GIOVANNI da Barbiano
Enrico Angiolini
Nacque da un Raniero appartenente a quel ramo della famiglia dei conti di Cunio che si era trasferito a Barbiano, presso Cotignola (Ravenna), dopo la distruzione [...] ma finì col far crescere anche in Bologna sempre maggiori dubbi sulla sua fedeltà e sospetti di una sua intelligenza trasversale con i familiari che - come Alberico - militavano preferibilmente ma non esclusivamente nel campo visconteo.
G. appare per ...
Leggi Tutto
FRANCESCO II d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 marzo 1660 da Alfonso IV d'Este duca di Modena e Reggio e da Laura Martinozzi, nipote del card. G. Mazzarino, sposata nel 1655. [...] di talento politico di un personaggio del tutto carente di personalità.
Di qualche anno più anziano, dotato di intelligenza notevole, volitivo, ambizioso e inquieto, certo insoddisfatto degli spazi - e non solo fisici - offerti da una piccola corte ...
Leggi Tutto
GABALEONE, Giovanni Battista
Andrea Merlotti
Figlio di Giovanni, un mercante chierese operante a Torino, nacque a Chieri fra il 1568 e 1570.
La carriera folgorante del G. può essere considerata esemplare [...] contrastato da più parti, (soprattutto per l'implacabile opposizione di Paolo V) esso venne perseguito con determinazione e intelligenza dal G., che dovette soprattutto tenere testa all'azione degli inviati francesi e toscani, miranti anch'essi a ...
Leggi Tutto
DELLA GHERARDESCA, Napoleone
Christine E. Meek
Figlio del conte di Donoratico Gherardo di Ranieri, nacque verosimilmente nel primo decennio del sec. XIV (nel 1350 uno dei suoi figli, Guido, svolgeva [...] giorno in cui iniziava ufficialmente il suo incarico; che percepì con regolarità ogni mese il suo stipendio; che svolse con intelligenza e fermezza le sue funzioni, come prova ad esempio il fatto che egli riuscì a catturare e a far giustiziare alcuni ...
Leggi Tutto
PANTERA, Pantero.
Giampiero Brunelli
– Nacque a Como il 4 febbraio 1568 da Bernardino alias Alessandro e da Paola Dalla Chiesa.
La famiglia si era distinta nella città lariana dalla metà del XIV secolo: [...] galera Capitana, varata nel 1598. I contemporanei giudicarono positivamente il suo intervento, avendo egli dimostrato «intelligenza grande del mestiero, esperienza, e diligenza esquisita» (discorso anonimo datato 2 settembre 1605, Archivio segreto ...
Leggi Tutto
PODESTA, Andrea
Elisabetta Colombo
PODESTÀ, Andrea. – Nacque il 26 maggio 1832 a San Francesco d’Albaro, comune suburbano annesso nel 1873 a quello di Genova, da Luca e da Luigia Casanova.
Il padre, [...] , fu membro di giunte e commissioni, tra cui quella di Vigilanza del debito pubblico, dimostrando «in ogni ufficio singolare intelligenza e molta pratica negli affari» (T. Sarti, Il Parlamento subalpino e nazionale, Roma 1896, p. 774). Nel 1883 la ...
Leggi Tutto
BROGNOLO, Fioramonte
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova in data imprecisata nella seconda metà del secolo XV. Abbracciò lo stato ecclesiastico, ma seguendo le tradizioni della famiglia entrò, come il [...] per tanti anni con indubbia sagacia. All'abilità dell'informatore non si può dire però che il B. accompagnasse l'intelligenza politica del commentatore capace di influenzare gli orientamenti e le decisioni del suo signore. La sua attività romana ...
Leggi Tutto
PETRUCCI, Borghese
Michele Camaioni
PETRUCCI, Borghese. – Nacque a Siena nel 1490 da Pandolfo Petrucci e da Aurelia Borghesi (o Borghese), membri di due delle famiglie più autorevoli della città e del [...] La scomparsa del padre, del quale si disse Petrucci avesse ereditato la spietata determinazione, ma non l’intelligenza politica, proiettò precocemente il giovane moderatore della Repubblica di Siena su uno scenario politico-militare particolarmente ...
Leggi Tutto
D'ONOFRIO, Vincenzo (Innocenzo Fuidoro)
Flavio De Bernardinis
Nacque a Napoli nel 1618, d'antica famiglia originaria di Procida di condizione mediana e civile.
Che il nome di Innocenzo Fuidoro, con il [...] la sua fatica in avvertenza ai prossimi fruitori, una "rustica selva", che si può percorrere a piacimento per rivivere con intelligenza e passione il dramma presente. Napoli, infatti, è la scena privilegiata di un teatro del mondo, la cui meraviglia ...
Leggi Tutto
ADORNO, Gerolamo
Giuseppe Oreste
Nacque intorno al 1483 o 1489 (il Giustiniani, che gli fu contemporaneo, lo fa morire a
quarant'anni; il Sanudo invece a trentatrè: di qui la discordanza dell'anno della [...] interna di Genova.
Numerose sono le testimonianze dei contemporanei, che lo ebbero amico e ne apprezzarono le doti di intelligenza e di genialità politica, ben superiori a quelle del fratello. Fu amico, in particolare, di Gregorio Cortese, al quale ...
Leggi Tutto
intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...