Scrittore e intellettuale francese (n. Parigi 1940). Filosofo della École Normale Supérieure, è diventato celebre per la sua militanza nella sinistra radicale. Ha aderito al movimento rivoluzionario di [...] venne fatto prigioniero nel 1967 e rilasciato solo tre anni. Nelle sue opere ha analizzato il ruolo del militante e dell’intellettuale. Nella sua vasta produzione si ricordano i romanzi L’indésiderable (1975), Par amour de l’art (1988), i saggi Cours ...
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Saggista e intellettuale italiano (Roma 1926 - ivi 2010). Direttore de La Voce repubblicana e redattore de Il Mondo, dal 1959 lavorò per La Stampa come corrispondente da Mosca e inviato speciale; in seguito [...] ne assunse la direzione (1968-73). Editorialista del Corriere della sera (1974-81 e 1984-88) e de La Repubblica (1981-84 e 1988-94), ha ricoperto la carica di ministro dei Beni culturali e ambientali (1992-94). ...
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Donna politica, femminista e intellettuale francese (Arras 1893 - Parigi 1983), di padre alsaziano e madre d'origine ebraica, fu tra le prime donne a intravedere, già verso la fine degli anni Venti, la [...] possibilità della costruzione di una Europa comune, di un mercato comune, di una moneta unica, di una comune identità culturale europea. Seguì le proposte del ministro degli esteri francese A. Briand, ...
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Intellettuale polacco (Pinsk 1932 - Varsavia 2007). Corrispondente dall'estero (1962-81) dell'Agenzia di stampa polacca, ha saputo unire alla lucidità di osservazione del giornalista la profondità di riflessione [...] e di analisi psicologica, il gusto per la metafora, l'affabulazione del grande narratore. Tra i suoi scritti, grande notorietà hanno raggiunto i volumi di Lapidarium.
Vita
Iniziò la carriera come giornalista ...
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Intellettuale russa (Riga 1764 - Karasubazar, Crimea, 1824); moglie del diplomatico Burchard Aleksej Konstantinovič von K. (n. in Livonia 1744 - m. Berlino 1802), da cui divorziò nel 1796. Da un soggiorno [...] in Francia trasse le più varie esperienze letterarie, e conobbe M.me de Staël, Chateaubriand, ecc.; sulla fine del secolo, piegò verso una sorta di misticismo, che si rafforzò (dal 1804) con la conoscenza ...
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- Intellettuale e scrittore arabo (Aleppo 1849 - Cairo 1902 ). Fondò la prima rivista di orientamento riformista del mondo arabo (al-Furat, 1878) che subì la censura del governatore ottomano in Siria. [...] Come giornalista si oppose vigorosamente all'impero ottomano e fu per questo imprigionato. Una volta libero si esiliò al Cairo (1899), da dove continuò la sua critica, pubblicando Um al-Qura (1880, "La ...
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Intellettuale, uomo politico e giornalista italiano (Roma 1928 - ivi 2012). Da sempre impegnato nella difesa degli ideali di libertà e democrazia, ha fatto parte del comitato direttivo del Partito Socialista [...] e dando voce a N. Bobbio, S. Rodotà e G. Ruffolo, tra gli altri. Deciso a favorire il ruolo critico degli intellettuali laici e indipendenti, poco dopo aver lasciato MondOperaio C. ha fondato (insieme con A. J. Liehm) l’edizione italiana di Lettera ...
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Intellettuale italiana (Napoli 1874 - Roma 1941), figlia di Antonio. Fu la prima donna a laurearsi in giurisprudenza all'univ. di Roma (1894) e a ottenere la libera docenza in filosofia del diritto nel [...] medesimo ateneo (1900). Nota ai suoi contemporanei per la qualità e la quantità degli scritti, concentrati sulla condizione della donna, e per le capacità di leadership che seppe esercitare su parte del ...
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Intellettuale e uomo politico siriano (n. Homs, Siria, 1945). Dopo la laurea in Filosofia e Sociologia (Damasco), all’inizio degli anni Settanta si è trasferito a Parigi e ha iniziato la carriera universitaria [...] a La Sorbonne. Nel 1976 si è pronunciato contrario all’invasione siriana del Libano: il soggiorno parigino si è così trasformato in esilio (interrotto solo negli anni Duemila). Insegnante di Sociologia ...
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Intellettuale (Radhanagar, Bengala, 1774 - Bristol 1833), tra i primi esponenti del modernismo riformatore indiano. La sua attività, rivolta soprattutto alla sfera religiosa, tentò di dimostrare come i [...] fondamenti pseudo etici delle disparità sociali e di alcune usanze crudeli, quali il rogo delle vedove (abolito, grazie al suo contributo nel 1829), fossero in realtà sovrastrutture devianti dalla purezza ...
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intellettuale
intellettüale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 2, sul modello del fr. intellectuel]. – 1. agg. a. Dell’intelletto, che concerne l’intelletto e la sua attività, di solito in contrapp. al sentimento,...
intellettualismo
s. m. [der. di intellettuale]. – 1. Nel linguaggio filos., con accezione generica, ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando ad essa le altre funzioni mentali, o comunque...