Giovanni da Ferrara)
Julius Kirshner
Nacque a Ferrara intorno al 1409-10.
Circa la data di nascita, il Simeoni nella sua edizione degli Excerpta (p. IV) sostenne [...] il che presuppone l'intervento continuo e diretto della volontà di Dio. Contro la dottrina di Averroè sull'unità dell'intelletto in tutti gli uomini, che era stata ampiamente accettata e discussa dai filosofi aristotelici, dal tredicesimo secolo sino ...
Leggi Tutto
ALESSANDRO V, antipapa
Armando Petrucci
Pietro Filargis, detto Pietro di Candia, nacque intorno al 1340 a Kare, nella parte settentrionale di Creta, da poveri genitori di sangue greco, che egli non [...] Chiesa, libero dagli incarichi diplomatici che Gian Galeazzo era solito affidargli, dedicò da quel momento le forze del suo intelletto e il peso della sua influenza alla risoluzione dello scisma.
Dopo tanti anni di divisione, si andava facendo strada ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] gli antichi involucri per ricrearne perennemente dei nuovi, che plasma e riplasma le forme attraverso le quali si comunica all’intelletto umano»6.
L’intento di fondo era rinsaldare il legame fra cattolicesimo e patria, fra fede e nazione, di superare ...
Leggi Tutto
Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] intellettuale è chiamato giusto" (Malmad ha-Talmidim, f. 17, cit. in Pepi, 1993, p. 145). Pertanto soltanto esercitando il suo intelletto con lo studio e seguendo i comandamenti l'uomo potrà migliorare la propria natura e quindi avvicinarsi al bene e ...
Leggi Tutto
GORI (Gori Pannilini), Giulio
Anna Rita Capoccia
Nacque a Siena, il 30 marzo 1686, primogenito di otto sorelle e tre fratelli, da Augusto e Caterina Savini, nobili senesi.
Nella famiglia Gori "del Monte [...] canone estetico su cui basare il giudizio delle opere letterarie. Nella V lettera assume il termine come sinonimo di "intelletto" ed elabora la sua teoria degli ingegni paragonati a vari tipi di specchi (piano, concavo, convesso e "a faccette ...
Leggi Tutto
LEONARDO da Pistoia
Silvana Vecchio
Le scarse e confuse notizie su L. rendono difficile ricostruirne la biografia. Gli antichi biografi dell'Ordine domenicano, a partire da Alberto di Castello, lo indicano [...] ; la loro conoscenza richiederebbe comunque un tempo lunghissimo e sarebbe commista di falsità dovute alla strutturale debolezza dell'intelletto umano. Per questo è necessario che alle discipline filosofiche si aggiunga un'altra scienza fondata sulla ...
Leggi Tutto
CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] di funzionamento. Innanzitutto si sforzò di restringere al massimo la nozione di "eresia", da lui definita "un error dell'intelletto", negando la pericolosità sociale di colui che crede falsamente ma tiene il suo errore dentro di sé qualificandosi ...
Leggi Tutto
intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...