Parte inferiore del tronco, compresa tra torace e bacino, contenente la maggior parte degli apparati digerente e urogenitale. In alto la cavità addominale è separata da quella toracica per mezzo del diaframma, [...] , li sostiene e li fissa per mezzo di pieghe dette legamenti o mesi. I principali visceri endoaddominali sono lo stomaco, l’intestino, il fegato, la milza, il pancreas, i reni.
In condizioni patologiche l’a. si presenta sotto vari aspetti: prominente ...
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Tenia armata (Echinococcus granulosus; fig. 1). Allo stadio adulto vive gregaria nell’intestino tenue del cane e di Canidi selvatici, mentre allo stadio di cisti si rinviene in molti Mammiferi, compreso [...] echinococcosi è la malattia provocata dall’e. nella sua fase cistica larvale (fig. 2). Gli embrioni, resisi liberi nell’intestino umano dalle uova pervenute con l’acqua o con gli alimenti, possono penetrare, attraverso la mucosa intestinale, nei vasi ...
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Ano
Daniela Caporossi
Red.
L'ano (dal latino anus, propriamente "cerchio", poi "orifizio") rappresenta l'apertura attraverso cui l'intestino retto sbocca all'esterno a livello del perineo posteriore [...] del tronco, a cui fa seguito la regione caudale.Nella quasi totalità dei Mammiferi e in alcuni pesci (Teleostei), l'intestino comunica direttamente con l'esterno tramite l'apertura anale. Nei Selacei, negli Anfibi, nei Rettili e negli Uccelli, invece ...
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In anatomia, ogni estroflessione cava di organi cavitari (per es., l’appendice vermiforme dell’intestino). In anatomia patologica, estroflessione a fondo cieco, congenita o acquisita (per es., d. esofageo, [...] intestinale ecc.). In caso di ristagno di materiali si può assistere a fenomeni infiammatori ( diverticolite). D. esofageo Frequente nel tratto iniziale dell’esofago, può provocare disfagia; si diagnostica ...
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Malattia parassitaria causata da un protozoo (Lamblia, o Giardia, intestinalis) che si localizza nell’intestino, soprattutto nel duodeno. I microrganismi penetrano in forma cistica per mezzo di bevande [...] e cibi contaminati da individui malati o da insetti precedentemente posatisi su feci infette. A seconda della localizzazione prevalente dei parassiti, si possono avere quadri clinici diversi: enterocolite, ...
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VIP (Vasoactive intestinal peptide)
Polipeptide appartenente al gruppo degli enterormoni e presente sia nell’intestino, sia nel cervello. Insieme alla colecistochinina, il VIP è il peptide più abbondante [...] nel cervello − soprattutto nella corteccia cerebrale, nel lobo frontale e nell’ipotalamo − e per questo a volte ascritto alla classe dei neurotrasmettitori peptidici. Il VIP, scoperto nel 1976, è costituito ...
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placche di Peyer
Vito Antonio Vetrugno
Grandi aggregati linfoidi sparsi nella tonaca mucosa dell’intestino tenue, per lo più nell’ileo. Il tessuto linfoide associato al tratto gastro-intestinale (GALT) [...] ha diversi tipi di organizzazione. Può formare aggregati isolati, detti noduli solitari, o raccolti, le placche di Peyer (PP) appunto. Le PP sono costituite da 10 a 200 noduli linfoidi, che a loro volta ...
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La ricostruzione chirurgica totale o parziale dell’uretere, mediante plastica realizzata prelevando un’ansa di intestino tenue o un lembo di vescica. ...
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Sindrome causata dall’arresto della progressione del contenuto intestinale, per cause funzionali (spasmo o paralisi dell’intestino: i. dinamico) o organiche (ostruzione o strozzamento: i. meccanico). ...
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intestino1
intestino1 agg. [dal lat. intestinus, der. dell’avv. intus «dentro»]. – Interno: gli sconvolgimenti i. della terra; è comune solo in espressioni come guerra i., lotte, discordie i., e sim., tra cittadini di una città, di uno stato...
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente che, nei vertebrati (specie umana compresa),...