Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] profondi nessi tra i membri di una stessa cultura.In termini generali, quindi, le abitudini indicano modi di vivere, di agire che, senza escludere una forma irriflessa d'intelligenza, succede insensibilmente al libero volere (Ravaisson 1838 ...
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Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] di vista si capisce bene perché l'orgasmo, e in generale il piacere sessuale, è per eccellenza la cifra di ogni Clarendon Press, 1984.
M. Migliori, L'uomo fra piacere, intelligenza e bene. Commento storico-filosofico al Filebo di Platone, Milano, ...
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COLECCHI, Ottavio
Roberto Grita
Nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 3 sett. 1773 da Giovanni Battista Giocondino e da Grazia Nicoletta Spallone, che gli diedero il nome di Ottaviano Francesco. Da uno [...] solo dalla caduta di Gioacchino Murat.
Nel 1815 nel generale disordine e in seguito al mutamento dell'assetto istituzionale del le nozioni di tempo e di spazio ed ha inoltre l'intelligenza con le idee di sostanza e di causa che imprimono il ...
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spazio
spàzio [Der. del lat. spatium, probab. da patere "essere aperto"] [FAF] Con signif. intuitivo astratto e assoluto, il luogo illimitato in cui tutti gli oggetti materiali appaiono collocati, di [...] dei: III 121 d. ◆ [INF] S. della ricerca: v. intelligenza artificiale: III 233 f. ◆ [MCC] [MCS] S. delle configurazioni: con rifer. a un campo K (reale, complesso o anche più generale), un insieme V di elementi, detti vettori, tale che: (a ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] sostenne però la trascendenza di Dio rispetto all’intelligenza umana, ne affermò l’onnipotenza, la grandezza a Ginevra, dove Farel lo esortò a fermarsi, dato che il Consiglio generale aveva nel maggio 1536 adottato la Riforma. Dal 1536 al 1538 si ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] la teoria del potenziale e per i campi stazionari; le sue soluzioni generali sono dette funzioni armoniche: v. potenziale, teoria del: IV 568 stati futuri e inferirne quelli passati. Un'intelligenza superiore potrebbe dunque abbracciare in un'unica ...
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logica
lògica [Lat. logica, dal gr. loġiké (sottinteso téchne "arte"), a sua volta da lógos "discorso, ragionamento"] [ELT] [INF] Il complesso dei circuiti logici che fanno parte di un dispositivo elettronico [...] si può rendere necessaria l'esclusione di alcuni di essi: v. intelligenza artificiale: III 235 e. ◆ [FAF] L. polivalente: v. sistema fisico governato dalla meccanica quantistica, nonché, più in generale, l. formale di tipo non classico: v. logica ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] l’affinità, se non proprio l’identità, tra intelligenza umana e intelligenza artificiale (IA). Un’altra fonte storica è rappresentata nonostante l’obiettivo di fornire una simulazione sufficientemente generale tale da includere anche il modo in cui ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] le manifestazioni naturali dall’idea di una n. in generale, e mostra come la n. si risolva nello spirito perduti i doni soprannaturali e preternaturali, l’uomo, indebolito nell’intelligenza e nella volontà, è incapace di frenare la concupiscenza e ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] , in opposizione a chimerico; e con questo si indica il volgersi della nuova filosofia a ricerche accessibili all’intelligenza umana, con esclusione dei misteri impenetrabili di cui si occupava la filosofia anteriore. La seconda accezione è quella ...
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modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...
bias s. m. inv. Distorsione cognitiva, determinata da pregiudizi, che è causa di previsioni sbagliate. ◆ I pregiudizi algoritmici sono una delle principali ombre che pesano sul futuro (già in molti casi “presente”) dei sistemi di intelligenza...