Artista ed esploratore, nato ad Omegna (Novara) nel 1861, frequentò l'accademia dì Brera a Milano e studiò disegno e pittura come allievo di F. Carcano. Espose alcuni quadri nel 1881, nel 1883 vinse il [...] entusiasta amatore degli spettacoli naturali, che rappresentò in ariosi e spontanei paesaggi, nei quali la rapidissima intuizione degli effetti nuoce talvolta alla profondità dell'interpretazione.
All'esaltazione della memoria del Boggiani è dedicato ...
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ZAGO, Emilio
Domenico Varagnolo
Attore dialettale veneziano. Nato il 12 marzo 1852 a Venezia, non fu un "figlio d'arte" ma, per precoce istintiva disposizione, un predestinato alla scena. Lasciati presto [...] e larga popolarità che circondò la sua persona non meno che la sua arte. Devoto al Goldoni, ne rappresentò con intuizione e passione i capolavori, incarnandone mirabilmente i tipi più celebri. Fu senza eguali contemporanei nella maschera di Pantalone ...
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TOLOMEI, Claudio
Camillo GUERRIERI-CROCETTI
Letterato, nato a Siena nel 1492, visse a lungo a Roma al servigio d' Ippolito de' Medici e a Piacenza presso P.L. Farnese. Alla morte di questo, dimorò a [...] poche parole e suoni si riduce la diversità tra Firenze e le altre città della Toscana, e di dare, con felice intuizione filologica che anticipa il Manzoni "un gran peso all'uso vivo delle persone colte"; ma soprattutto di rivendicare la dignità del ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] del pensiero per diventare un’opera d’arte, ma l’opera d’arte non è fatta e si vede ancora il sasso» (intuizione che potrebbe essere sviluppata, ma di cui è dubbio che il critico avvertisse tutta l’importanza); ma rimane sopra tutto il calore di ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] : la conoscenza delle menti, o meglio delle modificazioni delle menti altrui (manaḥparyāya) e la diretta intuizione di entità normalmente inaccessibili alla percezione (avadhi). Conoscenze indirette sono invece mati ('conoscenza intellettuale') e ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] dall'epistolario, proprio perché è in atto una svolta decisiva, non soltanto da topica a topica della mente, ma da intuizione a intuizione della realtà. Ormai per Freud la sessualità è un vissuto profondo, e ‟quello che la scienza ci sa dire sulla ...
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Organizzazione
Giuseppe Bonazzi
di Giuseppe Bonazzi
Organizzazione
Il doppio significato di 'organizzazione'
Il termine 'organizzazione' viene generalmente usato in una doppia accezione. Nella prima [...] . Qui però ciò che importa non è discutere il sistema di valori di Mayo, ma sottolineare la sua intuizione secondo cui è sbagliato concepire le organizzazioni come mere strutture formali. Esse sono organismi sensibili e adattivi, con fondamentali ...
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Cognitivi, processi
Domenico Parisi
La psicologia cognitiva
Il termine 'cognitivo', benché derivato originariamente dal latino, è stato importato nella letteratura scientifica italiana dalla lingua [...] e i modelli teorici tendono a essere formali, cioè definiti in modo esplicito, dettagliato, e senza lasciare spazio all'intuizione, così come un programma di calcolatore è scritto in un linguaggio formale (linguaggio di programmazione) che deve poter ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Haïm Brezis
Felix Browder
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Lo studio delle equazioni [...] come per esempio l'analisi di Riemann delle funzioni abeliane.
In quello stesso lavoro si trova inoltre un'intuizione, anch'essa profetica, e precisamente che varie equazioni della fisica matematica avrebbero avuto un ruolo significativo all'interno ...
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La riforma della dialettica hegeliana
Biagio de Giovanni
Per La riforma della dialettica hegeliana si intende una serie di scritti compresi tra il 1904 e il 1912, raccolti da Giovanni Gentile, con quel [...] der Logik (1812-1816) di Hegel – è espressa da lui in poche parole:
Hegel, insomma, è giocoforza convenirne, ha l’intuizione vaga del divenire, non ne ha il concetto. E non si mette in condizione di possederlo, perché analizza questo concetto, invece ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...