La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] possibile. Di qui l’ostilità dei postkantiani per la staticità e l’angustia dell’i., e il loro ideale di una ‘intuizione intellettuale’ in grado di abolire le barriere tra la conoscenza intuitiva e quella intellettuale.
L’idealismo del 20° sec. ha ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] della cieca immediatezza dell'istinto contrapposta allo schematismo dell'intelligenza strumentalizzatrice, B. esalta la funzione dell'intuizione, istinto consapevole e capace di autoriflessione. In Les deux sources de la morale et de la religion ...
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Poeta inglese (Cockermouth, Cumberland, 1770 - Rydal, Westmorland, 1850). Poeta laureato, W. dette la più perfetta e compiuta espressione in Inghilterra al romanticismo di tipo rousseauiano.
Vita e opere
Trascorsa [...] isola nelle cose ciò che vi è di elementare; egli le guarda con occhi nuovi e puri, e la sua intuizione attinge intensità altissima; dinnanzi alle manifestazioni della natura, il poeta rivive quei sentimenti di reverente stupore che sono all'origine ...
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Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] , alla formazione del moderno spirito europeo (questi ultimi tradotti in italiano col titolo L'analisi dell'uomo e l'intuizione della natura dal Rinascimento al secolo XVIII). L'influenza di D. sulla cultura europea e specialmente tedesca è stata ...
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Filosofia
Il carattere fondamentale di un corpo fisico in quanto dotato delle tre dimensioni spaziali. Il concetto di e. si trova già in Aristotele e poi in numerosi altri filosofi sia medievali (per es., [...] . Kant, sviluppando originalmente l’impostazione soggettivistica, riconduce l’e. allo spazio e ne fa una forma pura dell’intuizione sensibile. Gli idealisti (soprattutto F.W.J. Schelling) e i filosofi spiritualisti dell’Ottocento, sempre rimanendo su ...
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ROLLAND, Romain
Musicologo e letterato, nato a Clamecy (Borgogna) il 25 gennaio 1866. S'indirizzò a studî umanistici il cui svolgimento lo condusse a dirette ricerche nei varî centri culturali d'Europa, [...] il R. fornisce ricerche e opere musicologiche che per l'argomento, per il metodo e soprattutto per la geniale intuizione delle interne forze storiche lo pongono tra i maggiori maestri che la storia musicale abbia avuto.
Menzioniamo tra questi lavori ...
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Poeta francese, nato a Saint-Denis (Seine) il 14 dicembre 1895. Durante la prima Guerra mondiale apparvero le sue prime opere. Simpatizzò poi col gruppo "Dada", in seguito si unì a A. Breton, L. Aragon [...] interiore dell'impressione che evita però ogni conversione e forzatura espressionistica, avvalendosi del dono d'una felicità rapida d'intuizione e d'una capacità di variare all'infinito i proprî temi pur nella coerenza del tono e nell'essenzialità ...
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Termine che nell'idealismo moderno, specie nell'attualismo di G. Gentile, vale a designare l'idea con cui vien portata a più profonda soddisfazione la esigenza già spinoziana del conceptus sui. In ogni [...] ) da Platone e da Aristotele, diviene per il Kant categoria informatrice e sintetizzatrice dei meri dati sensibili già elaborati dall'intuizione, e per il Hegel posizione di pensiero, e insieme di realtà, crescente a volta a volta su sé stessa nell ...
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OLIVEIRA MARTINS, Joaquim Pedro de
José Pereira Tavares
Storico e letterato portoghese, nato il 30 aprile 1845 a Lisbona, morto ivi il 24 agosto 1894. In seguito alla morte del padre, fu distolto dagli [...] la vita dei popoli, delle razze, delle formazioni etniconazionali, in una serie di rievocazioni che spesso hanno l'intuizione dell'artista più che la documentazione cronachistica. Così egli venne sviluppando una sua prosa narrativa e descrittiva, con ...
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MILA, Massimo
Raoul Meloncelli
(App. III, II, p. 115)
Musicologo e critico musicale, morto a Torino il 26 dicembre 1988.
Membro dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia dal 1956 e consulente editoriale [...] che lo portò ad amare il passato senza fargli trascurare la musica del suo tempo, cui si rivolse con profonda intuizione critica, ha lasciato numerosi saggi e volumi di fondamentale importanza che si offrono come esempio di analisi pacata, estranea a ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...