In botanica, guaina che avvolge l’internodio del fusto o del ramo per un tratto più o meno lungo al di sopra dell’inserzione della foglia; deriva dalle due stipole fuse insieme; può essere erbacea o membranosa. [...] È presente in quasi tutte le Poligonacee ...
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scapo In botanica, asse fiorifero privo di foglie, piuttosto allungato, che all’apice porta un fiore o un’infiorescenza. È un internodio e sorge di solito da un bulbo o da una rosetta di foglie; per es., [...] bucaneve e molte Monocotiledoni ...
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Sottile colonna che in certi fiori (per es., in alcune Silene) sorregge i petali, gli stami e il pistillo, i quali sono perciò lontani dal calice: è un internodio dell’asse fiorale sviluppato straordinariamente. ...
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tralcio Ramo giovane delle viti, detto anche germoglio se non è ancora lignificato, e sarmento se è secco e staccato dalla pianta. Consta di vari internodi, che sono ingrossati ai nodi; il complesso è [...] due nodi portanti un viticcio o un grappolo ne segue uno che ne è privo; la sola Vitis labrusca ha un cirro a ogni nodo, in questo caso ogni piede consta di un solo internodio.
Per estensione, ramo di altre piante rampicanti: per es. un t. d’edera. ...
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internodio
internòdio (o internòdo) s. m. [dal lat. internodium, comp. di inter «tra» e nodus «nodo»]. – In botanica, porzione del caule o del caulidio compresa tra due nodi successivi, ossia tra i punti di inserzione delle foglie o delle...
ocrea
òcrea s. f. [dal lat. ocreae -arum, plur.]. – 1. Al plur., schinieri a lamine di bronzo usati anticam. dai soldati romani. 2. Per estens., in botanica, guaina erbacea o carnosa presente in quasi tutte le poligonacee, formata da due stipole...