CIANI, Edgardo
Antonio Siconolfi
Nacque a Rocca San Casciano (Forlì) il 7 ott. 1864 da Federigo e Clorinda Mengozzi e frequentò le scuole tecniche di Forlì; grazie ad una borsa di studio si iscrisse [...] più per lo stile della trattazione. L'uso dello strumento analitico tendeva ad aiutare, e mai a sostituire, l'intuizione geometrica e il metodo sintetico; l'effettiva costruzione geometrica era la strada preferita per arrivare alla dimostrazione dei ...
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CODRONCHI, Giovan Battista
Carlo Colombero
Nacque a Imola il 27 ag. 1547 da Alessandro e Camilla Maltachetti. Compì i primi studi nella città natale, poi si recò a Bologna a studiare medicina, laureandosi [...] , ancora primitivo, di trattato di medicina forense. La nozione di tale disciplina è tuttavia ancora allo stadio di una vaga intuizione: la medicina legale non è ancora separata dalla medicina generale e anche qui si tratta pur sempre di un medico ...
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PROTA GIURLEO, Ulisse
Pier Paolo De Martino
PROTA-GIURLEO, Ulisse. – Nacque a Napoli il 13 marzo 1886, terzogenito di Luigi e Rosa Muratore.
Il padre (1827-1892), ex-domenicano di origine calabrese, [...] – nel ricorso esclusivo alle fonti locali e nella insufficiente distinzione tra il riscontro documentario oggettivo e l’intuizione congetturale. Per esempio la nozione, fondata su indizi evanescenti, che l’opera in musica fosse stata introdotta ...
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RINALDI, Massimo
Mario Perugini
RINALDI, Massimo. – Nacque a Roma il 21 febbraio 1929 da Giulio e da Alessandra Latini, discendente da un’antica famiglia di Collalto Sabino (Rieti).
Si laureò nel 1953 [...] una cultura aziendale dell’utilizzo degli strumenti informatici, in particolare dei grandi mainframe.
L’intuizione, che poi risulterà vincente, di Rinaldi consisteva nello sfruttamento delle potenzialità offerte dalla progressiva miniaturizzazione ...
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FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] regolano l'armonia, la proporzionalità e la bellezza del cosmo, e nelle quali si manifesta - reificata in simbolo - l'intuizione sensibile di una realtà superiore, cioè il mondo delle idee e "l'infinita inenarrabile bellezza del mondo intellegibile ...
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BIANCHETTI, Paola
Maurizia Barletta
Nacque a Castelfranco Veneto dal conte Giuseppe Valerio e da Luigia Anna Loro il 4 gennaio del 1876.
Nella sua evoluzione letteraria influirono certamente l'origine [...] estero), sua ultima opera, tornano i temi dell'origine: la giovane costretta a soddisfare le volontà d'uno zio malvagio, l'intuizione che fatalmente tale sorte si estenderà alla sorella, e da qui la risoluzione di uccidere il parente.
Bibl.: R. Serra ...
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BATTINI, Domenico
Mario Crespi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara), ma non si conosce l'anno della sua nascita; il padre era medico e il B. seguì la professione paterna studiando medicina a Firenze, [...] e che la dilatazione delle anse situate a monte rappresentasse una conseguenza dell'ostacolo. Tale sua intuizione appare in alcuni punti simile alle moderne interpretazioni patogenetiche della malattia.
Bibl.:.Novelle letterarie, (Firenze) 1778 ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] che fin dal 1868 Vittorio Imbriani aveva lucidamente attribuito alla parola, facendo tout court dell'unità di visione che essa comporta l'intuizione estetica) avesse significato per lui. Di questa unità, il F., non perse mai il senso. E valga qui a ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] d'occasione, il D. restituì al genere il suo sapore di schietta ed esuberante vena mediterranea che espresse con vivace intuizione ad esempio ne La conocchia e nelle più famose Me voglio fa 'na casa e Amezzanotte per poi ricostruire lo spento ...
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FERMI, Enrico
Emilio Segrè
Nato a Roma il 29 sett. 1901, era il terzo figlio di Alberto, un impiegato delle Ferrovie, e di Ida De Gattis, una maestra elementare.
Il padre proveniva da Caorso vicino [...] sulla possibile logica della scoperta dell'effetto paraffina oscilla fra l'individuazione di un'improvvisa e per molti aspetti casuale intuizione da parte del suo autore (specie il F. nella conversazione con S. C. Chandrasekhar, in G. Holton, pp. 155 ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...