Prodotto semidigerito degli alimenti, nell’ultima fase della digestione gastrica e nella prima fase di quella intestinale: nello stomaco, il c. è acido per l’acido cloridrico; nel tenue è alcalino per [...] la secrezione delle ghiandole duodenali e per l’afflusso della bile ...
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ipermotilità
Esagerata motilità di un organo, specie di un tratto del tubo digerente (i. gastrica, i. intestinale). Può essere legata a stati di nevrosi, a emozioni, intossicazioni, ecc. ...
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Abnorme o irregolare deposizione di tessuto adiposo a livello sottocutaneo o anche di organi interni. L. intestinale (o morbo di G.H. Whipple) Malattia a grave evoluzione caratterizzata da infarcimento [...] di macrofagi PAS-positivi della lamina propria della mucosa dell’intestino tenue, dentro e presso la quale si riscontrano spesso corpi bacilliformi. Ne conseguono linfoadenomegalia periferica e mesenterica ...
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Il colibacillo (Bacterium coli commune Escherich, 1886) fu scoperto dal pediatra Teodoro Escherich nelle feci del lattante e poi dimostrato nelle feci dell'adulto. Fu successivamente trovato quale ospite [...] aërogenes. Le feci umane contengono in un grammo da cento milioni a un miliardo di colibacilli.
Il contenuto intestinale, amicrobico al momento della nascita, doppio poche ore (4-20), per moltiplicazione dei primi batterî accidentalmente ingeriti con ...
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mesenterite
Flogosi acuta, subacuta e cronica del mesentere, di solito secondaria a malattie dell’apparato digerente (tubercolosi intestinale, malattia di Crohn, ecc.). Si presenta con un ispessimento [...] non sono ben definite, sembra però che il fattore più importante sia un ostacolo al deflusso linfatico, con linfostasi mesenteriale. La malattia si manifesta con disturbi della motilità intestinale, fino a fenomeni occlusivi. La terapia è chirurgica. ...
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ipolipemia
Diminuzione della lipemia. Il quadro di i. si può osservare in diversi disturbi dell’assorbimento intestinale, nel quadro di sindromi che causano una diminuzione dell’apporto dei grassi. I [...] segni di carenza (insufficienza) alimentare sono particolarmente presenti nei malassorbimenti dell’età infantile e nelle forme di lunga durata che colpiscono l’adulto. Oltre all’i. si possono avere quadri ...
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Ogni sostanza ad azione competitiva nei confronti delle singole vitamine. Le a. agiscono inibendo ora l’assorbimento intestinale delle vitamine, ora la loro utilizzazione da parte dei tessuti o la loro [...] formazione in seno all’organismo. In particolare l’attività antibatterica dei sulfamidici è attribuita al loro antagonismo verso l’acido p-amminobenzoico, indispensabile per la crescita di molti germi. ...
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antidiarroico
Farmaco utilizzato nel trattamento della diarrea. Sono dotate di un effetto a. le molecole che inibiscono la motilità intestinale (come la loperamide) e i preparati antispastici, che hanno [...] un’azione rilassante sulla muscolatura liscia intestinale. ...
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Shigella
Genere di batteri gram-negativi, aerobi, che non formano spore, dotati di affinità per l’habitat intestinale; producono tossine e sono gli agenti eziologici della dissenteria bacillare o shighellosi. [...] Le diverse specie sono distinte in quattro sierogruppi in base alle caratteristiche antigeniche: S. dysenteriae, S. flexneri, S. boydii, S. sonnei. La specie S. flexneri è quella più diffusa nel mondo, ...
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stercoremia Stato tossico dovuto ad assorbimento e passaggio in circolo di prodotti tossici fecali in caso di occlusione intestinale o stasi fecale assai prolungata. ...
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probiotico
probïòtico agg. e s. m. [comp. di pro-1 e biotico] (pl. m. -ci). – In biologia e medicina, riferito all’attività biologica di selezionati ceppi batterici della fermentazione lattica (per es., Lactobacillus acidophilus 1) e di alcuni...