LOTTI (Lotto), Ottaviano (di)
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze attorno al 1575-80 dal capitano Filippo di Pier Maria.
Molto lacunose sono le notizie sulle origini e la provenienza della famiglia, che [...] la causa si risolse a suo favore, senza lasciare traccia di processo, dopo che "teologi di santa vita e perfetta intelligenza" lo rassicurarono di non essere incorso in peccato mortale (ibid., 3646, lettera al Cioli del 22 marzo 1615). Nell'aprile ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] così acrimonioso sarebbe occorso un ben diverso retroterra morale per pretendere credibilità; e fu questo, più che la limitata intelligenza dei fatti o l'incapacità di sfumature o la tendenza ad aggrovigliarsi troppo a lungo nel vano tentativo di ...
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BRUNICARDI, Adolfo
Bruno Anatra
Nacque a Bagni di Lucca il 4 ott. 1851 da Pellegrino e Marianna Tomeoni. Laureatosi in ingegneria, compì la sua formazione politica nell'ambiente radicale fiorentino [...] coinvolgere anche lui.
Il 7 dic. 1917 il B. veniva arrestato per "essere entrato, nell'intenzione di tradire, in intelligenza col nemico, in epoca imprecisata degli anni 1915, 1916, 1917". Nel maggio 1918 si chiudeva la fase istruttoria, nel corso ...
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CAVALLINI, Filippo
Valerio Castronovo
Figlio del senatore Gaspare, nacque a Mortara nel 1852.Terminati gli studi in giurisprudenza, venne introdotto dal padre, che militava nelle file del Centrodestra, [...] l'Alta Corte di giustizia di Parigi, chiamata a giudicare Caillaux (assolto dalle accuse principali di cospirazione e intelligenza col nemico) deliberasse anche su questo caso, perché la magistratura ordinaria concludesse la sua istruttoria con un ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] un profilo della personalità di Innocenzo III. Vennero magnificate dai contemporanei la sua grande cultura e la sagace intelligenza, che gli consentiva di afferrare rapidamente le situazioni e di emettere un giudizio conforme ai suoi principî. Poteva ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] offerto al Boncompagni l'occasione di farsi conoscere da Filippo II, che aveva potuto apprezzare le sue doti di intelligenza e di carattere: circostanza che avrà peso decisivo nel momento della sua candidatura al soglio pontificio.
Durante il nuovo ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] è il Marchesato.
Fragile e revocabile politicamente la Mantova gonzaghesca. Ma convergenti l'energia di F. e l'intelligenza d'Isabella nel presidiarla e rafforzarla. E, inoltre, grazie alla presenza culturalmente e artisticamente attivante di questa ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] ). A Torino tutto lo impressionò positivamente: "la confidenza e la concordia tra governanti e governati... ; la attuale fusione ed intelligenza de' migliori fra la casta aristocratica co' migliori del terzo stato. Il Re - scriveva sempre al Bertini ...
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ELEONORA Gonzaga Nevers, imperatrice
Rotraut Schnitzer-Becker
Nacque a Mantova il 18 nov. 1628, primogenita di Carlo duca di Rethel (della linea dei Gonzaga Nevers) e di Maria Gonzaga, unica figlia [...] intellettuale del salotto di Eleonora.
Gli ambasciatori veneziani, nei loro rapporti da Vienna, lodavano concordi la bontà, l'intelligenza e la vivacità di E., sottolineando che essa riscuoteva il favore generale, ma notavano anche con quanta cura ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] gli elementi cioè che dovrebbero giustificare la condanna e spiegare successivamente la conquista straniera, mentre si preclude l'intelligenza degli elementi non solo positivi, ma perpetui, cioè i valori assoluti creati dalla grecità e trasmessi ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...