La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] VII, p. 488). Sfortunatamente, Galilei faceva dire queste parole a Simplicio, il pedante aristotelico che rappresenta una misera figura di intellettuale in tutta l'opera. I teologi non tardarono ad accorgersene e lo stesso papa, quando rivolse la sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] , o meglio scontrato, con il fourierismo). A Londra Mazzini conobbe e frequentò personalità di spicco del mondo politico e intellettuale, tra cui Thomas Carlyle, John Stuart Mill, William Linton, ed esuli insigni come Alexander Herzen, formando una ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] Comnena abbia avuto una particolare considerazione) per passare poi alla scuola del personaggio più in vista dell'ambiente intellettuale costantinopolitano del periodo, Michele Psello. I suoi rapporti con il maestro, come con i suoi condiscepoli, non ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Robert Boyle
Michael Hunter
Robert Boyle
Robert Boyle (1627-1691) può essere considerato il più importante esponente della nuova filosofia sperimentale nell'Inghilterra [...] naturale e conobbe le teorie meccaniciste di Descartes e di altri filosofi, che influenzarono profondamente tutta la sua vita intellettuale. L'ambito dei suoi interessi si ampliò fino a includere indagini nei campi della medicina e dell'anatomia ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] non soltanto nella luce riflessa del suo celebre allievo.
Non c’è dubbio sulla sua apertura e curiosità intellettuale: egli era consapevole degli sviluppi contemporanei ed era in prima linea nell’apprezzare i nuovi insegnamenti che provenivano dalle ...
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BIGLIA, Andrea (Andrea da Milano, Andrea de Biliis)
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Figlio di Pietro, di famiglia legata al servizio dei Visconti (un suo parente, Giovanni, era castellano di Pavia nel 1440), nacque verso il 1395 [...] gradita. L'agostiniano, invece, oppresso da amici e parenti e legato alla volontà del suo signore, sospirava la vivacità e libertà intellettuale di Bologna (v. la lettera del B., del 7 ott. 1428, all'Aurispa, in Carteggio di G. Aurispa, a cura di ...
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PARENTE, Alfredo
Emilia Scarcella
– Nacque a Guardia Sanframondi (Benevento) il 4 luglio 1905, da Giuseppe e Clotilde Marliani, maestri elementari.
Dopo gli studi ginnasiali compiuti nel suo paese d’origine, [...] i partecipanti al primo congresso, nel giugno del 1944). Nel 1944 fondò il settimanale La libertà.
Il rapporto intellettuale e personale con Croce contribuì a fondare e a irrobustire questo indirizzo di pensiero attraverso una collaborazione durata ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] , non di rado, come un processo di formazione; ma tale processo risulta determinato in base al riferimento a un patrimonio intellettuale che è proprio non più del singolo individuo, ma di un popolo o anche dell’umanità intera. In questa prospettiva ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] conoscenza (l'immaginazione), può far ritenere autonomi e contingenti i singoli esseri finiti; una conoscenza più profonda, intellettuale, fa cogliere il fondamento di tutti gli esseri nell'unica sostanza rispetto alla cui immanente causalità tutto è ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] anche contributi in estetica, in politica, in economia. Le teorie estetiche si basano essenzialmente sulla negazione della natura intellettuale dell'esperienza del bello. Il bello risulta da un accordo tra la costituzione dell'uomo e alcune forme o ...
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intellettuale
intellettüale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 2, sul modello del fr. intellectuel]. – 1. agg. a. Dell’intelletto, che concerne l’intelletto e la sua attività, di solito in contrapp. al sentimento,...
intellettualismo
s. m. [der. di intellettuale]. – 1. Nel linguaggio filos., con accezione generica, ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando ad essa le altre funzioni mentali, o comunque...