MARINI, Marino
Emilio Villa
Scultore e disegnatore, nato a Pistoia nel 1901. Studiò a Firenze con D. Trentacoste, visse qualche anno a Parigi e ad Atene. Ha vinto il Gran premio per la scultura alla [...] La sua esperienza, in qualche senso affine ai presupposti culturali del "novecento" italiano, è serrata in una coerente intuizione plastica, ormai di perfetta maturità, e di coscienza sviluppatissima. Il M. ha esplorato alcuni passaggi essenziali del ...
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TRENDELENBURG, Friedrich Adolf
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Eutin il 30 novembre 1802, morto a Berlino il 24 gennaio 1872. Insegnò all'università di Berlino filosofia e filologia classica dal 1833, [...] tempi, ha le sue radici principali nella dottrina platonico-aristotelica che vuole rinnovare e perfezionare quale organica intuizione del mondo, adattandola alla posteriore evoluzione della filosofia e della scienza. A questo scopo mirano gli studî ...
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TALLONE, Cesare
Raffaele Calzini
Pittore, nato a Savona l'11 agosto 1853 da genitori piemontesi, morto a Milano il 21 giugno 1919. Dagli umili inizî come artigiano in una bottega ad Alessandria e, subito [...] sicura fama di ritrattista, concorrendo nella sua arte, con la potenza dell'espressione coloristica, la rapida intuizione e penetrazione psicologica del soggetto. Fermamente attaccato al vero, e insensibile alle attrazioni deviatrici delle mode, fu ...
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Teosofo austriaco (Kraljevica 1861 - Dornach, Basilea, 1925), fondatore dell'antroposofia. Segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica, ne uscì (1913) per un contrasto con Annie Besant, [...] dei mezzi conoscitivi umani mediante pratiche di meditazione e di concentrazione che dovevano portare, attraverso l'ispirazione, fino all'intuizione. La storia era concepita da S. come svolgimento della lotta dualistica tra un Cristo solare e Ahriman ...
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Filosofo greco, nato a Soli (o, secondo una versione meno attendibile, a Tarso) in Cilicia tra il 281 e il 277 a. C., e morto ad Atene tra il 208 e il 204. Fu successore di Cleante nello scolarcato della [...] dottrine generali dello stoicismo antico, nella loro forma più matura.
Il problema posto dall'eleatismo, di un'intuizione certa e sicura del mondo, riappare, attraverso la meravigliosa creazione platonico-aristotelica, chiaramente in Crisippo. Ma per ...
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MEDIAZIONE
Guido Calogero
. Filosofia. - Nel suo significato filosofico, il concetto di "mediazione" ha origine nell'uso greco, e particolarmente aristotelico, dei termini μέσος "medio" e ἄμεσος "immediato". [...] Ogni conoscenza derivata dall'apodissi sillogistica è perciò conoscenza "mediata", opposta a quella, prodotta da una pura intuizione intellettuale, delle "premesse immediate" da cui la deduzione prende le mosse. Mediazione diventa con ciò sinonimo di ...
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proteine
Alessandra Magistrelli
Prime tra le molecole dei viventi
Le proteine sono tra le molecole più importanti della materia vivente. Sin dai primi dell’Ottocento si era intuito il loro primato nella [...] da sequenze di amminoacidi e hanno una struttura molecolare molto complessa, caratteristica per ciascuna proteina
La grande intuizione di Berzelius
Il chimico svedese Jöns Jacob Berzelius propose nel 1838 il nome proteine (dal greco pròtos ...
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Levinas, Emmanuel (propr. Emannuelis)
Lévinas, Emmanuel
(propr. Emannuelis) Filosofo lituano naturalizzato francese (Kaũnas 1905 - Parigi 1995). Si trasferisce con la famiglia in Francia nel 1923. [...] da studi husserliani (Théorie de l’intuition dans la phénoménologie de Husserl, 1930; trad. it. La teoria dell’intuizione nella fenomenologia di Husserl), ha tratto dalla fenomenologia gli strumenti metodici per un pensiero che considera l’etica come ...
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Sotto Settimio Severo, fra il 198 e il 211, lo troviamo in Atene a insegnare filosofia aristotelica. Aveva studiato Aristotele coi peripatetici Ermino, Aristocle, Sosigene. Notevoli fra i suoi scritti [...] diretti contro gli stoici, naturalmente a favore della dottrina aristotelica.
Nel secondo di questi scritti Alessandro combatte l'intuizione stoica della penetrazione dei corpi gli uni negli altri, specie riguardo alla divinità, il fuoco eterno che ...
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JONQUIÈRES, Jean-Philippe-Ernest Faucque de
Matematico, nato a Carpentras il 3 luglio 1820, morto a Mouans-Sartoux nel 1901. Entrò nella marina da guerra nel 1835 e si ritirò col grado di ammiraglio [...] e M. Chasles e, rispetto a questi, spinse più avanti alcuni problemi di geometria numerativa, che risolse applicando con geniale intuizione il principio di continuità (v. continuità) e, in particolare, lo spezzamento delle curve. L'opera del J., che ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...