Psicologo e filosofo svizzero (Glovelier, Giura, 1874 - Parigi 1958), professore di psicologia prima all'università di Strasburgo, poi alla Sorbona (1937-41). Largamente noto il suo Traité de psychologie [...] , improntato a intenti sistematici e a un preciso descrittivismo. In polemica col bergsonismo, rivalutò la funzione dell'intelligenza, pur nell'ambito di una visione etica e religiosa con accenti misticheggianti. Opere principali: Critique des ...
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FOJANESI, Giselda
Riccardo D'Anna
Nacque il 28 ag. 1851 presso Foiano della Chiana (Arezzo), da Pietro, patriota, piccolo proprietario terriero, e da Teresa Fossi. Nel 1861, al fine di avviare le figlie [...] agli studi, questi avevano ceduta la proprietà, trasferendosi a Firenze. La F., d'indole e d'intelligenza viva e precoce, completò i corsi normali a sedici anni e, due anni dopo, conseguì l'abilitazione all'insegnamento: in quel periodo, insieme con ...
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Trieste, Leopoldo
Italo Moscati
Autore teatrale e attore e sceneggiatore cinematografico, nato a Reggio Calabria il 3 maggio 1917 e morto a Roma il 25 gennaio 2003. Fu uno dei caratteristi più impegnati [...] del cinema italiano (oltre cento film in cinquant'anni di carriera), e per la cura e l'intelligenza con cui sapeva disegnare i suoi personaggi si guadagnò la stima dei più importanti registi. Ricevette tre Nastri d'argento, nel 1965 per Sedotta e ...
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cyberteologia
s. f. Studio delle dottrine e dei problemi religiosi diffuso mediante la rete telematica.
• la risposta che il teologo e direttore di «Civiltà Cattolica» dà in modo tutt’altro che assertivo, [...] , è che adesso è forse arrivato il momento di considerare la possibilità di una «cyberteologia», vista come «intelligenza della fede al tempo della rete» [...]. Perché la logica dei network offre spunti inattesi alla possibilità di affrontare ...
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Kowalski
Kowalski Robert Anthony (Bridgeport, Connecticut, 1941) logico e informatico inglese di origine statunitense. Dopo gli studi di matematica negli Stati Uniti, ottenne il dottorato in computer [...] professore di logica computazionale all’Imperial College di Londra. Si è in particolare interessato di intelligenza artificiale e della dimostrazione automatica dei teoremi e ha dato importanti contributi alla programmazione logica sviluppando ...
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Disciplina che si occupa dello studio unitario dei processi riguardanti «la comunicazione e il controllo nell’animale e nella macchina» (secondo la definizione di N. Wiener, 1947): partendo dalle ipotesi [...] di impianti, e dall’altro lato, inversamente, di servirsi delle macchine anzidette per studiare determinate funzioni fisiologiche e dell’intelligenza.
Definizioni
Da un punto di vista più generale la c. può essere definita come lo studio generale di ...
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Contrabbassista e violoncellista di jazz afroamericano (n. Ferndale, Michigan, 1937). Continuatore della tradizione esecutiva iniziata da J. Blanton e proseguita da O. Pettiford e R. Brown, C. si è messo [...] in luce negli anni Sessanta, quando entrò a far parte del complesso di M. Davis. Per la cavata ampia e profonda, lo swing poderoso e l'intelligenza musicale, C. è tra i più apprezzati contrabbassisti del jazz moderno. ...
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Figlia (L'Aia 1630 - Herrenhausen, Hannover, 1714) di Federico V del Palatino e di Elisabetta Stuarda, trascorse la giovinezza in Olanda, dove imparò a Leida matematica, storia e diritto, nonché il latino [...] e le più importanti lingue europee. Sposò (1658) Ernesto Augusto di Hannover, allora vescovo di Osnabrück, poi (1679) duca di Hannover. Donna di grande intelligenza, protesse le lettere e fu ammiratrice di Leibniz. ...
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dispositivi neuromorfi
Paolo Del Giudice
Lo sviluppo dei dispositivi neuromorfi mira a emulare funzioni sensoriali e cognitive espresse nel sistema nervoso, attraverso circuiti microelettronici che [...] vigorosa, pronta per entrare nella sua maturità e offrire soluzioni innovative per la costruzione di dispositivi che fossero intelligenti ‘alla maniera del cervello’. In realtà, come spesso succede dopo una fase iniziale di grande eccitazione per una ...
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elefanti e mammuth
Giuseppe M. Carpaneto
Giganti in estinzione
Gli elefanti viventi sono gli ultimi sopravvissuti di una stirpe di mammiferi che ha iniziato a evolversi 50 milioni di anni fa dando origine [...] , e così via. Queste forme di apprendimento sono assai importanti per gli elefanti, proprio come nella specie umana. L'intelligenza e la socialità di questi animali sono stati ampiamente documentati da studi sul comportamento in natura e in cattività ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...