BARBIERI, Luigi Giovanni
Alfredo Petrucci
Nato a Cesena il 26 nov. 1885, è generalmente conosciuto sotto il nome di "Gino" che egli stesso adottava, sia quando si firmava con il caratteristico monogramma [...] stampava per solito a due e tre legni, con ingegnose combinazioni di linee e di colori. Gli fece difetto l'intuizione della "forma brevis", propria della xilografia classica, e più che la sgorbia divoratrice e riassuntiva fece scorrere sui suoi legni ...
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fondamenti, crisi dei
fondamenti, crisi dei locuzione con la quale si intende l’insieme di problemi, discussioni e ricerche in campo matematico e logico che si verificò agli inizi del secolo xx in seguito [...] della matematica, → logicismo). Occorre tenere presente che tale tendenza logicista si stava affermando proprio perché l’appello all’intuizione, o comunque a una realtà sensibile da cui la matematica traesse origine per astrazione, si stava rivelando ...
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DE LIPARI (Delipari), Michele
Alessandra Cruciani
Nacque a Gallipoli (Lecce) nella seconda metà del sec. XVI. L'atto di battesimo non è stato rinvenuto, ma il luogo di nascita viene tuttavia confermato [...] tempi e che prelude a nuove forme musicali come la "cantata" e il "duetto da camera". Sotto questo aspetto, l'intuizione del D. assume un significato singolare, soprattutto se si tiene conto della ricca produzione del genere che numerosi musicisti ...
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Perez, Paolo
Giorgo Santangelo
Patriota e letterato veronese (1822-1879), fu assai noto tra i contemporanei per i suoi studi danteschi, che coltivò insieme con la filosofia rosminiana sin da quando, [...] nel cui De Malo stava chiusa la ragione prima della radice della pena che affligge le anime del Purgatorio. Felice intuizione del P. è l'aver rilevato la consapevolezza che D. ha di quella distinzione tra " fantasia " e " immaginazione " avanzata ora ...
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Catarino, Ambrogio
Michele Lodone
Al secolo Lancellotto Politi, nacque nel 1484 a Siena, dove si addottorò in diritto. Interruppe una promettente carriera in campo giuridico alla fine del 1515, quando [...] a simulare l’adesione a esse propter scandalum infirmorum («onde evitare di scandalizzare i deboli», Enarrationes, col. 341). Tale intuizione – al di là della polemica di C. contro alcuni fondamentali precetti di M., quali la necessità di «pigliare ...
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Cupido
Clara Kraus
Il mito pagano-romano chiamava così (o Amore) il figlio di Venere, rappresentandolo come un fanciullo alato, munito d'arco e di frecce, vera e propria personificazione dell'amore [...] non era se non una forza emanante da lei. Poeti come Virgilio e Ovidio avrebbero dunque avuto, secondo D., l'intuizione inconsapevole di un potere spirituale simbolicamente adombrato nella figura di C., quasi a dire che già presso di loro si poteva ...
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Imperatore romano (Roma 121 d. C. - Vindobona o Sirmio 180). Figlio di Marco Annio Vero e di Domizia Lucilla, alla morte del padre fu adottato dall'avo paterno Marco Annio Vero, che si occupò della sua [...] (Τὰ εἰς ἑαυτόν, divisi poi in 12 libri), noti nella traduzione italiana col titolo di Ricordi; esso è il documento dell'intuizione del mondo di M. A., che è quella del tardo stoicismo, principalmente rappresentato, oltre che dallo stesso M. A., da ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] di astronomia, ma le poche osservazioni che ha lasciato ne mostrano anche in questo campo l'acutezza profonda delle intuizioni. Disegnò le macchie della Luna, le cui parti brillanti considerò dovessero essere mari e quelle oscure "isole e terra ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Oldenburg 1776 - Gottinga 1841). Pensatore che esercitò profondi influssi sulla scuola tedesca fino alla prima guerra mondiale, ricollegandosi direttamente a Kant considerò [...] mezzi, svelandole il meccanismo psichico dell'alunno. Il fine dell'educazione è la formazione del carattere morale. L'intuizione atomistica e matematizzante della realtà, il ripudio di ogni idea di svolgimento, la riduzione di ogni forma di attività ...
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GRAVITAZIONE
Paolo Straneo
. La caduta dei corpi pesanti (gravi) sulla Terra rientra come caso particolare nel fatto generalissimo che due masse in presenza, poste comunque nello spazio, sono sollecitate [...] trattato di N. Copernico (De revolutionibus orbum coelestium libri VI, Norimberga 1543) che richiama in vita l'antica intuizione eliocentrica di Aristarco di Samo, e - col nuovo sistema del mondo - costituisce il primo e più essenziale presupposto ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...