Figlio (1477-1552) del conte Federico di Wied, fu eletto arcivescovo di Colonia nel 1515. Convinto della necessità di una riforma della Chiesa, cercò dapprima di conciliare cattolici e protestanti, ma [...] fu convertito al luteranesimo da Martin Butzer (1543). Tentò di diffondere nella diocesi il protestantesimo, ma, sotto la minaccia dell'interdetto imperiale e della scomunica papale, rinunciò (1547) all'arcivescovato e si ritirò nella sua contea. ...
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Figlio di Filippo I, fu chiamato al trono di Siria (67-66 a. C.), durante l'assenza di Antioco XIII, dagli avversarî di lui. F. cercò poi di sostenersi con l'aiuto di Roma, ma Pompeo lo dichiarò decaduto [...] e incorporò la Siria nell'Impero romano (63). Nel 56 gli fu interdetto dai Romani di occupare il trono di Egitto allora vacante. ...
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Domenicano (Bergamo 1304 - Smirne 1346). Dopo avere studiato a Pavia e a Genova, predicò in varie città italiane. Nel 1335 condusse un grande pellegrinaggio di penitenza del tipo dei flagellanti, da Bergamo [...] a Roma. Caduto in sospetto della curia avignonese e del papa Benedetto XII, fu sottoposto a processo: gli fu interdetto l'ufficio della confessione e della predicazione, fu espulso dall'Italia e inviato in Provenza. Riabilitato dal papa Clemente VI, ...
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CAPPELLO, Marcantonio
Gino Benzoni
Nacque ad Este attorno alla metà del sec. XVI. Divenuto minore conventuale, si dedicò, finiti gli studi, all'insegnamento di filosofia e teologia nelle scuole del [...] pp. 46, 125 s.; P. Sarpi, Lettere ai protestanti, a cura di M. D. Busnelli, II, Bari 1931, p. 115; Id., Istoria dell'Interdetto..., a cura di G. Gambarin, Bari 1940, I, p. 205; II, pp. 1, 256 s.; L. E. Dupin, Bibliothèque des auteurs ecclésiastiques ...
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Doge di Venezia (Venezia 1536 - ivi 1612), dopo aver ricoperto varie cariche, era a Roma come ambasciatore quando fu eletto doge (1606). Trovatosi nel culmine della lotta con la Chiesa per l'imprigionamento [...] ecclesiastici colpevoli di reati comuni, il D., sostenuto dal Sarpi, si distinse per fermezza, anche quando Paolo V lanciò l'interdetto sullo stato veneto: non cedette a minacce di guerra, e vide infine trionfare il proprio punto di vista, sia pure ...
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Teologo (Montepulciano 1542 - Roma 1621). Gesuita, si distinse combattendo, nelle sue opere, le dottrine protestanti. Divenuto cardinale, intervenne come consigliere di papa Paolo V nelle principali questioni [...] Roma da quest'ultimo, che lo volle suo consigliere e aiuto, intervenne attivamente nelle principali questioni del tempo, come l'interdetto di Venezia (1606), la controversia anglicana (1607-09), i processi di Galileo, G. Bruno e T. Campanella. La sua ...
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Figlio (n. 1338 - m. Aci 1355) di Pietro II. Successo al padre (1342), governò sotto la tutela della madre Elisabetta e dello zio Giovanni, duca d'Atene e Neopatrai, in un periodo di grande turbolenza [...] lotte dei baroni divisi nelle fazioni dei Catalani e dei Latini. Si chiedeva intanto al papa Clemente VI di togliere l'interdetto sull'isola, e si iniziavano trattative, troncate dalla morte del duca Giovanni (1348), per una pace definitiva con gli ...
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MANFREDI, Fulgenzio
Roberto Zago
Nacque probabilmente a Venezia nella seconda metà del Cinquecento da Ludovico, di famiglia cittadinesca, ed ebbe almeno due fratelli: Giambattista, pittore e incisore, [...] V e la Repubblica veneta, in Archivio veneto, V (1873), pp. 27-96, 222-318; R. Putelli, Il duca Vincenzo I Gonzaga e l'interdetto di Paolo V a Venezia, ibid., n.s., XI (1911), pp. 3-280; XX (1912), p. 608; V. Spampanato, Nuovi documenti intorno a ...
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Servita (Passirano 1570 - Venezia 1654); laureato a Bologna (1600), ma in realtà discepolo di P. Sarpi da lui conosciuto a Venezia, e prof. di teologia; quando scoppiò la controversia tra Venezia e il [...] (1606) e a Sarpi succedette nella carica di consultore della repubblica. M., tra i firmatarî del Trattato sull'interdetto, scrisse validamente contro i curialisti in difesa del suo maestro (Confirmatione delle considerazioni del P. M. Paulo di ...
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BOLIZZA, Mariano
Gino Benzoni
Nobile di Cattaro, abbiamo testimonianze di lui per il primo quindicennio del sec. XVII. Di famiglia influente e dalla tradizionale fedeltà alla Repubblica, godette di [...] 1606, metteva a disposizione della Serenissima ventiquattro "cavalli", in occasione delle temute complicazioni militari connesse con l'interdetto. Ma soprattutto preziosa riuscì ai rappresentanti veneti a Cattaro - Venezia ve li inviava col titolo di ...
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interdetto1
interdétto1 agg. [part. pass. di interdire; nel sign. 2, dal fr. interdit]. – 1. Proibito, vietato: l’antiquo aversario, il qual fece Eva All’interdetto pome alzar la mano (Ariosto). Più comune con i sign. giuridici del verbo interdire,...
interdetto2
interdétto2 s. m. [dal lat. interdictum, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In senso ampio e generico, proibizione, divieto posto da un’autorità: La giustizia di Dio, ne l’interdetto, Conosceresti a l’arbor moralmente (Dante),...