Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] -teologi
Si è visto che, nonostante tutti i pregiudizi attribuibili ad Aristotele, gli va riconosciuta anche l’onestà intellettuale di aver accennato a uno sviluppo filosofico divergente dalla linea da lui imboccata; forse è il carattere stesso del ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] . La credenza nella magia rivela determinate caratteristiche della società cui appartengono gli uomini, piuttosto che le capacità intellettuali di questi ultimi; le concezioni del mondo dei singoli individui riflettono la società di cui fanno parte ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] loro insieme, occupano il primo posto perché sono l'elemento comune "di cui si servono tutte le téchnai, tutte le operazioni intellettuali, tutte le scienze, e che ciascuno deve anche apprendere per prime" (Respublica, VII, 522 c 1-3; Philebus, 55 d ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] ricorso alla teurgia, valida appunto per la purificazione dell’anima inferiore, non però per quella superiore o intellettuale che si affida ancora al razionalismo plotiniano27.
Nonostante questa fiducia razionalistica, Porfirio è il primo a discutere ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] di avere sbagliato.
Una nuova concezione della natura e del sapere
La scienza moderna ha operato due grandi rivoluzioni intellettuali. La prima riguarda il modo di concepire la natura: essa non ha scopi, né sentimenti, né qualità morali. In ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] 1), Giovanni ‒ seguendo Agostino ‒ poneva l'equivalenza tra la filosofia e la vera religione, sicché la ricerca intellettuale di Dio doveva sottomettersi alle regole della filosofia; questa a sua volta si risolveva integralmente nella dialettica, che ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] di opinioni è vantaggiosa e continuerà a esserlo fino a quando l'umanità non sarà entrata in uno stadio di progresso intellettuale che al momento sembra a una distanza incalcolabile"; e per il momento il "conflitto con gli errori opposti è essenziale ...
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Logica
CChaïm Perelman
di Chaïm Perelman
Logica
sommario: 1. La concezione ‛formale' della logica: lo studio delle verità logiche: a) l'oggetto della logica e la tradizione aristotelica; b) l'antipsicologismo [...] l'oratore sul punto che si propone di sviluppare. Tali condizioni psicosociali, che permettono o favoriscono il contatto intellettuale tra l'oratore e il suo uditorio, non sono date in qualsiasi circostanza. Istituzioni di ogni genere possono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] e interpreti.
Persona e società
Una costante della riflessione filosofica di ispirazione cristiana, che ha anche influito su intellettuali non professionalmente filosofi, è stata l’interesse per il problema dell’uomo e del suo impegno nella società ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] unire grandi classici come Francesco De Sanctis al marxismo eterodosso di Antonio Labriola e, quindi, all’esperienza umana e intellettuale di Gramsci. Una linea – quella centrata sui nomi di De Sanctis, Labriola, Gramsci – che tendeva a riproporre la ...
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intellettuale
intellettüale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 2, sul modello del fr. intellectuel]. – 1. agg. a. Dell’intelletto, che concerne l’intelletto e la sua attività, di solito in contrapp. al sentimento,...
intellettualismo
s. m. [der. di intellettuale]. – 1. Nel linguaggio filos., con accezione generica, ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando ad essa le altre funzioni mentali, o comunque...