. Il termine (inglese: bionics) è stato proposto nel 1960 da J. E. Steele degli U. S. Air Force Aerospace Medical Laboratories e benché "equivoco" è generalmente accettato. Equivoco perché nell'originale, [...] a situazioni collaudate dall'evoluzione come quando, dovendo asportare la vescica urinaria, innesta gli ureteri sull'intestinoretto riferendosi alla naturale meccanica e fisiologia dei cloacati. Di esempi se ne potrebbero portare, e pertinenti ...
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Primo elemento di parole composte della terminologia medica e zoologica nelle quali significa «intestinoretto». Proctalgia Dolore che origina o è avvertito a livello del retto. Accompagna l’insorgenza [...] dell’ectoderma che, dapprima a fondo cieco, sbocca poi nell’intestino primitivo o archenteron. Proctologia Branca della gastroenterologia volta allo studio dell’intestinoretto. Si avvale di peculiari tecniche d’indagine (rettoscopia, esplorazione ...
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Tumore epiteliale benigno costituito da un asse connettivo-vascolare e da un rivestimento epiteliale, uni- o pluristratificato, le cui cellule conservano i caratteri morfologici propri degli epiteli degli [...] sessile, a superficie squamosa, di consistenza coriacea, non dolente. Il p. delle mucose, particolarmente frequente nell’intestinoretto e nella vescica, assume aspetto villoso, con numerose sottilissime frange. Può dare disturbi da ostruzione o ...
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Logica genetica della morfogenesi nel metazoi: l'esplosione cambriana
Antonio García-Bellido
(Centro Biologia Molecular, Universidad Autonoma de Madrid, Madrid, Spagna)
I metazoi presentano un'enorme [...] di origine endodermica dà luogo, rispettivamente, al futuro apparato boccale (stomodeo) nei deuterostomi e al futuro intestinoretto (proctodeo) nei protostomi (v. figura 2). Oltre agli organi che derivano dal foglietto embrionale esterno (di ...
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Protisti
Pierangelo Luporini
Si identificano come protisti tutti quegli organismi eucarioti (formati, cioè, da cellule con cromosomi collocati all'interno di un nucleo) che possiedono un'organizzazione [...] quali il più conosciuto è senz'altro quello di Opalina ranarum, la cui fase asessuale si compie nell'intestinoretto delle rane adulte, mentre quella sessuale interessa i girini.
Pseudociliata
Gli pseudociliati sono rappresentati dall'unico genere ...
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Morfogenesi
Antonio García-Bellido
I Metazoi presentano un'enorme varietà di forme, tipologie di sviluppo e caratteristiche fisiologiche. L'analisi comparata tra le specie esistenti e i loro antenati [...] di origine endodermica dà luogo, rispettivamente, al futuro apparato boccale (stomodeo) nei Deuterostomi e al futuro intestinoretto (proctodeo) nei Protostomi.
Oltre agli organi che derivano dal foglietto embrionale esterno (di origine ectodermica ...
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VASI
Primo DORELLO
Antonio COSTA
. Biologia. - Nel linguaggio biologico per vaso si intende un tubo, il quale serve a trasportare liquidi di diversa natura da un punto all'altro dell'organismo: così [...] è colpito da alterazioni concomitanti al quadro dell'arteriosclerosi; però allorché in particolari distretti (arti inferiori, intestinoretto) esiste un'ipertensione, allora la parete venosa subisce fenomeni di sclerosi (flebosclerosi) e si sfianca ...
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Ano
Daniela Caporossi
Red.
L'ano (dal latino anus, propriamente "cerchio", poi "orifizio") rappresenta l'apertura attraverso cui l'intestinoretto sbocca all'esterno a livello del perineo posteriore [...] i residui non assorbiti della digestione vengono eliminati in forma di feci (v. Addome: Intestino). Il canale anale corrisponde all'ultimo tratto dell'intestinoretto e come questo è formato da strati di diversi tessuti. L'epitelio che ne tappezza ...
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Phylum di organismi Metazoi; vermi a simmetria bilaterale, non metamerici, cilindrici, filiformi o fusiformi, di dimensioni da frazioni di millimetro a qualche decimetro; parassiti o a vita libera nelle [...] , di varia lunghezza, spesso rigonfiato a bulbo (talvolta a doppio bulbo) nella parte posteriore, un intestino medio e un retto. In poche forme, in cui l’intestino è impervio, manca l’ano. Il sistema escretore consta di due tubi longitudinali, che ...
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Gli organismi pluricellulari hanno la necessità di specificare numero e caratteristiche funzionali delle singole cellule che li compongono, organizzarle in tessuti e organi, e orchestrarne la funzione. [...] staminali dell'adulto in vari organi e tessuti quali l'intestino, la pelle e il sistema ematopoietico, tanto da aver alcuni tipi di tumori, quali carcinomi del colon e del retto, medulloblastomi, tumori del polmone, melanomi e leucemie. Le ...
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retto3
rètto3 s. m. [ellissi di intestino retto]. – In anatomia, porzione terminale dell’intestino crasso, compresa tra il colon ileo-pelvico e l’ano, così detta per la sua direzione più o meno rettilinea: si presenta come un condotto più...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...