FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] e pacificato" da potere costruire intorno a esso, dopo la sua scomparsa, "un bilancio di sé e del proprio percorso intellettuale e umano" (Miccoli, pp. V s.), nel quale solo di quando in quando troviamo spunti baluginanti, utili alla delineazione di ...
Leggi Tutto
CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] più intimi già all'indomani dell'elezione del 1876 e fra loro era nata una profonda solidarietà politica, culturale ed intellettuale. Al Correnti egli si era offerto quale "cliente nel senso archeologico del termine" (così il 7 maggio 1877, in Milano ...
Leggi Tutto
PELLIZZI, Camillo
Maria Salvati
PELLIZZI, Camillo. – Nacque il 24 agosto 1896 a Collegno (Torino) secondo figlio di genitori emiliani: Giovanni Battista (dal 1893 psichiatra nel manicomio diretto da [...] quali la produzione di Pellizzi ci permette di mettere a fuoco le novità che l’epoca fascista apportò al ruolo dell’intellettuale nella società italiana: da un lato, l’uso del linguaggio in funzione ‘pedagogica’ e a fini di consenso (numerose furono ...
Leggi Tutto
Rivoluzionario russo (Sivcovo, gov. di Pskov, 1844 - Parigi 1885); di origine nobile, implicato nel processo contro i seguaci di S. G. Nečaev (1871), poté espatriare due anni più tardi; a Ginevra fondò [...] della sollevazione popolare, l'esaltazione della minoranza rivoluzionaria che, in ragione del suo maggiore sviluppo intellettuale e morale, deve avere il predominio sulla maggioranza. Trasferitosi a Parigi (1881), iniziò una collaborazione ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I viaggi di scoperta e le osservazioni
Florence C. Hsia
I viaggi di scoperta e le osservazioni
L'incisione che orna il frontespizio dell'Instauratio [...] le regioni del globo materiale, cioè delle terre, dei mari e degli astri, essi lasciassero inalterati i confini del globo intellettuale entro gli angusti limiti del sapere antico" (ed. De Mas, p. 93). Nella New Atlantis (1626), il filosofo ritrae ...
Leggi Tutto
DE NAVA, Giuseppe
Fulvio Mazza
Nato a Reggio Calabria il 23 sett. 1858 da Francesco e da Elisabetta D'Agostino, dopo gli studi liceali svolti nella propria città, come i giovani rampolli delle famiglie [...] in contatto con le leve politiche ed economiche dell'industria, influenzarono sensibilmente la sua formazione intellettuale in senso conservatore, facendogli abbandonare le precedenti posizioni vicine alla sinistra liberale.
Primo impegno politico ...
Leggi Tutto
TEODORO DI ANTIOCHIA
LLaura Minervini
T. è uno dei personaggi più interessanti fra quelli che animarono, per oltre vent'anni, la corte itinerante di Federico II: per la sua storia personale, per le [...] e storico Bar Hebraeus (Abū 'l-Faraǧ Ibn al-῾Ibrī, 1225/1226-1286), come lui proveniente da quel fertile ambiente intellettuale che era il Vicino Oriente medievale. T. il sapiente (al-ḥakīm Thādhūrī), appartenente alla Chiesa siriaca (cioè giacobita ...
Leggi Tutto
CORNER, Antonio
Paolo Frasson
Patrizio veneziano, figlio di Natale di Giovanni e Orsa Venier, doveva essere appena diciottenne quando, nel novembre del 1465, fu dal padre iscritto nella lista dei giovani [...] presso i contemporanei, non ci è giunta di lui gran copia di notizie: ben poco sappiamo, ad esempio, della sua formazione intellettuale che A. Zeno (in Giornale de' letterati d'Italia, V [1711], pp. 360 ss.) vuole sia avvenuta, con Luca Pacioli e ...
Leggi Tutto
SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] nel 1239 (Bresc, 2000). Sull'altro versante il sultano ayyubide affidò i suoi interessi a un membro illustre dell'élite intellettuale della sua corte, Fakhr al-Dīn (v.), figlio dello shaykh degli shaykh, stimato e onorato da Federico II che gli ...
Leggi Tutto
STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] polacco Lewis Bernstein Namier, educato a Balliol College di Oxford, ma come sionista militante rimasto fuori della società intellettuale britannica fino a quando l'apparizione della sua opera The structure of English politics at the accession of ...
Leggi Tutto
intellettuale
intellettüale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 2, sul modello del fr. intellectuel]. – 1. agg. a. Dell’intelletto, che concerne l’intelletto e la sua attività, di solito in contrapp. al sentimento,...
intellettualismo
s. m. [der. di intellettuale]. – 1. Nel linguaggio filos., con accezione generica, ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando ad essa le altre funzioni mentali, o comunque...