Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] di don Rosadoni nella parrocchia della Resurrezione, a Genova con la comunità dell’Oregina, a Torino con quella del Vandalino, a Roma con II: preparazione e primo periodo, Atti del Colloquio internazionale (Milano 1983), Brescia-Roma 1985. Su Lercaro, ...
Leggi Tutto
Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] Bartoletti nell’estate del 1975, in settembre il papa gli comunicò la sua decisione di rinnovo del mandato di segretario della [...]. Tra le motivazioni ne ho colte due: una internazionale (problema con le chiese di Francia, Austria, Germania, ...
Leggi Tutto
La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] l’azione di «coloro che negano la patria per l’internazionale» e «il diritto degli altri per il monopolio di una comunicati con i quali la Santa Sede dichiarava di non aver nulla di comune con l’azione del partito di don Sturzo.
Pio XI: «Mussolini, ...
Leggi Tutto
Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] Concordato «[…] è per noi uno strumento di carattere internazionale oltre che nazionale, e comprendiamo benissimo che non si premurò di ricordare che il decreto di scomunica contro i comunisti non era mai venuto meno; questa volta il Pci recepì ...
Leggi Tutto
Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] così il secondo effetto della Conferenza, la legittimazione di Brežnev e dello status quo comunista. I diritti dell'uomo, divenuti uno degli strumenti del pensiero politico internazionale, avevano creato le basi su cui la società civile dei paesi ...
Leggi Tutto
La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] che congiunsero i due poteri [della Chiesa e dello Stato] in una comune opera»3.
Siamo evidentemente in una fase in cui le rigidezze connesse al conflitto ideologico internazionale negli anni più aspri del confronto bipolare vengono a coincidere con ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il fascismo e la preparazione della guerra: tecnici e politici
Nicola Labanca
Economia armata
Nel 1938, quando ancora la Seconda guerra mondiale non era stata scatenata dai regimi fascisti, in Italia [...] in ogni caso, la richiesta di rivalutare il ruolo internazionale dell’Italia, che il fascismo comunque non inventò, vi arrivò con i propri modelli organizzativi, ma le sfide erano comuni. In esse il ruolo della tecnica, dei tecnici, della tecnologia ...
Leggi Tutto
Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] nel narodničestvo, di democratici, di radicali, di socialisti, di comunisti, e addirittura di 'nichilisti' (o 'nihilisti'): un termine, quest'ultimo, che ebbe una gran fortuna internazionale, e non solo politica, ma ancor più psicologico-culturale, e ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] in effetti, un periodo d’oro per il commercio internazionale; questo periodo premiò soprattutto i Paesi dell’Europa occidentale, 70% delle persone che si trasferivano lasciava borghi e piccoli comuni rurali per andare a vivere in una grande città, ...
Leggi Tutto
Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] erano i prestiti a interessi usurai.I sistemi di comunicazione e le dotazioni di strade e di ferrovie erano quantitativamente . Le cose andarono in direzione opposta. Le ragioni internazionali della guerra fredda e i contrasti sociali e ideologici ...
Leggi Tutto
internazionale
agg. [comp. di inter- e nazione, sull’esempio dell’ingl. international, coniato nel 1780 dal filosofo e giurista J. Bentham]. – 1. a. Che avviene tra nazione e nazione o tra più nazioni: relazioni i.; commercio i.; scambî i.;...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...