Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] sovietici o contro i più noti dirigenti comunisti europei come l'italiano P. Togliatti.
Nel periodo tra le due guerre, intanto, il termine revisionismo era stato adottato in sede diplomatica e di politica internazionale da quei Paesi e da quelle ...
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Palestinese, movimento
Guido Valabrega
(App. IV, ii, p. 727; V, iv, p. 30)
La scelta compiuta nel settembre 1993 dall'OLP, firmando a Washington la Dichiarazione dei principi sulle disposizioni transitorie [...] Palestina, e il Partito del popolo di Palestina (già Partito comunista di Palestina), di piccole dimensioni, ma che svolgeva un'opera presidenza Clinton di dimostrare la propria efficienza in campo internazionale, si ebbe, nell'ottobre 1998, con l' ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] ruolo di potenza di second'ordine. I governi democratici riuscirono bensì assai presto a far riammettere l'Italia nella comunitàinternazionale e a inserirla nel Patto atlantico: ma la coscienza che gli Italiani avevano sino allora avuto di sè e del ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] Intesa.
Cattolici, partito, banche e finanza
Democrazia cristiana e Partito comunista italiano
Dal secondo dopoguerra, la questione bancaria, a livello nazionale e internazionale, fu presa in carico dalle forze politiche uscite dalla caduta del ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] caduta della domanda di materiale bellico innescò una crisi a scala internazionale che, tra la fine del 1919 e la metà del per il patto, non si può dire che fra socialisti e comunisti vi fosse identità di vedute intorno al dover essere del sindacato. ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] genere (si pensi alla scomparsa nei documenti internazionali dei termini padre, madre, maschio, femmina) 1990-1996, Roma-Bari 1997, pp. 88-89.
12 Cfr. la comunicazione del segretario al primo Consiglio nazionale del dopo-congresso, su «La Discussione ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] . De Lutiis, 1991⁴). Naturalmente, in un sistema internazionale nel quale gli Stati si trovano in contrasto attuale i caratteri in codice, i linguaggi allusivi e arcani. Tra i più comuni vi è l'uso dei caratteri divisi: per evocare la dinastia Ming, ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] (per la partecipazione alla guerra civile di Spagna). Tratto comune era l’assenza di una lucida riconsiderazione dei rapporti tra tra le nazioni, muovendosi sul piano del diritto internazionale attraverso l’opera non solo di uomini allora ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] all’articolo 4, dove si affermava che lo Stato si riconosceva membro della comunitàinternazionale e riconosceva «come originari l’ordinamento giuridico internazionale, gli ordinamenti degli altri stati e l’ordinamento della chiesa». Seguiva l ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] simpatizzanti sparsi per il mondo, gli Arabi tentarono anch'essi, con sempre maggior successo, di mobilitare la loro comunitàinternazionale, islamica o araba che fosse; e, ironia della sorte, fu il governo britannico ad avere il ruolo principale ...
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internazionale
agg. [comp. di inter- e nazione, sull’esempio dell’ingl. international, coniato nel 1780 dal filosofo e giurista J. Bentham]. – 1. a. Che avviene tra nazione e nazione o tra più nazioni: relazioni i.; commercio i.; scambî i.;...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...