sinechia
Aderenza, saldatura tra formazioni membranose (s. pleuriche, pericardiche, peritoneali, ecc.) o, più genericamente, fra due organi (per es., fra iride e cornea e fra iride e faccia anteriore [...] conseguenti a intervento chirurgico. In alcuni casi è necessario eliminarle per danni funzionali consistenti che ne derivano (per es., a livello intestinale dove possono costituire un impedimento grave al deflusso del materiale presente nel lume). ...
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cecosigmoidostomia
Anastomosi chirurgica tra intestino cieco e colon sigmoideo, successivamente a resezione del colon ascendente, del trasverso e del discendente: tale estesa demolizione è necessaria [...] malattite croniche infiammatorie o di poliposi maligne estese a tutto il colon, per stenosi neoplastiche, per infarti intestinali estesi. Le conseguenze della c. sono diarrea e talvolta malassorbimento, venendo meno la superficie della mucosa colica ...
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Membrana sierosa che nei Vertebrati riveste la cavità centrale del corpo.
In anatomia umana, la cavità peritoneale è completamente chiusa nell’uomo, mentre nella donna comunica indirettamente con l’esterno, [...] Il grande epiploon o grande omento si estende dalla grande curvatura gastrica al colon trasverso e ricopre la massa intestinale a guisa di grembiule (grembiule omentale o epiploico).
Il p. può essere sede di processi flogistici specifici o aspecifici ...
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Ormone di natura polipeptidica, costituito da 32 residui di amminoacidi; nell’uomo è prodotto dalle cellule parafollicolari (o cellule C) della tiroide, la cui attività è regolata dal livello della calcemia. [...] bloccando l’attività degli osteoclasti e abbassa quindi la concentrazione di calcio ematico. Può influenzare anche la mucosa intestinale e il rene, stimolando l’escrezione renale di calcio, fosfati, cloruri, sodio e magnesio. Iperproduzione di c. si ...
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Fisiologo (Witzenhausen, Kassel, 1816 - Lipsia 1895), prof. di anatomia e fisiologia a Zurigo, poi di fisiologia e zoologia a Vienna, e infine di fisiologia a Lipsia; socio straniero dei Lincei (1887). [...] ricerche riguardano il meccanismo delle secrezioni, la linfogenesi, la funzione renale, l'azione del vago, la motilità intestinale, la circolazione epatica, la emodinamica, i gas del sangue, la vasomotilità. Per primo ideò un metodo di circolazione ...
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MADELUNG, Otto
Agostino Palmerini
Chirurgo, nato il 15 maggio 1846 a Gotha, morto a Gottinga il 22 luglio 1926. Si laureò nel 1869 a Tubinga, libero docente nel 1873, professore straordinario nel 1881, [...] un notevole contributo in diversi campi della chirurgia, particolarmente in quello delle lussazioni e delle fratture, della chirurgia intestinale; il suo nome è legato a una deformità della mano (Madelunesche Handdeformität) descritta nel 1878, e a ...
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Schistosomatidi Famiglia di Platelminti Trematodi Digenei con 10 generi cosmopoliti che, parassiti dei vasi sanguigni di Uccelli e Mammiferi, determinano gravi forme morbose (schistosomiasi). Il genere [...] localizzano elettivamente in corrispondenza di distretti venosi diversi, provocando tre distinti quadri morbosi: la schistosomiasi vescicale, intestinale e arterovenosa. La schistosomiasi vescicale (o ematuria d’Egitto) diffusa in Africa e nel Medio ...
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Medico, nato a Norcia nel 1685, fu allievo di G. Accoramboni, professore di chirurgia a Firenze, e appena ventenne divenne oculista all'ospedale di S. Maria Nuova, più tardi chirurgo al medesimo ospedale. [...] deriva da un intorbidamento della lente. Altri suoi scritti versano su argomenti di chirurgia uretrale (Venezia 1724), sull'ernia intestinale (Firenze 1747). Nel 1755 il B. divenne primario di chirurgia nell'ospedale di S. Maria Nuova; morì nel 1756 ...
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PARKINSON, James
Vittorio Challiol
Medico, nato a Hoxton (Middlesex, Inghilterra) l'11 aprile 1755, morto a Londra il 21 dicembre 1824. Esercitò la medicina quasi costantemente a Londra: ingegno multiforme, [...] un caso dí appendicite e a rendersi conto del pericolo rappresentato, in questa malattia, dall'eventualità della perforazione intestinale. Legò il suo nome alla paralisi agitante, malattia da lui descritta solo in un lavoro uscito a Londra ...
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Intolleranze alimentari
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
Si definisce in generale intolleranza alimentare una condizione clinica contraddistinta da una reazione anomala all'ingestione di un alimento. [...] pertanto non assorbito giunge nel colon, dove esercita un effetto osmotico con conseguente richiamo di liquidi nel lume intestinale; inoltre lo zucchero non assorbito viene fermentato dalla flora batterica localizzata nel colon con produzione di gas ...
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probiotico
probïòtico agg. e s. m. [comp. di pro-1 e biotico] (pl. m. -ci). – In biologia e medicina, riferito all’attività biologica di selezionati ceppi batterici della fermentazione lattica (per es., Lactobacillus acidophilus 1) e di alcuni...