Filosofo italiano (Francavilla a Mare 1844 - Napoli 1922). Nel 1885 successe nell'univ. di Napoli a F. Fiorentino, di cui proseguì la tradizione neokantiana; socio nazionale dei Lincei (1907). Opere principali: [...] Le forme dell'intuizione (1881); Le idee morali in Grecia prima d'Aristotele (1882); Coscienza, volontà, libertà (1884); L'idealismo indeterminista (1898); Il materialismo psicofisico e la dottrina del parallelismo in psicologia (1901), l'opera più ...
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Botanico (Amthof, Stiria, 1800 - Graz 1870); esercitò dapprima la medicina; nel 1835 fu nominato prof. di botanica a Graz, poi passò alla cattedra di anatomia e fisiologia vegetale dell'univ. di Vienna; [...] trattò con geniale intuizione argomenti di morfologia, paleontologia e citologia. ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] concezioni, che, se poteva parere per certi aspetti superabile in una constatazione dell'identità di quelle due dottrine dell'intuizione estetica, era in realtà per varie ragioni assai grave ed apriva la via a moltissime tra le difficoltà particolari ...
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ente primitivo
ente primitivo o concetto primitivo, oggetto matematico alla base di una teoria, del quale però non è data una definizione esplicita. Tradizionalmente, la caratterizzazione di un ente [...] primitivo era affidata all’intuizione o a una connotazione che s’avvaleva del suo significato d’uso comune in ambito non specialistico (si pensi per esempio a come possano definirsi, in tale modo, i concetti di retta o di angolo). Le ambiguità ...
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(propr. Ioan-Isidor Goldstein) Scrittore, poeta e cineasta romeno naturalizzato francese (Botoşani 1925 - Parigi 2007), fondatore del lettrismo. Di famiglia ebraica, formatosi fin da giovanissimo sui classici [...] letterari e filosofici, nel 1942 ebbe l'intuizione di un particolare sistema letterario che poneva al centro della poesia non più la parola ma l'unità minimale e sonora della lettera. Giunto a Parigi nel 1945, strinse amicizia con G. Pomerand con il ...
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WIGMANI Mary
Gino TANI
Danzatrice e coreografa nata a Hannover il 13 novembre 1886. È la più grande danzatrice tedesca moderna. Allieva di R. von Laban, ne rinnegò presto ogni astrattezza, traendo dalla [...] libera intuizione creatrice gli spiriti e le forme della sua declamazione plastica opposta al ballo classico-accademico.
Più che un insegnamento, ispirò una specie di culto orchestico al suo gruppo di danzatrici, istituito nel 1921 a Dresda e resosi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] tutte le apparenze in generale”.
Tuttavia l’esperienza percettiva non ci permette ancora di pensare l’oggetto di cui abbiamo l’intuizione empirica. Tra il momento in cui colgo una successione di eventi (la luce del sole batte sulla pietra, la pietra ...
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Attore italiano (Torino 1850 - Milano 1910); dal 1872 "amoroso" ai Fiorentini di Napoli nella compagnia Alberti, compì poi una rapida carriera in compagnie primarie, assumendo ben presto, per il fisico [...] prestante, la voce armoniosa, la rapida intuizione e la foga delle sue interpretazioni, il ruolo di primo attore. Il suo più clamoroso successo fu l'interpretazione del Cyrano de Bergerac di E. Rostand. ...
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Mems
(MEMS), s. m. pl. e agg. inv. Sigla dell’ingl. Micro electro-mechanical systems, Sistemi microelettromeccanici.
• un gruppo di un centinaio di ricercatori coordinati dal fisico nucleare quarantenne [...] Benedetto Vigna ha avuto l’intuizione giusta «inventando» mini-sensori che si chiamano MEMS (Micro Electro Mechanical Systems) capaci di misurare grandezze fisiche come l’accelerazione, la pressione, la velocità angolare e trasferire i valori alle ...
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Scrittore italiano (Milano 1935 - Roma 2019); esponente di rilievo della neoavanguardia (gruppo dei poeti "Novissimi"; "Gruppo 63") distintosi per uno sperimentalismo spinto fino all'adozione di tecniche [...] sempre riconducibili al collage e a una diffusa intuizione circa l'incidenza del caso sul fare poetico. Con lo stesso spirito, B. è stato animatore culturale, curatore di antologie, portavoce del dissenso politico. Nei suoi romanzi (Tristano, 1966; ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...