Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] quello dell'ammortamento di un prestito oneroso); in esso si trovano inoltre acute spiegazioni monetarie e la prima intuizione della teoria di Nicola d'Oresme sul valore intrinseco della moneta in contrapposizione alle teorie dominanti della moneta ...
Leggi Tutto
(trad. it. La Cantatrice calva) Commedia in un atto (1950) del commediografo francese di origine romena E. Ionesco (1909-1994), la cui ispirazione è nata, secondo l'Autore, dalle insulsaggini e dai luoghi [...] indifferentemente tragica o comica.
‟Non ho mai capito la differenza che si fa tra comico e tragico. Essendo il comico l'intuizione dell'assurdo, esso mi sembra più desolante del tragico. Il comico non offre scampo" (v. E. Ionesco, Notes et contre ...
Leggi Tutto
(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] , con risparmio di una mutilazione dai riflessi profondi sulla psiche e nella vita di relazione della donna. Grazie alle intuizioni e agli studi di U. Veronesi si sa che, in questi stadi iniziali, la quadrantectomia con asportazione dei linfonodi ...
Leggi Tutto
MAZZINI, Giuseppe
Mario MENGHINI
Giovanni GENTILE
Mario MENGHINI
Apostolo dell'unità italiana, nato a Genova il 22 giugno 1805, morto a Pisa il 10 marzo 1872. Era figlio di Giacomo (1767-1848), [...] e proposito degl'Italiani non fosse ormai più possibile non tenere conto.
La sua dottrina è fondata sopra un'intuizione profondamente spiritualistica della vita; in cui egli vede operare unicamente forze spirituali. Lo spirito domina e fonde nella ...
Leggi Tutto
RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] i fenomenologi costituisce una realtà ontologicamente a sé, un modo di essere dello spirito, del pensiero pensante, dell'intuizione o della ragione, in ogni caso trascendente, in senso filosofico, le singole formazioni storiche e contingenti in cui ...
Leggi Tutto
Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] antichi anche l'esercizio dell'ascesi, la contemplazione meditativa, l'assorbimento estatico, in cui la verità si rivela per intuizione diretta, che è anch'essa conoscenza, anzi, in un certo senso, la conoscenza più alta e più piena. Naturalmente ...
Leggi Tutto
MECCANICISMO
Federico Enriques
. Nel senso più generale significa concepimento del mondo come una grande macchina, e per conseguenza disegno d'una spiegazione dei fenomeni con pure ragioni di figura [...] o rimane subordinata la qualità visiva. I "visivi" cercano nel meccanismo la rappresentazione intuitiva della macchina. Naturalmente questa intuizione può essere richiesta in un senso più o meno concreto. L'ideale della spiegazione fisica è chiarito ...
Leggi Tutto
SIMBOLISMO
Venceslao IVANOV
Nel 1885 Jean Moréas in una replica (sul XIXme Siècle, 11 agosto) a P. Bourde, collaboratore del Temps, il quale aveva tacciato Verlaine, Mallarmé e i loro seguaci di "decadentismo" [...] con una realtà superiore, cioè più reale, nella scala del reale. La scopre, questa seconda realtà, in un unico atto d'intuizione, sia al di là della prima che la rispecchia, sia immanente alla prima che l'avvolge. Cerca quindi nelle cose la segnatura ...
Leggi Tutto
SCOTO ERIUGENA, Giovanni
Giuseppe Saitta
Giovanni, chiamato ora Scottus (Scottigena), ora Eriugena, ora Jerugena, nacque in Irlanda, molto probabilmente verso l'810. Onde il soprannome Eriugena pare [...] questo io sono creato in te, e tu in me sei creato" (ibid., IV, 9). Che pare ed è una felice intuizione idealistica. Pure bisogna riconoscere che Scoto rimase, nell'orientazione generale del suo pensiero, legato alla filosofia antica; e se egli parla ...
Leggi Tutto
PANTALEONI, Maffeo
Anna DEL BUTTERO
Alberto DE STEFANI
Economista, figlio del precedente, nato a Frascati il 2 luglio 1857 da madre inglese, morto a Milano il 29 ottobre 1924. Dopo aver compiuto gli [...] del collegamento serrato dei problemi economici. Quest'opera che L. Amoroso, molto esattamente ha definito una "viva e geniale intuizione della realtà", non fu mai dal P. ripresa e rielaborata deliberatamente, ché egli non amava tornare sul già fatto ...
Leggi Tutto
intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...