Chimica
S. ionico Fenomeno caratteristico di alcuni tipi di solidi, sia organici sia inorganici, che, messi a contatto con una soluzione ionica, sono capaci di mandare in soluzione ioni, mentre il posto [...] quaternaria e possono operare nell’intero campo di pH rimuovendo sia gli acidi forti altamente dissociati (per es., al numero di nucleoni presenti nel nucleo: le forze nucleari mostrano perciò il fenomeno della saturazione, che, come si ...
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Attributo di disciplina che utilizza nell’indagine teorica l’elaboratore elettronico come sistematico strumento di lavoro, per es. la meccanica c., la linguistica c.; si dice c. anche il procedimento che [...] dei reattori a fissione e la fisica degli armamenti nucleari e, poco dopo, nella simulazione evolutiva di problemi complessi in fisica della materia condensata, in fisica delle interazioniforti (cromodinamica quantistica sul reticolo) e nello studio ...
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Atomi che hanno numero atomico uguale e occupano perciò lo stesso posto nel sistema periodico degli elementi, ma hanno massa atomica diversa. I primi i. a essere scoperti furono gli i. radioattivi, allorché [...] tra loro (diverse sono infatti la struttura e le proprietà nucleari), gli i. di un elemento sono identici per quanto riguarda hanno identico comportamento per quanto riguarda le interazioniforti (➔ forti, interazioni), come, per es., neutrone e ...
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Particella stabile, elettricamente carica (con carica elettrica positiva pari in valore assoluto a quella dell’elettrone), di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa pari a 1,67∙10–27 kg, appartenente [...] del nucleo atomico, dal quale viene emesso in molte reazioni nucleari. Costituisce il nucleo del più leggero degli atomi, l’idrogeno Fermi, cioè è un fermione. Per quanto concerne le interazioniforti, il p. e il neutrone costituiscono i due diversi ...
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Macchine molecolari
Vincenzo Balzani
Alberto Credi
Margherita Venturi
I congegni biochimici che presiedono a tutte le funzioni vitali, dalla sintesi dell'ATP (adenosintrifosfato) ai movimenti muscolari, [...] con l2, dando un'interazione di tipo donatore-accettore. Poiché il primo tipo di interazione è più forte del secondo, l'anello nel sistema una serie di movimenti elettronici e nucleari che possono essere descritti molto schematicamente come segue. ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] II tale rapporto è di 1 : 4 per la serie intera. Ciò significa che per ogni quattro casi corretti uno qui raccolte circa tali lesioni depongono per una forte e consistente associazione tra polipi e cancro caratteristiche alterazioni nucleari (v. ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] che si potesse trattare dell'esplosione nello spazio di armi nucleari terrestri.
Scoperto il tredicesimo satellite di Giove. Charles T. dotate di spin e di parità negativa, quanti delle interazioniforti tra quark; si tratta di eventi a tre getti ...
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Risonanza magnetica nucleare
Bruno Maraviglia
Filippo Conti
Rosanna Mondelli
Principi fisici di Bruno Maraviglia
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Aspetti quantistici elementari. 3. La trattazione classica: [...] in parti per milione (ppm); 3) costanti di accoppiamento tra spins nucleari, indicate con J e misurate in hertz; 4) tempo di rilassamento dell'eme: il ferro imprime un forte shift ai gruppi vicini, per interazione dei loro nuclei con il suo elettrone ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] in California, dimostra l'esistenza in queste stelle di reazioni nucleari di tipo ancora ignoto.
Spettri flash del Sole. Sono matrice S e nell'insieme consentono di trattare le interazioniforti.
Il microscopio ionico a effetto di campo. Inventato ...
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Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] effetto è dovuto a un accoppiamento indiretto degli spin nucleari, trasmesso attraverso gli elettroni di legame, e il substrato, in cui le subunità sono vincolate da fortiinterazioni che si oppongono alle variazioni (generalmente piccole) della ...
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nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo della cellula: la struttura n.; membrana...
risonanza
s. f. [dal lat. resonantia «eco, rimbombo»]. – 1. a. Amplificazione di un suono o dei suoni: in questa sala c’è una strana r.; la r., in quella stanzetta così bassa, altera le voci; senti questa r.? è un effetto dell’eco; in senso...